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POV's Sherlock

È un pomeriggio umido. Ha appena smesso di piovere e qualche timido raggio solare riesce a farsi strada in mezzo alle nubi ancora cariche di pioggia.
Abbiamo entrambi un'ora di buco, quindi abbiamo deciso di passarla nel cortile, approfittando di questo piccolo momento di pausa.

Siamo seduti su un muretto non troppo alto, che si affaccia proprio sul cortile.
Stiamo entrambi in silenzio.
Lui ha la testa appoggiata sulla mia spalla, mentre io sto tenendo le sue mani tra le mie.

Una settimana fa ho visto il manifesto del Ballo di Natale, che si svolgerà il 23 Dicembre, in modo da non intralciare le cene di famiglia.
È da qualche giorno che sto pensando di invitare John al Ballo con me.
Non esigo per forza un ballo in mezzo agli altri, credo di poter accettare anche un breve Ballo lontano da occhi indiscreti.
Non voglio che lui si senta a disagio.

Dopo qualche minuto, John alza la testa dalla mia spalla e guarda davanti a sè.
Mi volto verso di lui e noto che sta guardando dritto, con uno sguardo assorto.
Sorrido e mi avvicino per lasciargli un veloce bacio sulla guancia.
"John..." lo chiamo.
Lui si volta e mi sorride, facendomi capire che mi sta ascoltando.
"Tra due settimane c'è il Ballo di Natale e volevo sapere se tu volessi venirci con me... non dobbiamo stare per forza in mezzo alla folla. Potremmo andare fuori, per me non ci sarebbero problemi." gli chiedo deglutendo.
Lui mi guarda stupito e mi sorride raggiante. "Si che vorrei venirci con te! Non ti piace l'idea di ballare nella folla? Neanche un ballo e basta?" mi risponde interrogativo.
Io alzo le sopracciglia: "Io... scusa ho dato per scontato che non avresti voluto farti vedere con me."
"E perché no?" mi chiede interrogativo e anche leggermente perplesso.
"Anzi, è da un po' che te lo volevo chiedere." continua lui senza darmi tempo di dire qualcosa. "Vorrei tenerti la mano nei corridoi e baciarti anche davanti agli altri, se per te è okay..." continua guardandomi negli occhi.

Rimango del tutto spiazzato.

Gli sorrido calorosamente in risposta.
"Mi piacerebbe, davvero tanto." gli sorrido afferrandogli la mano.
"E un'ultima cosa" mi dice continuando a guardarmi intensamente negli occhi.
"Vorrei che tu fossi il mio ragazzo..." mi sussurra con un piccolo sorriso.

Sbarro gli occhi, sentendo il cuore mancare un battito.
"Davvero?" gli chiedo incredulo.
"Cioè, solo se va anche a te..." mi sussurra abbassando lo sguardo.
"Si, assolutamente si. "gli rispondo con un sorriso a trentadue denti.
Lui alza lo sguardo, guardandomi raggiante.

Qualche ora dopo...

POV's John

"Avrò bisogno di qualche lezione di ripasso, sai? Non mi ricordo molto di quello che mi hai insegnato quest'estate." gli dico mentre stiamo camminando lungo i corridoi deserti,avviandoci verso i nostri dormitori.
Alla fine abbiamo deciso di stare insieme anche la sera, andando a prendere una Burrobirra al Piede di Porco.
Abbiamo passato una bella serata e sono riuscito a strappare al moretto anche qualche bacio più appassionato che l'ha fatto immediatamente arrossire fino alla punta delle orecchie.
Inutile dire che mi sia piaciuto da morire.

Adesso stiamo camminando mano nella mano in mezzo si corridoi deserti, dirigendoci verso i nostri dormitori.

"Per tua fortuna hai un ottimo insegnante a tua disposizione." mi dice indicando se stesso con aria fiera.
"Ma oltre a essere bello questo insegnate è anche paziente? Perché sono un caso perso." continuo a chiedergli, ridendo.
Lui arrossisce lievemente e scuote la testa. "Ah, non ne hai idea!"
Appena arriviamo davanti al suo dormitorio lo trattengo qualche minuto in più del dovuto e continuo a baciarlo.
"John tra un po' scatta il coprifuoco!" mi dice mentre si stacca controvoglia da me.
Io faccio una smorfia e lo guardo.
"Ci vediamo domani allora?" gli chiedo mentre gli tengo una mano.
Lui mi sorride e annuisce.
Ci scambiamo un ultimo bacio e ci allontaniamo.
Lui entra nel suo dormitorio ad io mi avvio verso il mio.

