Capitolo 13 la verità parte 1

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Toccai terra , mi ritrovai in un prato bellissimo , mi voltai indietro e vedevo solo fiori , era tutto bello, sentivo il profumo delle piante, rose, tulipani, margherite,

il cielo era celeste e passavano le nuvole di cotone velocemente, guardai di fronte a me , c'erano molte ma moltissime montagne e pianure..

ero in pradiso?

l'aria era molto sottile , leggera come se non respirassi affatto, provai ad avanzare più in avanti, attraversai il prato e trovai una piccola e stretta via  di pietre piccolissime,  come se fosse la sabbia, l'attraversai e mi ritrovai di fronte ad una cascata enorme , il suo rumore mi riportava nei vari ricordi, la cascata che si trovava nella caverna di Gerlando,dove era quel ragazzo?

potrebbe essere che mi ha lasciata qua?

forse è ritornato a casa senza di me?

mi sedetti vicino il fiume sopra una gigantissima pietra piatta, guardai pensando la cascata,  e alle sue goccioline d'acqua che mi schizzavano sul volto....

"Hey" disse una voce, mi voltai  trovai una ragazza  all' in piedi era molto simile a qualcuno  che conoscevo benissimo..

"ciao" dissi guardandola che si avvicinava sempre di più,

"che ci fai qui?" disse

"non so dove sono , non so nemmeno che ci faccio qua"

"alzati vieni con me"

" dove?"

"tu vieni"

si volta e incomincia a camminare in avanti, aveva caplli lunghissimi ricci e rossi, e indossava un costume hawaiano,

mi avvicinai a lei ,la guardai  dettagliatamente ,aveva gli occhi piccoli ed erano neri, mentre le labbra erano sottilissimi..

"posso sapere come ti chiami?"

" Antonella" disse lei , la guardai, questo nome mi era molto famigliare,  ma i miei ricordi stavano svanendo nel nulla..

forse per l'effetto del viaggio nel tempo..

ci incamminamo nuovamente verso il prato fiorito , lo attraversammo senza dire una parola , poi si fermo guardando verso avanti,

ma non capivo cosa stesse facendo. .

"shh" disse lei, non fiatai rimasi solo immobile, anche se non c'era nessuno, eravamo completamente sole..

"andiamo"disse alla fine..

mi ritrovai davanti una gigante caverna e mi diede un colpo per farmi entrare , esitai più di una volta ma lei mi diede un colpo  più forte sulla schiena  per farmi attraversare la caverna,

lo feci, non si vedeva nulla, completamente nulla, provai a prendere un pezzo di legno a terra mi concentrai sul mio potere e creai una palla di fiamma e gliela misi attorno al legno

"come hai fatto?" guardò meravigliata

" emh, ho preso l'altro mezzo di legno e lo mosso velocemente finché non è sbucato fuori il fuoco" dissi guardando a terra..

"ahh" disse lei

"proseguiamo" continuò

entrammo sempre più dentro finché ci fermarmo davanti una piccola e stretta stanza ...

"che c'è qui?" chiesi curiosità. .

"qui posso leggere nella mente della gente" disse lei sedendosi in una specie di sedia a pietra e davanti a se c'era una specie di palla bianca tipo una perla

Lo sguardo sfuggenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora