Capitolo 4

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Sono le 14.56 e fra quattro minuti sarò libera di andare a prepararmi per l'appuntamento con il ragazzo dagli occhi verdi. Aspetta... appuntamento?!? Lui non ha mai detto che è un appuntamento! Non devo farmi film mentali o potrei... NO, non devo farmi film mentali PUNTO E BASTA!

Sono le 15.00 in punto quando dico a Giovanni che ho finito il mio turno e che vado a 'casa' (non so se la mia auto può essere definita tale...).
Appena arrivo a 'casa' mi trucco con un pò di mascara e di rossetto, gli unici trucchi che mi sono rimasti.
Cerco nella valigia, per trovare un vestito decente da mettere, ebbene sì,  tutto il mio guardaroba è rinchiuso in una piccola valigia rosa con disegnati dei fiorellini fucsia acceso che si trova sul sedile posteriore della mia auto.

Frugo nella piccola cassetta rosa fino a quando, finalmente, trovo il mio vestito da damigella per il secondo matrimonio di mia madre. Si, si è sposata due volte e sì, è stato il mio patrigno a cacciarmi di casa. Lo so che non è mio padre, ma io lo consideravo tale. Comunque, tornando al vestito: è il mio abito preferito, è celeste lungo fin sopra il ginocchio e, soprattutto, è completamente ricamato in pizzo,  ricordo che lo scelsi per questo, ormai tre anni fa...
Controllo l'orologio. Sono le sono le 16.55. Aspetta! Sono le 16:55!!! Sono in ritardo!!

Esco dalla macchina e vedo un bagno pubblico, mi ci fiondo dentro, chiudo la porta a chiave ed inizio a spogliarmi. Mi infilo il vestito, butto la mia divisa da lavoro nella borsa, mi sistemo velocemente i lunghi capelli ramati, apro la porta del bagno ed inizio a correre. Dopo 10 metri mi ricordo di essermi dimenticata la borsa, perciò torno indietro, la prendo e mi avvio per il bar.

Al bar

Sono le 17.15, sono in super ritardo ma sono felice quando vedo che il ragazzo dagli occhi verdi mi aspetta ancora. Appena mi avvicino noto che porta ancora sciarpa e cappello a coprirgli tutta la faccia. Sono delusa, ma mi avvicino comunque.
Appena mi vede dice:"Hola chica" Mi osserva attentamente e io arrossisco. Gli sorrido timidamente per poi prendere coraggio e dire:"Mi sembrava che noi avessimo un accordo..." Lui annuisce e dice:"Si, hai ragione vieni con me e scoprirai chi sono".
Mi guida verso una parte della città che non conosco, e sono pochissime le zone che non conosco di Torino.
Appena arriviamo mi rendo conto di dove mi trovo, sono a Vinovo, sono nel posto dove crescono i campioni della squadra più forte d'Italia, la Vecchia Signora, la mia squadra del cuore: la Juventus. È qui che andavo con il mio padre biologico a vedere gli allenamenti dei calciatori di quella famosissima squadra.

Non so se ci siete già arrivati, se l'avete già pensato: bene!
Se non aveste ancora capito di chi sto parlando... beh... si, Massimiliano Allegri è il mio padre biologico.





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Colpo di scena 😂😂
Cosa ve ne sembra della storia?!? Se vi piace fatemelo sapere con una stellina o un commento.
Aggiornerò il prima possibile. ❤

10, The Perfect Number ||Paulo Dybala||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora