childhood friends? |taekook|

13

Erano le 2 del pomeriggio quando si alzò da letto, si diresse verso il bagno e si sciacquò la faccia e si guardò allo specchio.
Capelli spettinati, occhi rossi, occhiaie pronunciate e labbra secche, quanto ho bevuto ieri sera?, fu la prima cosa che si chiese Jungkook mentre usciva a fatica dal bagno. Si diresse, strisciando i piedi a terra, fino in cucina per mettere qualcosa sotto i denti e prendere un'aspirina per cercare di calmare quel dolore insopportabile che aveva alla testa e che non accennava a smettere.
Mise il medicinale nel bicchiere pieno d'acqua e si incantò a guardare l'aspirina che si scioglieva e boom, come una secchiata d'acqua gelida a dicembre i ricordi della serata passata iniziarono e prendere forma nella testa del corvino. Tequila, rabbia, vista doppia, vomito, tutto iniziò a prendere senso.
<come ho fatto tornare a casa?> si domandò a se stesso.
<no no no> iniziò a ricordare <non può essere> urlò mettendosi le mani tra i capelli.

<che cazzi ti urli> fece la sua entrata in cucina uno Yoongi alquanto malconcio quasi come Jungkook.

<Hyung dimmi che ieri sera sono tornato a casa con te, ti prego>

<mi dispiace distruggere i tuoi sogni ma no, quando sono tornato tu eri già a letto che ronfavi> spiegò.

<quindi chi è stato?> 

<non l'hai ancora capito, piccolo genio, è stato il tuo principe azzurro, non sei felice?> disse Yoongi con finta felicità e finto entusiasmo.

<oddio no, avrò sicuramente fatto qualcosa di imbarazzante, ora penserà che sono uno sfigato> si lamentò Jungkook mettendosi le mani sugli occhi.

<tranquillo, tutti già pensiamo che tu sia uno sfigato> rispose il maggiore mentre sorseggiava il caffè nella sua tazza preferita.
<parla quello che beve il caffè in una tazza con un gatto vestito da principessa> e detto questo lasciò la cucina pronto per dirigersi in camera sua e sprofondare nel suo letto con l'intento di rimanerci fino alla fine dei suoi giorni

<hai portato a casa Kook stanotte?> chiese Yugyeom al biondo.

<come scusa> chiese il castano staccando gli occhi dallo schermo del cellulare per prestare completa attenzione al fratello.

<Kook è tornato con te stanotte vero?>

<ah si, l'ho accompagnato fino al letto, non si reggeva in piedi>

<chissà perché ha bevuto così tanto, ti ha detto qualcosa?>

<no assolutamente nulla> rispose agitandosi Taehyung <proprio niente, cioè diceva qualcosa ma erano cose a caso>

<ok ma calmati Tae ho solo chiesto> rispose il fratello <dovresti scrivergli>

<eh cosa, non ho nulla da dirgli, cioè perché dovrei mandargli un messaggio, non mi sembra il caso>si agitò di nuovo il maggiore.

<Tae ho detto che ti devi calmare, è solo un gesto di educazione poi fai come vuoi>

<si forse hai ragione tu> disse al fratello.
Una volta lasciato solo a se stesso prese il telefono e selezionò il contatto del più piccolo.

tu
Ciao Kook come stai?
Ieri sera eri messo abbastanza
male, ti sei ripreso?

JK
Ciao Tae, non sto molto
bene, la testa mi gira
come una trottola ma 
grazie per esserti 
preoccupato per me
e per avermi portato a 
casa

tu
Figurati:)
Piuttosto ti ricordi 
qualcosa di ieri sera?
Intendo della conversazione
che abbiamo avuto in 
camera tua?

JK 
Mi spiace hyung ma
non ricordo quasi nulla…
È successo qualcosa?

tu
No niente di importante
Ci vediamo in giro :)

JK
Uno di questi giorni
ci possiamo vedere
per le ripetizioni?

tu
Certamente.
Poi ci organizziamo
meglio, riprenditi

Finita quella conversazione, il più grande appoggiò il cellulare sul comodino e si sdraiò sul letto. Cosa si aspettava, che Jungkook si ricordasse per filo e per segno quello che gli aveva detto nello stato pietoso in cui si trovava? Che forse quello che gli aveva detto aveva un fondo di verità e che non erano solo parole dettate dalla sua testa offuscata dall'alcool? Ma forse era meglio così, forse non sarebbe stato imbarazzante rivedere il vicino anche dopo quella chiacchierata, dato che non ricordava nulla, forse era meglio anche per la sua relazione appena iniziata e forse il cuore di Taehyung avrebbe smesso di battere così forte quando pensava al corvino. E forse, se avesse saputo che in realtà Jungkook ricordava tutto, le cose non sarebbero andate in questo modo