13. Forse sbaglio ma è l'ultima volta.

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Simone Baldasseroni.

"Allora Simo torniamo tra un'oretta, dici a Emma che la accompagneremo noi a casa perché s'è fatta na certa...fate i bravi, mi raccomando." Annuisco alle parole di mia mamma, che mi lascia un bacio sulla fronte prima di uscire di casa e raggiungere papà e Sara in macchina.
Sospiro e vado in camera mia, dove c'è Emma sdraiata sul letto con gli occhi socchiusi. "Hai già sonno, pigrona?" Domando e mi butto a peso morto, facendola spaventare. "Mamma mia non ti sopporto" Mi lancia un'occhiataccia e si gira dall'altra parte, dandomi le spalle.
"Non fare la permalosa anche perché io volevo vedere con te la terza stagione della casa di carta...dato che non hai netflix, pensavo di fare una bella cosa ma tu non mi sopporti..." Le sussurro in un orecchio e vedo che si muove. Fortunatamente so quali sono i suoi punti deboli e ovviamente io so come giocarci. "Sei cattivo, sai che non resisto..." Mugola, abbracciando il cuscino. "Per questo te l'ho detto. Adesso girati e abbracciami, così la faccio partire." Lei non se lo fa ripetere due volte e avvolge le sue braccia attorno al mio torace. Riusciamo a vedere più o meno due episodi perché Emma dopo un po' inizia a sbadigliare e si addormenta sul mio petto. Appoggio il telefono sul comodino e le accarezzo i capelli. "Mhh, mi fai rilassare..." Commenta con voce roca. A quanto pare quindi non stava dormendo, aveva solo chiuso gli occhi. Le lascio un bacio sulla guancia, poi un altro ancora e ancora, così tanti da perderne il conto. Lei ricambia, me ne lascia ripetuti sulla mascella ed uno sul collo. Continuo io, sposto le mie labbra sull'angolo della sua bocca e poi mi allontano. Non so cosa sta succedendo, non sto capendo più niente. Lei alza lo sguardo e ni osserva con quegli occhi del colore dell'oceano...è quando sbatte le ciglia che perdo completamente il controllo. Faccio sfiorare le nostre labbra, non so se baciarla o meno. È lei a prendere l'iniziativa, avventandosi sulla mia bocca. Le accarezzo la schiena mentre lei appoggia le mani sul mio petto. Continuiamo a baciarci coccolandoci, finché siamo a corto di respiro. Ci guardiamo negli occhi, dopodiché lei si stringe di più a me e ritorna nella sua posizione iniziale. Le lascio un bacio sulla testa e lei un ultimo bacio sul collo.

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"Ragazzi, sveglia su..." Sussurra qualcuno, scuotendomi ripetutamente. Apro lentamente gli occhi e mi trovo faccia a faccia con mia mamma. "Mà?!" "Vi siete addormentati abbracciati..." Sorride guardando Emma appoggiata su di me. "Che bella che è!" Esclama e non posso far altro che confermare. "Svegliala che è quasi mezzanotte, Sara deve accompagnarla a casa, non fare lo scostumato e vai anche tu. Io vado a mettere il pigiama... dopo passo a salutarla." Annuisco mentre lei esce dalla stanza. Decido di svegliare il mio piccolo angelo con tanti baci dappertutto, evitando di far toccare di nuovo le nostre labbra. "Emmì, devi tornare a casa" Le spiego mentre lei borbotta qualcosa contrariata. "Dai che domani c'è scuola..."
Continua a mugolare infastidita per qualche minuto, finché non si decide ad aprire gli occhi. "Simo mh...che ore sono?" Domanda assonnata. "Quasi mezzanotte, dobbiamo riportarti a casa babe."
Lei passa una mano sugli occhi e si mette a sedere, cercando di individuare quello che le sta intorno. E pensare che solo un'ora e mezza fa stavamo a sbaciucchiarci sul mio letto e il sonno sembrava esserle passato.
"Dai andiamo in salotto così prendi la giacca..." Mi alzo e le porgo la mano per aiutarla a mettersi in piedi. In soggiorno c'è solo Sara intenta a mangiare una busta di patatine seduta sul divano, quindi deduco che mio padre sia andato a dormire.
"Sarè, noi siamo pronti!" Esclamo, facendola risvegliare dal suo stato di trans. "Okay vado a sciacquarmi la faccia e torno." Ci avvisa correndo verso il bagno.
Guardo Emma che ha gli occhi puntati sulle sue scarpe. So che é in imbarazzo per quello che è successo prima e che non ha intenzione di parlarne...anche perché, in effetti, non c'è niente di cui parlare. L'istinto ci ha spinti a baciarci, anche perché entrambi siamo davvero molto attraenti. A Emma voglio un bene immenso, fraterno, non riesco a vederla in un altro modo. "Eccomi qua, andiamo." Sara rientra in soggiorno già pronta con le chiavi in mano. Usciamo dal mio appartamento e raggiungiamo la macchina di mia sorella nel garage. Per tutto il tragitto Sara riempie Emma di domande e la poveretta è costretta a rispondere, mentre io parlo con Filippo, raccontandogli della serata. Ovviamente ometto il particolare del bacio perché non è una cosa rilevante e sopratutto per non accentuare i suoi film mentali.
Arrivati davanti casa di Emma, scendo con lei per salutarla come si deve. "Aspetta qui Sarè, torno subito!" Dico a mia sorella, per poi attraversare il vialetto di fianco alla mia migliore amica. "La tua famiglia è veramente bellissima Simo, si vede che c'è tanto amore." Confessa stringendosi nella sua giacca. "Sì, i miei genitori non ci hanno mai fatto mancare l'affetto. Mio padre non è quasi mai a casa ma quando è con noi ci dedica ogni singolo momento." "Tua sorella poi è molto simpatica!"
"È una ficcanaso. Scusala se ti ha tartassato ma adora farsi i fatti degli altri." Lei scuote la testa ridacchiando. "Ma va, è stata carinissima."
Annuisco leggermente e mi accorgo che siamo arrivati davanti alla porta di casa. Cerco di svignarmela prima che qualcuno della sua famiglia venga ad aprirla ma Emma bussa al campanello prima che io possa andarmene. "Ah sei tu!" Esclama la madre, aprendo la porta. "Sì scusa mamma ma ho dimenticato le chiavi" Lo sguardo della signora si posa su di me ed inizio a sentirmi in imbarazzo. "Tu quindi sei Simone, tanto piacere tesoro io sono Rosanna" Mi prende le mani stringendole nelle sue. "Sì sono io, se posso permettermi Emma la bellezza l'ha persa tutta dalla mamma" Mi complimento e lo penso davvero. Rosanna è davvero una bella donna e per completare l'opera ha una voce dolcissima. "Ma che caro, grazie mille!" Esclama lei. Alzo le spalle e faccio l'occhiolino ad Emma, che mi risponde con un'occhiataccia. Ripeto, alla mia amichetta del cuore non piacciono i complimenti.
"Sarà meglio che vada, mia sorella mi aspetta in macchina. Buonanotte." Saluto educatamente la signora che ricambia, per poi rientrare. "Ciao Simo, grazie per la bellissima serata" "Buonanotte babe, a domani."

Hei!
Questo capitolo mi piace un sacco, è uno dei miei preferiti tra quelli che ho scritto e spero piaccia tanto anche a voi.
Finalmente è successo quello che molte aspettavano quindi vorrei sapere qual è stata la vostra reazione a questo primo bacio.
Per quanto riguarda il continuo, ci sentiamo sabato prossimo!
Buon weekend 💓
-Lara

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