31/05/2012 11:30Ero circondato da molteplici tubi che mi tenevano attaccato ad una macchina non molto lontana da me. Cercavo di muovermi,ma notavo le mani legate che mi facevano sempre più male. Dati i segni sui miei polsi,dedussi di essere in quella stanza da circa 2 ore e di essermi addormentato senza rendermi conto della situazione.
Vidi un monitor dall'altra parte della stanza, ma ero troppo lontano per leggerne i contenuti. Mi sentivo debole e riuscivo a notare,che il mio corpo,piano piano mi stava lasciando. Ad un certo punto le luci si spensero,così da lasciare solo il monitor acceso,ancora con quelle informazioni indecifrabili. Credetti di stare per svenire,e sembrò quasi che tutto stesse succedendo troppo lentamente,così lentamente da confondermi sulla concezione del tempo che mi circonda.
All'improvviso sentii una voce,troppo robotica per essere quella di una donna in carne ed ossa. Mi girai e notai che all'interno del monitor,qualcuno stava trascrivendo qualcosa.
"Sig. Harry, le sue condizioni vitali sono del circa 47%.La preghiamo di ingerire la quantità di farmaci che vede alla sua sinistra,sopra il comodino."
"Chi sei?e dove mi trovo?" chiesi alla voce che sentivo uscire dal monitor.
"Mi spiace Sig. Harry, ma non sono autorizzata a informarla sul motivo per il quale lei è all'interno di questa stanza. Mi chiamo Meredith e sono una versione 2.0 di un vecchio robot che è stato distrutto molto tempo fa. Mi hanno rinnovata circa due mesi fa,e mi hanno programmata per esserla d'aiuto."
Quasi non sento più le parole di Meredith,e mi addormento in un sonno profondo. Mi svegliai dopo 5 ore e mi ritrovai sempre nella stessa stanza,ma quella volta la luce che mi circondava era meno forte e il monitor era alla mia destra.
"Buongiorno Sig. Harry,ha dormito bene?"
"Abbastanza,data la mia stanchezza. E' sicura che non posso sapere niente del fatto per cui io sia qui?"
"Non sono stata programmata,ne autorizzata per rivelarle certe informazioni. Quando sarà il momento gli operatori addetti al suo settore la informeranno sulla sua presenza in questa struttura. Per ora le sue condizioni sono migliorate del 20%."
22:30
Ormai erano passati svariati giorni, ma non vidi ancora nessun operatore in grado di darmi delle risposte certe. Circa ogni ora sentivo una stanchezza dentro il mio corpo,come se qualcosa volesse uscire da me,liberarsi. Persi la concezione del tempo e quasi non riuscivo più a vedere quello che mi circondava. Ero totalmente perso in un posto che non conoscevo,con gente a me sconosciuta.
Dovevo scappare da quel posto al più presto.
Iniziai a scrivere ogni problema su un foglio di carta,cercando di cogliere ogni minimo particolare. Dalle medicine che prendevo, ai pasti che mangiavo ogni 4/5 ore.
In preda ai miei pensieri,non mi accorsi di una farfalla che si era appoggiata sopra il davanzale della finestra,che dava in giardino. Da poco tempo mi avevano trasferito in un'altra stanza,molto più grande,quasi che sembrava una stanza di una casa normale. La farfalla si posò sul mio dito senza spostarsi dalla mia mano.
Era di un azzurro molto delicato,con qualche sfumatura di blu. Ad un certo punto iniziai a vedere sfocato,mi sentii svenire e l'unica cosa che riuscii a vedere tra il caos, fu il movimento della farfalla che fece per allontanarsi da me. Un semplice battito d'ali,che quasi mi tolse il respiro.
Dopo pochi secondi mi ripresi,ma rimasi a pensare al movimento della farfalla che mi aveva talmente confuso,da non farmi più respirare.
|Si rigira su se stessa la connessione tra cause d'effetto ,che è più sottile di quanto si pensi.|
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OXYGEN
General FictionThomas è in stato vegetativo da ormai 26 anni. Dopo il suo risveglio che va oltre ogni miracolo, si ritrova abbandonato dalla sua stessa famiglia che è andata avanti per la propria strada. Attraverseremo le varie emzoioni che Thomas prova durante il...