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Taehyung era molto felice della sua vita, era un bambino solare, allegro e sempre sorridente.

Voleva un sacco di bene alla sua famiglia e ai suoi genitori anche quando questi hanno deciso di trasferirsi in una nuova casa lontana, ma tanto lontana, da quella di Seoul, perchè l'appartamento che avevano nella grande metropoli era troppo piccolo per ospitare la sua famiglia composta da quattro persone e che da poco si era ingrandita ulteriormente dato, l'arrivo della sua sorellina, nata da poco.

Ma anche questo improvviso cambiamento non fece scoraggiare Taehyung che, anche se aveva dovuto salutare i suoi amichetti dell'asilo, l'aveva fatto con il sorriso sulle labbra perchè a Busan, dove sarebbero andati a vivere, "avrebbe fatto amicizia con molti altri bambini" o almeno così aveva detto sua mamma, e lui a sua mamma ci credeva.

Taehyung era anche un bambino estremamente positivo, durante il tragitto del trasloco, continuava a fantasticare sulla nuova casa.

<voglio una camera tutta per me nella casa nuova> aveva detto <sono il più grande, me la merito>

E infatti fu così. Una camera tutta per lui, senza suo fratello e senza sua sorella, solo per lui. Era enorme ed era fantastica ha detta di Taehyung ma, ehi, a lui piaceva sempre tutto. Aveva un grande letto al centro della stanza, una scrivania ad angolo e un'armadio bianco ma la cosa che Taehyung preferiva della sua stanza nuova era la finestra che si trovava vicino al letto affacciata sul giardino e, dalla quale riusciva a vedere anche la casa vicino.

Taehyung, come già detto, era molto felice della sua vita. Casa nuova, città nuova e cameretta nuova, viveva in un sogno. Non gli mancava niente, eh no neanche gli amici, perché  aveva anche quelli.

Dopo essersi trasferito iniziò la prima elementare nella scuola vicino a casa sua e lì fece subito amicizia con tutti, come dargli torto era un bambino talmente allegro, era impossibile non diventare subito suo amico e anche le maestre lo adoravano, in poche parole tutti lo adoravano.

I suoi migliori amici, cioè quelli con cui condividi la merenda e con cui scambi le figurine, erano però Jimin, bambino bassino, con le guance giganti e super morbide, i capelli neri come la pece e gli occhi da cerbiatto, e Hoseok, il cugino di Jimin, che aveva un anno in più di loro ed era alto, magro, con le lentiggini, i capelli castani e, come Teahyung, il sorriso sempre sulla faccia.

Perciò sì confermo, la vita di Taehyung era fantastica, ma gli mancava ancora qualcosa, ma chissà che cosa...

<un cane, voglio un cane> urlò Taehyung.

<ne abbiamo già parlato, e la risposta continua ad essere no>

<eddai papà, farò tutto io. Gli darò da mangiare, da bere, lo porterò a spasso, raccoglierò anche la sua cacca>

<cacca, cacca> strillò la sorella.

<visto anche Jennie vuole un cane, ti pregoooo> si inginocchiò Taehyung.

Questa era la tipica discussione che, da due anni a questa parte, si svolgeva a casa Kim qualche settimana prima dell'arrivo del compleanno di Taehyung.

Neanche a dirlo, e tac, quell'anno il cane arrivò davvero come regalo per l'ottavo compleanno di Taehyung. Yeontan lo aveva chiamato il padroncino.

Lo aveva fatto subito vedere ai suoi amici mentre stavano giocando al parco vicino a casa.

<Tae ma è davvero piccolo> disse Jimin con la bocca spalancata e gli occhi a cuoricino.

<ha appena 4 mesi>

<wow> dissero in coro i due cugini.

Ma in un attimo di distrazione il cane balzò giù dalle gambe di Taehyung e iniziò a correre dietro a un gatto che stava passeggiando, fino a quel momento, indisturbato in mezzo al parco.

<fermate il cane, qualcuno fermi il cane> urlavano i tre bambini mentre seguivano quel minuscolo cane che, contrariamente a quello che poteva sembrare, correva come un razzo.

La loro corsa però riuscì a finire quasi subito perché, proprio mentre stavano per girare un cespuglio, trovarono Yeontan in braccio a questo bambino, sicuramente più piccolo di loro, con i capelli neri a scodella e gli occhi giganti, Taehyung non aveva mai visto un bambino con gli occhi così grandi.

<il cane è tuo?> fece il bambino.

<ehm si, grazie per averlo preso, ogni volta che vede un gatto, Yeontan non riesce a trattenersi e impazzisce> disse Tae.

<Yeontan, bel nome> disse il bimbo <e i vostri?>

<oh io sono Taehyung loro invece sono Jimin e quello più alto è suo cugino, Hoseok> disse con un lieve sorriso.

<tu invece?> disse Jimin.

<io mi chiamo Jungkook mi sono appena trasferito in questa città ed ero venuto a fare un giro al parco con mio fratello> spiegò Jungkook.

<ehi Kook con chi parli, lo sai che la mamma e il papà non vogliono che parli con gli sconosciuti> comparve un ragazzino da dietro il cespuglio.

<non sono sconosciuti hyung, a lui era scappato il cane così io l'ho preso> disse puntando il dito contro Taehyung.

<ok bene, ora però dobbiamo andare> disse il ragazzino appena arrivato che aveva i capelli scuri come quelli di Jungkook ma, al contrario del più piccolo, aveva gli occhi davvero piccoli e aveva un'espressione molto annoiata.

<oh ok, ciao a tutti e tu> puntò di nuovo il dito contro Taehyung <la prossima volta stai attento al cagnolino> disse inginocchiandosi davanti a Yeontan per accarezzarlo.





Dopo l'episodio del parco il caso, il fato, il destino o chiamatelo come volete fece in modo che la nuova casa, dove Jungkook e la sua famiglia sarebbero andati ad abitare, fosse proprio la casa di fianco a quella di Taehyung. _Il bambino lo scoprì due pomeriggi dopo aver incontrato Jungkook al parco, mentre stava giocando tranquillamente con Yeontan nel suo giardino.

<mi sembrava familiare questa voce> disse qualcuno dietro le spalle di Taehyung.

Taehyung si girò e vide quei grandi occhi, che lo avevano catturato quel pomeriggio al parco, guardarlo dall'altro lato del cancello.

<cosa fai lì?> chiese.

<ti guardo giocare col cane, sai ne vorrei uno ma Yoongi hyung è allergico ai peli> spiegò il corvino.

<se vuoi puoi entrare e giocare con me> sorrise Taehyung e di conseguenza sorrise anche Jungkook.





childhood friends? |taekook|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora