Mirko's pov
Alzo gli occhi dal menù - Si io vorrei ordina... - lo sguardo si riposa sui suoi lunghi capelli ondulati. Li seguo fino ad arrivare al suo collo, si riempie di brividi. Le sue labbra arrossate si schiudono leggermente.
Ritrovo i suoi occhi. Oggi il trucco è perfetto, niente sbavature. Sbatte gli occhi e le lunghe ciglia per un istante, a me sembrato infinito, si posano sulla bianca pelle. Mi guarda chissà se si ricorda di me.- Scusate, torno subito - dice andandosene.
Si, si ricorda.
A tavola hanno tutti una faccia confusa.
- Forse stava bruciando qualcosa - dice Barbara.
Mi volto verso Franco, mi sta guardando sorridendo. Alzo gli occhi al cielo.
- Vi conoscente? - chiede.
Nel frattempo il resto della famiglia cerca di calmare la piccola Martina come sempre esuberante.
- No - rispondo secco.
- Bhe, è un bel bocconcino - sorride e riapre il menù.
- Valentina - dice il suo nome.- Cosa? - lo guardo - Ma tu come sai... -
- Il cartellino Mirko - accenna una risata - Aveva il cartellino con il nome sul grembiule -
- Ah si, si - basta, non devo reagire così.
- Voglio anche il dolce! - urla Martina.
- Va bene avrai anche il gelato. Ma siediti composta e abbassa la voce - dice il padre.
Valentina torna e si posiziona come prima davanti al nostro tavolo - Allora, volete ordinare? -
Adesso il suo volto è totalmente struccato. Le labbra da rossicce sono diventate del tutto pallide. La pelle perfetta ora è rovinata da un piccolo livido sul naso. Ops, forse causa mia. Il mascara è colato sotto gli occhi. Come se... se si fosse appena struccata. Appena struccata? Perché si è struccata?
La guardo e si arrossa leggermente. Per l'imbarazzo?Mi calpesta un piede.
Cazzo, basta. Ma che hanno tutti oggi con me? Forse era più rossa per la rabbia.Io e Franco ordiniamo. Martina prende per il dolce il gelato alla fragola.
- Voi invece? - si riferisce ai genitori.
- Noi prendiamo per primo la zuppa ai funghi, arrosto per secondo e alla fine un caffè. Grazie - ordinano.
- Perfetto - annota le ordinazioni e raccoglie tutti i menù.
Quando afferra il mio si avvicina al mio orecchio - Non mi guardare - dice a bassa voce e se ne va.
Pov's Valentina
Afferro i sacchi della spazzatura e apro la porta sul retro.
Perché quel coglione mi perseguita? Perché continua a fissarmi? Cos'ho per caso scritto in faccia: "sono una fetta di prosciutto, mordimi"?
Butto i sacchi della spazzatura. Mi sono anche struccata per non farmi guardare, diamine. Tiro un sospiro.
- Amore calmati - sento la voce di mia madre provenire dalla fine del vicolo. Lentamente mi avvicino.
- Avevo detto che era una pessima idea - vedo mio padre calciare un bidone.
Il cuore comincia a battere forte nel petto. Non avevo mai visto mio padre così arrabbiato. È sempre stato un tipo pacato, tranquillo.
- Era la cosa giusta da fare - cerca di tranquillizzato mia madre.
- La cosa giusta? La cosa giusta? Sono passati 22 anni. Dopo tutto questo tempo oggi era il giorno giusto? -

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Quasi per caso
RomanceCredete nell'amore? Credete nell'incontro di due sguardi? Quelli sguardi così intensi che si incontrano quasi per caso? Spesso si associa l'amore alla dolcezza, ma questa storia è tutt'altro che dolce. Valentina, una ragazza con un passato segreto...