Era una stupidissima domenica, una di quelle tante domeniche in cui ti svegli tardi e non fai nulla dalla mattina alla sera. Pensavo a Justin, il giorno della ragazzina morta, uccisa da lui, non riuscirò mai a dimenticarlo. Dopo un paio di occhiate me ne ero tornata a casa senza nemmeno salutarlo. Stavo guardando la tv, America's Next Top Model, uno dei miei tanti programmi preferiti, mangiavo i pop corn sul divano quando decisi di uscire. Non volevo passare il resto della giornata così, tra patatine e tv. Così mi andai a vestire, misi un vestito bianco, la parte di sopra era formata da un top bianco, misi le calze nere lunghe e delle Dr.Martens sempre nere. Mi pettinai i lunghi capelli biondo-castano e mi truccai. Presi la mia borsa preferita, una chanel bianca, e via. Uscii di casa e andai a Santa Monica, feci un giro per i negozi, i mille zaini nelle vetrine mi fecero pensare che il giorno dopo sarebbe ricominciata la scuola, dio, non ne avevo per niente voglia. Studiare non era una delle cose che preferivo, in più sapevo che quell'anno Bieber sarebbe venuto nella mia stessa scuola, le varie informazioni che il mio capo: John, mi aveva dato riguardo a lui riguardavano anche la scuola, non era il massimo, era stato promosso a stento alla sua vecchia scuola ma ogni anno la cambiava per appunto il rendimento. A un certo punto mi venne fame, cercai la Starbucks, eccola, mi incamminai ed entrai. Presi un frullato alla fragola e un dolce al cioccolato, non era ancora ora di pranzo ma uno spuntino ogni tanto non fa male. Mi sedetti su una poltroncina e iniziai a magiare. Ero finalmente rilassata e in pace con il mondo, ma ovviamente, qualcosa deve sempre rovinare tutto. La porta si aprì, ed entrarono nel locale Bieber e due ragazzi. Presi gli occhiali da solo neri e me li misi, non volevo farmi riconscere, avrei evitato qualunque discussione con lui. Ma gli occhiali da sole non bastarono a coprirmi, di fatto, Bieber e i due ragazzi si sedettero sulle poltroncine di fronte a me. "Emily Roberts, ci rivediamo" disse Justin con un sorrisetto stampato sulle labbra. "Bieber" dissi con disgusto e facendogli un cenno con il capo in segno di saluto. "Che ci fai qui tutta sola?" mi chiese ancora con quel sorrisetto. "Mangio, non vedi?" dissi mostrandogli il dolcetto ormai quasi finito e il frullato. "Gradirei che tu non mi parlassi in questo modo, sai, potrebbe succederti qualcosa di molto brutto." aveva in mente qualcosa, me lo sentivo. Finii il mio dolcetto e anche io frullato, mi alzai. "Arrivederci Bieber" dissi andandomene con aria superiore. Spinsi la porta avanti, camminai lungo il marcapiede, svoltai l'angolo, qualcosa di caldo colpì il mio braccio, non ebbi tempo di capire cosa fosse che un'immensa sensazione calda e profonda mi avvolse. Caddi per terra, priva di sensi.
NIENTE, SIAMO TUTTI DEI CAMMELLI.
boh, tipo io sono troppo felice, la storia è arrivata a 1.681 cioè quasi 1.7k di visualizzazioni, 101 like in tutto e 27 commenti. Non so, ma tipo, IO VI AMO! Gli unicorni esistono, io sono un esempio. Commentate in tanteee please, ciaooo, ricordatevi che vi amo.
martina xx
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Boyfriend; Justin Bieber
Fanfiction"C-cosa?" "Mi hai sentita bene." "No, ti prego. N-non puoi farmi questo" disse con il labbro inferiore tremante e gli occhi lucidi. "Certo che posso." "Non lasciarmi. Avevi detto che non lo avresti fatto, me lo avevi promesso." "Le promesse vengono...