Cap 11

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Daley poggiò il moro   sul divano una volta entrato nel appartamento.
"Vado a prendere la cassetta d'emergenza, sta fermo e sopratutto non addormentati" corse velocemente in bagno sperando che il moro gli avesse dato retta.
Quando ritornò fortunatamente lo trovò semi sveglio che si guardava intorno.
"Ok senti, devi toglierti la maglietta" gli si parò davanti.
"vai dritto al sodo " Daley roteò gli occhi, intimandolo con lo sguardo a eseguire ciò che gli aveva detto. Damon cercò di togliersi la maglietta alla meglio che poteva visto che gemette dal dolore.
"Merda" sussurrò Daley quando  vide il petto del moro pieno di graffi e con un enorme livido che si estendeva fortunatamente sotto al costato.
Si inginocchiò fra le sue gambe iniziando a pulirgli e a medicargli le ferite, una volta che ebbe fatto passo al labbro disinfettandoglielo.
"Sei per caso un infermiera" gli disse sorridendo, beh almeno l'umorismo non l'aveva perso.
"Mia madre è un infermiera, e con tutte le persone che ha curato un po' ho appreso" gli disse passandogli il batuffolo sul labbro.
"Ah cazzo" gemette il moro.
"Ho quasi finito"
Daley ripose la casetta e si sedette di fianco al moro.
"Cosa volevano quegli uomini da te?"
"Quando sei abituato a vincere , ed i lottatori su cui scommettono loro perdono, è facile eliminare il problema alla fonte"
"È davvero troppo pericoloso quello che fate"
"Ognuno  è costretto a fare una scelta nella vita anche se questa non è sempre quella giusta" gli disse guardandolo e Daley capì che Damon non aveva voglia di parlarne.
"Grazie per avermi medicato" si alzò barcollando. Daley non era così senza cuore da lasciarlo andare in quelle condizioni e poi non voleva saperlo in giro per strada dove avrebbe potuto rincontrare quegli uomini.
"Resta qui, puoi riposarti e dopo magari andartene " gli si parò difronte
"C'è la faccio, sono abituato"
"Ti prego....io non voglio che....ti facciano dinuovo del male" Daley aveva pensato ad alta voce arrossendo subito dopo. L'altro lo guardò negli occhi qualche secondo e senza proferire parola si sdraiò sul divano.
Daley ricontrollò nuovamente la relazione di letteratura ,controllando se ci fossero errori, sospirò quando ebbe terminato. Erano ormai le dieci passate, si era già portato avanti con lo studio, volse la testa verso il moro che dormiva beatamente, Daley prima gli aveva poggiato una coperta visto che la maglia che aveva addosso prima era coperta di sangue facendolo restare a petto nudo. Quell'uomo era sexy anche quando dormiva, il petto ricoperto di tatuaggi poi gli conferivano quell'aria da vero duro. Daley si avvicinò silenziosamente , gli venne istintivo allungare la mano e sfiorare il tatuaggio che ritraeva una donna, azione che venne interrotta sul nascere quando Damon gli afferrò il braccio portandoselo addosso.
"Cosa stai facendo angioletto?" Gli sussurrò all'orecchio.
"Io...niente" non ebbe il coraggio di alzare gli occhi.
"Se volevi toccare bastava chiedere"
Daley completamente disteso sul moro sentì qualcosa muoversi lì sotto quando questo gli strizzò il sedere.
"Questo piccolo angioletto è eccitato"
"Dio smettila" cercò di scostarsi, ma il moro con forza lo portò sotto di se, sovrastandolo completamente.

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