Capitolo 9

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Damian's pov

Siamo ancora stesi sul mio letto abbracciati quando sento la porta di casa aprirsi, Kaylee sta dormendo ma devo svegliarla

«Amore svegliati, ci sono i nostri genitori a casa»

«Mhmm»

«Kay ti prego, non voglio che ci dicano niente o che ci vietino di vederci, ti prego tesoro»

«Voglio stare ancora un po' qui con te» mi dice aprendo gli occhi

«Non possiamo, Kay ti scongiuro, se ti trovano qui nel letto nuda non ci faranno più vedere»

«Okay, okay, ho capito, posso almeno farmi la doccia qui?»

«Va bene, solo non uscire dal bagno con insosso solo l'asciugamano»

«Okay, passami i miei vestiti»

«Dici questi?»

«Si»

«Dammi un bacio e li avrai»

Non se lo fa ripetere due volte e mi bacia, sento dei passi avvicinarsi e interrompo il bacio

«Kay corri a farti la doccia, ho sentito dei passi»

Lei prende i vestiti e va in bagno, mentre io vado nella cabina armadio e mi vesto in velocità

Quando torno in camera vedo che c'è mio padre seduto sul letto

«Ciao papà, hai bisogno di qualcosa?»

«Ho bisogno di sapere cosa ti prende»

«Niente, perché?»

«Tu e Kaylee, mi spieghi perché?»

«La amo papà, la amo e basta»

«Se è solo un modo per avere le nostre attenzioni dimmelo subito perché se è così rimediamo subito»

«Papà è così difficile da capire? Io la amo, la amo più di qualunque altra persona al mondo»

«Pure più di tua madre?»

«Che centra mamma adesso? Io a mamma le volevo e le voglio tutt'ora un bene dell'anima e questo non cambierà mai»

Veniamo interrotti da Kaylee che esce dal bagno

«Amore vado a prender... Ciao Justin»

«Ciao Kay»

«Damian vado ad asciugarmi i capelli così voi potete parlare senza rumore sotto»

«Resta qui un secondo Kaylee» le dice mio padre

«Okay?» dice in tono interrogativo

«Allora, so che non sono tuo padre Kaylee, però sai che puoi contare su di me come tale?» lei annuisce, è ancora in piedi per cui mi alzo e la prendo per mano per portarla vicino al letto e farla sedere sulle mie gambe, e lei subito mette il braccio attorno al mio collo «Bene, se state facendo questo per avere attenzioni dimmelo, perché conoscendo Damian è capace di dirmi di no quando in realtà è sì»

«Justin, non lo facciamo per avere le vostre attenzioni, semplicemente stavamo tutto il tempo insieme quando voi eravate a lavoro e così è scattato qualcosa dentro di noi, io amo Damian e lui ama me»

«Okay, non fate niente di cui potreste pentirvi più avanti, mi raccomando»

«Siamo abbastanza grandi per badare a noi stessi Justin, non preoccuparti»

«Lo spero, perché rimarrete sempre dei bambini agli occhi miei e di Margaret»

Così dicendo esce lasciandoci soli
Io guardo Kay e lei guarda me, le do un bacio e fior di labbra e torno a guardarla

«Questo lo chiami bacio?»

«No, volevo solo vedere cosa mi dicevi»

«Damian!»

«Okay, okay, vieni qui» dico prendendole il viso tra le mani e baciandola con passione

«Amore dobbiamo andare giù a cenare che dopo esco» le dico alzandomi

«Uffa!!» dice alzandosi contro voglia

*****

Stiamo mangiando e i nostri genitori continuano a guardarci

«Dovete dirci qualcosa?» chiedo quando mi stanco di vederli li imbambolati

«No, in realtà si, ma non vogliamo litigare di nuovo con voi» risponde Margaret

«Mamma dicci a cosa stai pensando per favore»

«Kay non vorreste sapere quello che mi passa per la testa, soprattutto se si tratta di voi due»

«Margaret, tranquilla, non ci arrabbieremo se non alzi la voce» le dico per farla tranquillizzare

«Stavo pensando che sarebbe meglio se Damian tornasse al college già domani mattina»

«Cosa?!» dice Kay alzando la voce

«Avete capito benissimo, non sono tranquilla a sapere che siete a casa da soli tutto il giorno tutti i giorni»

«È il discorso che mi hai fatto ieri sera? Il fatto che ti fidi di me e di Kaylee? Sono tutte bugie? A si giusto siete bravissimi a mentire, aggiungiamo bugie alle bugie, poi vediamo cosa salta fuori»

«Damian calmati, era solo un pensiero quello di Margaret» mi dice mio padre

«Papà non so te, ma non riesco a capacitarmi di questa cosa, voi siete sempre fuori casa, a volte anche per mesi interi e noi dovremmo stare lontani l'uno dall'altra? Quando dovete partire di nuovo? Pensate anche a quest'altra cosa, io sono al college e voi in viaggio per lavoro, Kay è a casa da sola e arriva quel bastardo del suo ex, di chi è la colpa? Mia? No, per cui mi fate il favore di pensare bene a quello che dite e poi parlare perché potreste pentirvene subito dopo» dico, ormai sono arrabbiato, e non poco

«Cosa c'entra Jackson adesso?» chiede Margaret

«Forse i vostri amici che ci seguono dovunque non vi hanno informati, ma oggi quel figlio di buona donna ha minacciato sia me che Kay e mi ha aggredito, ma questo per voi è troppo banale, sì dai sono solo ragazzini lasciamo che si prendano a botte tra di loro, ragionate e cercate di capire quello che serve a noi veramente» avevo bisogno di sfogarmi

Kaylee mi guarda con le lacrime agli occhi e cerca la mia mano, ma io la prendo per il bacino e la faccio sedere sulle mie gambe, anche se siamo davanti ai nostri genitori, e lei nasconde il viso nell'incavo del mio collo, io la stringo a me per consolarla.
I nostri genitori mi guardano malissimo ma non me ne frega niente, non voglio vedere Kay soffrire e quando si mette a piangere mi fa stare male

«Ragazzi, lo so che voi non riuscite ancora a capirlo però noi ci siamo accorti che voi dipendete l'uno dall'altra. Lei sta male e tu la consoli sempre, tu stai male e a consolarti è lei, nessuno a parte voi due riesce a capirvi»

«Margaret adesso basta, avete detto abbastanza, fateci sapere appena possibile quando dovete partire per il prossimo viaggio così ci organizziamo»

«Damian noi sappiamo già dove dobbiamo andare, ce l'hanno detto prima di cena»

«Bene» dico seccato

«Partiamo tra cinque giorni e torniamo a fine gennaio, massimo a inizio febbraio»

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