Cap 17

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"E così il tuo culetto vergine non è più vergine" disse Jaylen sorseggiando il suo the sghignazzando.
"No Jay, è la quarta volta che te lo ripeto"
"Ma io voglio i dettagli, come è stato? Scommetto che ti fa male tutto, quello non è un tipo che ci va giù leggero, e poi l'hai visto? Dio...Red è così sexy" Daley roteò gli occhi, ormai aveva perso le speranze con Jaylen.
"È stato molto passionale."
"Tutto qui? Andiamo Daley...."
"Non dirò oltre"
"Quindi ora state, non so uscendo?"
Daley ancora non ci aveva pensato, qualche domanda se l'era fatta, ma era solo più confuso.
"Io non lo so, cioè credo che io mi sia semplicemente lasciato andare per una volta, ma non credo di piacergli a tal punto, Damon credo che sia quel tipo di persona a cui non piacciono le relazioni monogame non so se mi spiego... è solo che..."
"Lui ti piace" concluse Jaylen per lui.
"Di certo è un bel ragazzo....si mi piace , ma probabilmente è qualcosa a senso unico, è una cosa persa in partenza"
"Questo non puoi saperlo Daly, non è la prima volta che lo vedo intorno a te, inoltre ieri sera si è presentato qui, e direi che questo è più che positivo"
"Beh si ..."
"Non è una cosa persa in partenza se nemmeno ci provi, se ti piace davvero allora dovresti provarci"
"Merda mi ha spaccato in due" gemette un po' dolorante sedendosi.
"Oh si ti prego, raccontami tutto"
"Sei impossibile"
Erano passati diversi giorni , e di Damon nessuna traccia sembrava sparito nel nulla, inoltre Jaylen gli aveva detto che non c'erano incontri in vista, solo qualcuno ma che non prevedeva Red come protagonista. Daley iniziò a preoccuparsi, sapeva che era eccessivo, ma era fatto così, si preoccupava sempre per chi teneva. A distrarlo dai suoi pensieri fu lo squillare del cellulare.
-Daly, tesoro-
-mamma-
-come stai?-
-va tutto bene, tu invece?-
-sto bene, un po' stanca per i turni, ma va bene...dio come mi manchi, il mio piccolo tesoro, sei il mio orgoglio-
-mi manchi anche tu mamma-
-allora cosa mi racconti, hai un ragazzo? C'è qualcuno che ti corteggia?-
-mamma, non c'è proprio nessuno- disse sorridendo.
-non ti credo, una mamma certe cose le sente, dimmi come si chiama-
-è complicato...non credo che ci sarà speranza-
-niente è complicato se lo vuoi veramente tesoro- e Dio solo sapeva quanto gli mancava averla vicino, le sue parole avevano sempre il modo di calmarlo.
-adesso devo andare amore, mi chiamano, ci sentiamo presto va bene?-
-si mamma, ti voglio bene-
-anche io-
Certe volte avrebbe voluto essere più forte e restare accanto a sua madre, si sentiva così debole, ma scappare gli era sembrata la scelta più giusta da fare in quel momento. Gli vennero in mente le ultime parole della madre, se davvero voleva qualcosa non doveva arrendersi, arrivò alla  conclusione che aveva aspettato fin troppo per vedere Damon perciò decise che lo avrebbe visto, solo che non sapeva dove potesse essere, infondo non sapeva molto di lui o di qualche posto che frequentasse. Decise di partire dal bar dove si tenevano gli incontri, era pur sempre un ottimo punto di partenza.

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