ci penso io a te.

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è entrata in macchina piangendo. Si è sempre mostrata una persona forte anche se io infondo sapevo che lei è una persona fragile. Ero anch'io così forte davanti agli altri e fragile dentro. Quando l'ho vista per la prima volta si è mostrata una persona forte e sicura, ma quando l'ho guardata negli occhi ho visto tutta la sua fragilità. Gli occhi parlano più delle persone, ecco perché porto sempre gli occhiali.
Ho ascoltato attentamente tutto ciò che mi ha detto, lei non è mai stata amata. È una ragazza come lei deve essere amata 24 ore su 24. Non ti preoccupare piccola mia, ci penso io a te.
Mentre siamo in macchina gli arriva una chiamata e la vedo sorridere. Inizia a parlare e vedo che non parla in italiano infatti la guardo un po' confuso e lei mi sorride. Mentre lei continua a parlare e ogni tanto mi dice dopo ti spiego mi arriva una chiamata da adriano
"oh frà che stai facendo" io guardo elisa e poi continuò a parlare al telefono
"sono con elisa però sta parlando al telefono in inglese penso, è non so se lo fa per prendermi per il culo o cosa" la guardo e lei inizia a ridere perché ha sentito ciò che sto dicendo
"no frà veramente non sai che lei è americana?" come mi dice queste parole sbarro gli occhi e la guardo
"ah...perfetto" gli dico continuando a guardare la ragazza che sta affianco a me è le sorrido. Chiudo il telefono con adriano e lei mette il viva voce per legarsi i capelli. La sento parlare con la nonna in italiano sta volta
"no nonnina non vengo con mamma e papà lunedì"dice poi guardando me
"no nonna non posso fare tante assenze a scuola e poi starei troppo tempo con loro" continua a parlare
"nonna ci sentiamo domani vabbene" chiude la chiamata e mi guarda ridendo
"credo che ti dovrei dare tante spiegazioni"mi dice continuando a ridere. io la guardo spossandomi gli occhiali e lei inizia a ridere ancora di più. È bellissima quando ride.

L'ho portata in un ristorante che si affaccia sulla città, è bellissimo e uno dei miei posti preferiti
"è bellissimo" dice lei guardandosi intorno
"lo so lo so" gli dico io sorridendole
Ci sentiamo al tavolo e io la guardo attentamente. è propio bella e anche dolce. Cristo mi sa che sono nella merda. Mi sto innamorando
"Allora com'è sei americana?" lei dico e lei mi guarda e sorride
"ma davvero non lo sapevi nic?" mi dice guardandomi con una espressione dubbiosa
"no"dico"sapevo che le americane fossero belle. In effetti mo che ti ho davanti posso dare la conferma" le dico guardandola, lei mi spinge leggermente la spalla e io ridacchio
"beh modestamente" dice lei spostandosi una ciocca di capelli e poi si mette a ridere.
"Prima mi ha chiamato mia cugina dicendomi che è incinta" dice con gli occhi che gli brillano
"davvero?" dico io felice nel vederla sorridere
"mh-mh" dice lei annuendo
"sono felice per lei" dico io guardando i suoi occhi
"non vedo l'ora di tenerlo nelle braccia" mi dice con gli occhi sognanti.
"no e che fai mi lasci solo soletto qui?"gli dico facendo il faccino triste
"mi dispiace amore mio ma l'america mi chiama" dice ridendo. Come mi ha chiamato? amore mio? le sorrido per le parole che ha appena detto
"che ce?" mi dice lei guardandomi confusa
"come mi hai chiamato?" dico io guardandola
"come ti ho chiamato?" dice lei ridacchiando
"come mi hai chiamato?" ripeto io sorridendole lei mi guarda e mi dice "amore mio?" io le sorrido e le do un bacio sulla fronte. È così piccola. La mia piccola stella.
Arrivano le cose da mangiare ovviamente io ho preso la carbonara e lei la amatriciana
"che competizione" dico io guardando i piatti
"beh si, ma meglio questa" dice indicando il piatto.

Abbiamo finito di mangiare abbiamo pagato e ora stiamo stiamo fuori per fumare
"nic mi dai una sigaretta non mi va di farmi uno svuotino" mi dice lei facendo la faccia da supplica. Come faccio a dirle di no con quella faccia è così bella.
Gli passò la sigaretta e tra un tiro e l'altro mi chiede
"nic sai quando stavamo a sanremo ti ho visto con una ragazza bionda. Non ho ascoltato, giuro però stavo parlando al telefono con mia madre è mi sono affacciata dal balcone e non volendo ho ascoltato qualche parola. Ti volevo solo dire che se una persona ti ama davvero ti ama per ciò che sei. Non per ciò che vorrebbe che tu sia. Lo dico per esperienza personale" Federica, mi ha visto con lei. Quel giorno abbiamo litigato e d'allora non ci siamo più sentiti è ormai sono passate tre settimane. Non ci penso più di tanto, penso anch'io le stesse identiche parole che lei ha appena pronunciato
La guardo togliendomi gli occhiali
"La bionda di chiama Federica. Concordo con tutto ciò che hai detto" le dico facendole l'occhiolino.
"sono bellissimi i tuoi occhi" dice lanciando il filtro della sigaretta ormai finita. La guardo e senza neanche accorgermi di ciò che sto facendo sento le mie labbra premere contro le sue. È un bacio dolce le nostre lingue che si intrecciano e le sue braccia attorno al mio collo. Sento un brivido che percorre tutto il mio corpo, ad un solo suo tocco il mio corpo impazzisce,propio come il mio cervello.

Siamo stati un altro po insieme e ora la sto riaccompagnando a casa perché si è fatto un po' tardi, sono le 3. Mi sta facendo impazzire lei è completamente diversa da federica, sono due cose opposte. Quando sono con lei mi dimentico di tutto, anche chi sono. In quel momento stiamo solo io e lei contro il mondo. Io sto bene con lei.Mi piace, molto.
"siamo arrivati" le dico guardandola lei mi guarda mi sorride e dice "ciao" e mi da un bacio a stampo sulle labbra, io la prendo per un braccio e le do un bacio più appassionato. Le mi sorride e seconde. Non neanche scesa e già mi manca.

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