Il giorno dopo

"Non voglio fare il guasta feste, ma non servirebbe la musica?" gli chiedo mentre Sherlock si guarda intorno, prendendo le misure dell'aula.
Alla fine ci siamo accontentati di una piccola stanza , che si trova in un lato poco affollato del castello.
Ci sono molte cianfrusaglie addossate alle pareti, e oltre ad un divanetto logoro non c'è molto altro.
"Possiamo anche farne a meno, il tuo problema non è il ritmo." mi dice sorridendo, rispondendo alla mia domanda di prima.
Gli sorrido a mia volta e mi avvicino mettendogli le braccia intorno al collo.
"Mi ricordo solo la posizione." gli dico mentre mi avvicino al suo viso, facendo scontrare la mia fronte con la sua.
Lui sorride in risposta e mi mette le mani suoi fianchi.
"Dai, adesso concentrati."mi dice mentre si ricompone.

Inizia a spiegarmi i passi con tono serio e calmo, correggendomi quando sbaglio e incoraggiandomi quando invece lo faccio bene.
"Adesso riproviamolo tutto." mi dice avvicinandosi e prendendomi per i fianchi.
Appena partiamo ci sono dei momenti di confusione, in cui sbaglio alcuni passi e gli pesto accidentalmente i piedi.
Sherlock tenta di farmi imparare i passi assegnandogli un numero e contando mentre stiamo ballando.
Dopo i primi minuti però riusciamo già a ballare senza errori, quindi decide di rimanere in silenzio, orgoglioso del risultato ottenuto.
Ci sorridiamo a vicenda e proseguiamo per un po'.

...

"Come sono andato?" gli chiedo appena ci sediamo su un divanetto.
"Ci siamo, dai." scherza lui sorridendo.
"Mmmhh..."lo guardo di sottecchi e mi avvicino, accarezzandogli il braccio.
"Me lo merito un bacio?" gli chiedo guardandolo maliziosamente.
Le sue guance diventano rosa e mi sorride scuotendo la testa.
"Dai! Un bacino e basta." mi avvicino ancora di più.
"No, devo studiare. John so come andrà a finire. Ci baceremo tutto il tempo e non vorrò più andare via." mi dice lui indietreggiando sul divanetto.
"Solo uno. Lo prometto." lo guardo facendogli gli occhi dolci.
Ovviamente cede subito e iniziamo a baciarci con trasporto.

Sherlock è appoggiato allo schienale del divano e in pochi minuti mi trovo completamente sopra di lui,mentre continuiamo a baciarci.
Accarezzo i suoi fianchi con le mani, spostandole poi anche sulle spalle coperte dalla maglia.
Ammetto che vorrei esplorare quello che c'è sotto quello strato di tessuto. Sentire quanto è calda la sua pelle e riempirla di attenzioni.
Come se fosse un riflesso involontario, non mi ritrovo più a baciare le labbra di Sherlock ma improvvisamente riesco a sentire il battito accelerato del suo cuore dalla vena pulsante sul suo collo.
Mi stacco da lui, notando che ho lasciato un segno rossastro sul suo collo.
"Io... mi sono lasciato trasportare. Mi dispiace se mi sono spinto un po' troppo in là ..." vengo però interrotto da Sherlock che mi guarda intensamente negli occhi.
"Mi stava piacendo. A dire la verità mi stava piacendo veramente molto..." mi sussurra con una luce che non gli ho mai visto negli occhi.
Le sue pupille sono totalmente dilatate e le sue labbra sono gonfie e semi aperte.
Sherlock per me è stato sempre un angelo, bellissimo e perfetto.
Ma con questi capelli spettinati, questi occhi pieni di desiderio e le labbra rosse, sembra un diavolo tentatore.
Mi avvicino nuovamente a lui per baciarlo sulle labbra.
Successivamente torno ad esplorargli il collo, beandomi del suo profumo.
Mi fermo su punti diversi, chiedendogli sempre: "Ti piace qui?"
Lui sussurra sempre un "si" in risposta.
Fino a quando non tocco un punto in particolare.
Quando gli faccio la solita domanda non ottengo risposta, lo sento ansimare con la bocca aperta.
Capisco di aver preso il suo punto debole e continuo a baciare e succhiare quel determinato punto.
Quando noto che la pelle candida di Sherlock è diventata violacea, decido di tornare a baciarlo sulle labbra.
Circondo il suo volto con le mani e lo guardo negli occhi.
"Sei bellissimo." gli sussurro prima di continuare a baciarlo.

Inutile dire che Sherlock non è riuscito a studiare nulla.

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06/06/2019
Ecco il nuovo capitolo.
Come sempre, vi invito a lasciare qualche commento per farmi sapere cosa ne pensate.
Scusate per gli eventuali errori grammaticali.
-N

Gold/JohnlockDove le storie prendono vita. Scoprilo ora