La sveglia mi costringe ad aprire gli occhi e a prepararmi.
Salgo in macchina e Hardin mi raccomanda alcune cose.
"Mi raccomando non ti avvicinare a Zed di tua spontanea volontà. Se quello stronzo si avvicina vattene. Chiamami per qualsiasi cosa. Mandami anche un messaggio se non riesci a chiamarmi so che odi usare il cellulare a scuola. Hai preso il sangue per i dolori? Chiamami prima di prenderlo così mi assicuro che vada tutto bene. Se vuoi tornare a casa perché stai male dimmelo che ci andiamo. Stai attenta mi raccomando"
"Si ho preso il sangue e si ti chiamo per qualsiasi cosa e sì sto attenta"
"Brava la mia sorellina"
Mi accarezza la guancia e mi da un bacio sulla testa. Non lo ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che ha fatto è che fa per me.
Arriviamo a scuola e subito noto Zed con una sigaretta in mano e gli occhi rossi. Mi fa male vederlo così, ma mi ha fatto male, ed ora come ora non voglio avere a che fare con lui.
Mio fratello scende dalla macchina e viene ad aprire la portiera per farmi scendere. La pancia non si vede e io non sento dolori vari ma lui è tanto premuroso e vuole avere tutto sotto controllo.
Mi aiuta a scendere e mi accompagna verso la scuola. Sento Zed che mi prende un braccio. Mi giro. Hardin ha uno sguardo assassino.
"Che cazzo vuoi?"
"Calma Hardin vorrei chiarire le cose con tua sorella"
"Hardin stai tranquillo, va tutto bene, voglio sentire quello che ha da dire. Stai nei paraggi, urlo se dovesse fare qualcosa"
"Meg, sei troppo buona. Va bene vi lascio da soli, ma se le fai ancora qualcosa ti ammazzo"
Zed alza le mani in segno di innocenza. Tipico suo, fa un danno e poi se ne sbatte.
"Allora che vuoi dirmi?"
"Io non volevo baciare quella ragazza, mi ha baciata lei. Io ti amo, ti amo davvero. Sei la prima che amo e a volte fa paura l'enormità di questo sentimento. Io ti amo davvero tanto e vorrei davvero stare con te. So che ti ho fatta stare ma non era mia intenzione. Voglio renderti felice, come non ho mai reso felice nessuno. Voglio essere quello a cui dirai sì il giorno del nostro matrimonio. Voglio essere quello che i tuoi figli chiameranno papà. Voglio fare parte della tua vita come l'amore vero e non come un coglione che ti ha fatta soffrire. Ti prego, ho bisogno di te, sto per toccare il fondo ed ho bisogno di un angelo che mi riporti alla normalità, alla felicità. Ho bisogno di te. Voglio te"
Lacrime calde scendono sul mio viso. Non mi trattengo. Cerca di asciugarmi le lacrime ma gli blocco le mani. Non voglio un contatto fisico, potrei crollare ancora di più.
"Meg, lascia che ti asciughi le lacrime. Ho bisogno di sentire il tuo calore. Voglio sentirlo. Voglio solo la tua felicità"
Non riesco a parlare. Gli lascio le mani e permetto che mi asciughi le lacrime.
"Sei più bella con il viso senza lacrime"
Sorride e io ricomincio a piangere.
"No no tesoro non piangere"
Mi asciuga le altre lacrime. Ci guardiamo un secondo negli occhi. Mi accarezza le guance e mi bacia. Piango ancora. La gravidanza non mi aiuta, sono molto più emotiva, più stanca, più debole. Appoggio le mani sul suo collo. Vorrei staccarmi ma sembrava sincero, e non so se mi va di soffrire ancora aspettando di trovare un'altro che mi renda felice come mi ha resa lui.
Mi stacco dal bacio e lo guardo negli occhi.
"Prometti di essere sempre come oggi?"
"Debole?"
"No, dolce. Il vero te stesso. Io ti amo e forse non smetterò mai di amarti, quindi ti prego, non farmi soffrire in questo momento ho bisogno di stare bene"
"Certo, ti prometto di essere sempre così, ti prometto di farti stare bene, ti prometto tutto"
"Grazie"
Un veloce bacio e poi torno da Hardin. La mia situazione con Zed sembra migliorata, ma voglio ancora essere protetta da Hardin e non da lui. Ho bisogno ancora di protezione fraterna. Non sono ancora pronta a fidarmi del tutto di Zed.
"Cos'è successo?"
"La situazione sembra migliorata. Non mi fido ancora al 100% di lui, ma con quello che è successo non ho voglia di soffrire stando lontano dal ragazzo che amo"
Finisco di dire questa frase e sento una fitta fortissima allo stomaco.
"Hardin, aiuto"
"Meg, che succede?"
"Ho una fitta allo stomaco"
"Ok andiamo in bagno e prendi la medicina"
Andiamo subito in bagno e prendo un po' di sangue ma il dolore non passa.
"Hardin non passa, zia Stella ha detto che l'effetto sarebbe stato immediato"
"Aspetta la chiamo"
Tra i miei gemiti di dolore Hardin chiama zia Stella.
"Ciao zia, Meg sta male, ha preso il sangue ma sta ancora male"
"Portatela subito all'ospedale. Vi mando l'indirizzo, io vi raggiungo lì, se arrivate prima di me dite che siete miei nipoti. Meg respira"
"Grazie zia"
Hardin mi prende in braccio e mi porta subito in macchina. Mi allaccia e comincia subito a guidare.
Arriviamo in ospedale e subito Hardin mi prende in braccio e mi porta all'interno. Mi poggia delicatamente su una sedia. Il mio colorito è pallido, più del solito.
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Maledettamente rossa ||Zed Evans||
Teen FictionNome: Meghan Scott Segni particolari: Rossa, timida e umile, ingenua ma anche molto intelligente, testarda. Ama la musica e divertirsi, ma dedica molto tempo allo studio. Fa di tutto per nascondere il suo segreto più grande.