𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐎𝐔𝐍𝐃 𝐎𝐅 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌𝐒. sasunaru

𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 42

Titolo: The Sound of Dreams
Autrice: Zrina
Fonte: adultfanfiction
Traduttrice: vanesiis
Lingua: Inglese
Capitoli: 73
Lunghezza capitoli: 3.000-4.000+ parole
Sequel: 1, non ancora disponibile
Aggiornamenti: 2 capitoli a settimana (venerdì/sabato)
Per info: muffly6@gmail.com
Permesso: "Permission granted for translation into: Italian, Russian and Chinese"
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fanfiction non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Attenzione: La traduzione è disponibile anche su EFP.
Pairing: sasunarusasu
Raiting: yaoi, rosso

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AN: Ciao, niente di intelligente da dire stamattina, tranne "yawn" (a/t: sbadiglio). Non sono una persona mattiniera.
Makkura Arashi: il capitolo 347 mi ha regalato emozioni contrastanti. L'intera cosa yaoi era divertente e lo sguardo sulla faccia di Sasuke quando vide il ponte era carina, ma l'intera parte "Non mi interessa" era un po' deprimente. Inoltre, la mia ipotesi è che le due persone che prenderà sappiano qualcosa sugli elementi della terra e del vento. Pensaci; lui usa il fuoco e il tipo nuovo usa l'acqua. Certo, potrei leggere più di quanto non ci sia, ma questa è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. A volte non posso fare a meno di essere d'accordo con le persone che affermano che la fanfiction è diventata il loro universo in contrapposizione al manga perché è ovvio che non vedremo mai sasuxnaru nel mondo reale. Non posso fare a meno di sentire questa strana atmosfera ogni tanto in cui non ci sarà un lieto fine (cioè penso che qualcuno finirà per morire).
Ad ogni modo, spero vi piaccia il capitolo! Può sembrare un po' corto, ma non riesco proprio a tagliare la parte successiva. È troppo lunga e troppo importante per spezzettarla.
Grazie per le recensioni!

Capitolo 42

Sasuke e Naruto si trovavano fuori, ben lontani dalla base in rapida restrutturazione. Di recente si erano resi conto di non aver mai praticato il loro jutsu combinato al di fuori e non avevano idea della sua gamma o potenza.

Anche se Sasuke sapeva che questo passo era importante, era frustrato dal fatto che non aveva ancora trovato un modo per rendere mobile la barriera di chakra. Avrebbe voluto sapere quale jutsu Orochimaru aveva insegnato ai membri del Quartetto del Suono quando avevano inalzato la barriera attorno al Sandaime. Se avesse avuto quel particolare jutsu, Naruto avrebbe potuto usare solo quattro cloni ogni volta che avessero voluto usare l'attacco combinato. Ovviamente riuscire a ridurre i tempi sarebbe potuto essere complicato dal momento che non potevano alzare la barriera fino a quando non avesse iniziato il jutsu e doveva usare il suo chakra per guidare le fiamme verso il Fuuton Rasengan. Ciò lasciava loro solo pochi secondi preziosi, prima che fossero inghiottiti dalle fiamme.

Doveva esserci un modo senza ricorrere ai poteri del Kyuubi.

Naruto e i suoi cloni crearono il Rasengan avanzato. Mentre allontanava la spirale, concentrandosi ancora su tutti gli aspetti al suo interno, Sasuke usò il suo jutsu e diresse il fuoco immediatamente. Mentre il jutsu superava il raggio in cui lo utilizzavano, i diversi elementi si dipanarono, facendo collassare il Rasengan con una folata d'aria.

Il fuoco non aveva nulla a cui unirsi, quindi Sasuke lo lasciò dissipare.

"Cos'è successo?" chiese confuso.

"Una volta a più di trenta metri di distanza, implode. Non riesco a tenerlo intatto oltre quel punto," spiegò Naruto.

"Okay, facciamolo di nuovo e questa volta cerchiamo di rimanere dove lo facciamo di solito."

Naruto riformò di nuovo il jutsu e, una volta che Sasuke annuì, avvisandolo che era pronto, lanciò la sfera vorticosa. Sasuke completò in fretta i sigilli della mano e il fuoco bluastro corse a fondersi con il vento. I due si unirono e si accesero. Una sfera di fiamma si gonfiava e poi esplodeva verso l'esterno, proprio come doveva. I due cloni cercarono di intercettare le fiamme, mentre i due ninja cercavano di saltare via dall'area di effetto che il jutsu di solito carbonizzava.