Sta mattina la sveglia ha suonato in ritardo, ma fortunatamente ciò non ha causato grossi problemi.
Sono arrivata in maneggio dopo essere passata nella posta del villaggio.
Mi aveva telefonato mia madre dicendomi he sarei dovuta passare a ritirare un pacco, che però ci era stato spedito da una certa Elizabet.
Non avevo mai sentito parlare di lei, ne in maneggio ne in casa mia, mi era del tutto nuova.
Anche se mia madre mi aveva raccomandata di aprire il pacco una volta tornata a casa la curiosità fu molta e decisi di aprirlo.
All'interno c'era un biglietto, lo presi in mano, lo squadrai e lo appoggiai sul muretto per leggerlo in un momento successivo.
La prima cosa che vidi fu un maglione, con 30 gradi mi spedisce un maglione? Questa cosa mi puzza un po'.
Pensai che potesse aver spedito il pacco quest inverno ma che fosse arrivato ora, o che dove abita lei faccia molto freddo, ma tutte le opzioni mi sembrarono ridicole e improbabili, dato che sul francobollo c'è lo stemma di Moorland, che dista 2 ore da qui.
Presi il biglietto, che era contenuto in una semplice busta verde, appena lo aprii notai una parola scritta in grassetto "MIA", che cosa significa?
Decisi di leggere l'intera lettera per capire meglio.
"Cara Greta, sono sicura che ti starai chiedendo chi sono e perchè ti sto scrivendo. Non sono qua per farti i complimenti, anzi.
Diamond prima era di MIA proprietà, ma tu, tu e il tuo insopportabile padre lo avete portato via da me. Te la farò pagare, stanne certa."
Queste parole mi avevano scossa abbastanza, ma decisi di non perdere tempo e recarmi in scuderia.
Appena arrivai notai che Mary era già lì e la salutai con la mano.
John era già venuto a salutarmi, ma notai che stava più con Mary.
Oggi la vedevo molto contenta, chissa come mai.
Era intenta a fare ricerche in biblioteca con libri e pc, mentre io ripensavo a quelle parole, che non facevano altro che rimbombarmi nella testa.
Per sconcentrarmi decisi di sellare Dadi e fare una passeggiata nel bosco che contorna la scuderia, ma anche durante essa continuai a pensarci.
Durante il pranzo Dafne e Mary parlavano dell'incidente di Rocky, mentre John osservava Mary con occhi attenti.
Ad un certo punto entrò mio padre, quasi di fretta e sbattendo la porta dietro se.
Tutti si zittirono e lo guardammo con aria perplessa.
"Credo che ci siano dei problemi, vi prego di restare tutti qua dentro fino a che non vi sarà concessa l'uscita".
Cercai di chiedere il motivo di ciò ma non feci in tempo prima che se ne fosse andato a sedere nel tavolo più infondo della sala.
Mi alzai e lentamente andai da lui.
"Qualche problema Gre?"
"Ehm, no, beh si forse..."
Mi guardò con uno sguardo perplesso e continuai
"Mi è arrivata una lettera"
Tirai fuori dalla tasca la busta stropicciata e la posai sul tavolo davanti a mio padre.
Rimase per un momento in silenzio, poi si decise ad aprirla e non appena lesse il nome del mittente sbarrò gli occhi.
"Vedi Gre, questa ragazza ha avuto dei problemi in passato e insom"
Lo interruppi toppandogli la bocca, inconsapevolmente stava parlando a voce molto alta e tutta la sala si era girata verso di noi.
"Ma insomma, fatevi i cavoli vostri!" Urlò Mary vedendo le nostre facce preoccupate, poi ritornò a chiacchierare con Dafne e le altre ragazze.
Mio padre mi raccontò la storia di Diamond con questa Elizabet.
Riamasi tutta la giornata seduta davanti al paddok mentre Diamond si scatenava all'interno di esso.
Feci delle ricerche e trovai qualche informazione sulla ragazza, era inquietante tutto ciò.
Vidi una sagoma nera da lontano e scattai in piedi, lentamente si avvicinava a me, speravo solo che non fosse lei...
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Semplicemente Greta
AvontuurGreta non era la classica ragazza diciassettenne che si trova in giro, era una ragazza particolare, con una passione che occupava le sue intere giornate: l'equitazione. All'età di 15 anni suo padre, che era il proprietario del Centro Equestre di Sil...