mai compresa.

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ho un mal di testa enorme, appena apro gli occhi noto che non sono a casa mia e ciò mi preoccupa. Non ricordo nulla di ciò che è successo ieri ero rimasta a quando era arrivato nicco, del resto non ricordo niente.
"cazzo" dico alzandomi immediatamente e a ruota facendo alzare niccoló che stava ancora dormendo.
"che succede?" dice spaventato dalla situazione.
"perché sono qui? come ci sono arrivata?" lui di mette a ridacchiare e si siede di nuovo nel letto
"ma non ti ricordi propio niente?"dice lui
"no" dico io cercando di ricordare qualcosa ma il vuoto prevale la mia mente
"beh, mi hai chiesto di venire a casa mia, o meglio hai detto che volevi stare con me" dice ridendo leggermente. Cazzo cazzo cazzo ma quanto sono deficiente
"porcodio"dico sbattendomi una mano sopra la faccia. Vorrei morire in questo momento davvero
"nicco hai qualcosa per il mal di testa?"
"sisi veni" mi dice alzandosi e andando verso la cucina. Indossa un pantalone che arriva fino al ginocchio ed e a petto nudo e solo in quel momento mi rendo conto che io addosso ho solo una maglietta, menomale che almeno arriva a metà coscia. Mi sta girando fortissimo la testa sarà per la pressione boh.
"ecco a te" mi dice niccoló dandomi un bicchiere d'acqua con dentro qualcosa
"grazie" dico io alzando la testa, non lo avessi mai fatto mi sta girando fortissimo la testa.
"tutto bene?" mi dice niccoló
"sisi certo forse è solo la pressione"
"allora misuriamola subito" mentre dice queste parole lo vedo dirigersi verso un mobile e prendendo la macchinetta della pressione.
" 60 su 80, è un po' bassa eli" dice togliendomi quel affare dal braccio.
"nono è normale l'ho sempre bassa la pressione" dico io sorridendoli mentre bevo la medicina.
Sono passate un paio di ore e noi stiamo guardando un film su netflix, la sua compagnia è ottima sinceramente mi sto divertendo un casinò. È ora di andare a casa,puzzo mi voglio lavare e poi devo mettere la crema al tatuaggio.
"nicco io ora devo andare grazze mille di tutto" gli dico andando verso la porta
"aspetta ti accompagno" mi dice mettendosi le scarpe e prendendo il giubbotto dal divano. Arriviamo in macchina e il tragitto procede in silenzio, non è imbarazzante, semplicemente non abbiamo cose da dirci è il silenzio parla da solo.
"come mai ti sei tatuata hakuna matata?" mi chiede spezzano il silenzio che si era formato
"Ecco hakuna matata oltre a rappresentare uno dei miei cartoni animati preferiti,rappresenta anche il senso di libertà diciamo, hakuna matata significa "senza pensieri" e diciamo che la mia vita è un po' tutta senza pensieri. Mi rappresenta" gli dico sorridendo e lui annuisce
"te invece perché hai tatuata tutta la storia di peter pan?" gli dico io guardandolo
"io mi sento un eterno cambiano, peter pan mi rappresenta,come te hakuna matata." mi dice guardandomi e sorridendomi. In quel preciso istante inizio a cantare in macchina
"HAKUNA MATATA SEMBRA QUASI POESIAAAA,HAKUNA MATATA TUTTA FRENESIA, SENZA PENSIERI LA MIA VITA SARÀ CHI VORRÀ VIVRÀ IN LIBERTÀ, HAKUNA MATATA" dico poi scoppiando a ridere e a sua volta anche niccoló.
Siamo appena arrivati sto casa mia, lui mi sta guardando,più lo ammiro e poi mi accorgo di quanto e bello. 
"ciao nicco grazie di tutto,davvero" gli dico sorridendoli e dandoli un bacio sulla guancia
"di niente" mi dice sorridendomi e poi andandosene con la macchina.
Appena entrò in casa vedo mia madre seduta sul divano e mio padre che sta mangiando qualcosa.
"dove cazzo sei stata?" mi dice mia madre venendo verso di me. Cazzo propio questa no non ci voleva. Non gliene frega mai un cazzo di me e oggi che mi sento anche male inizia a fare la "madre" preoccupata.
"sono stata a casa di alessia" gli dico togliendomi il giubbotto lei viene verso di me mi guarda spalancando gli occhi e poi inizia ad urlarmi che io non posso fare tutto ciò che voglio finché sto a casa "sua", io non l'ascolto manco e mi dirigo in camera.
Sono appena entrata nella doccia e mi accorgo di quanto sono stata bene con nicco. È amore e odio, certe volte lo odio più di me stessa e altre lo amo come oggi. Diventerò matta.

Mi metto nel letto e propio in quel preciso instante mi chiama niccoló
"ehi principessa ti senti meglio?"
"beh più o meno,te come ti senti superstar?"
"sto benissimo" mi dice e sento che sta ridendo leggermente
"dillo che ti manco già" gli dico io ridacchiando
"mamma mia quanto sei modesta" dice ridendo anche lui.
"cosa fai sta sera principessa?"
"niente di che penso che non esco"
"ci andiamo a fare un giro" a questa frase sorrido, ci voleva propio.
"vabbene superstar a che ora?"
"ti vengo a prendere alle 8, a dopo principessa" mentre sto per chiudere la chiamata sento mia madre urlare allora in quel momento,mentre sono ancora in chiamata, gli urlo contro "MA LA SMETTI DI SCASSARE I COGLIONI" allora sento niccoló ridere al telefono
"si scusa ma è da quando sono entrata che non fa altro che urlare" dico alzando gli occhi al cielo.

Sono le 7 e mi inizio a preparare, metto un pantalone nero aderente a vita lunga è una felpa corta bianca e la giacca di pelle. Vado in bagno e mi inizio a "truccare" mi metto la marina negli occhi e il mascara, i capelli gli lascio sciolti.
Niccoló mi chiama per dirmi che sto giù e io mi avvio verso la porta, ma mentre sto per uscire sento mia madre parlarmi
"esci anche sta sera?" giuro che mo sbotto
"ma il tuo problema?" non sono così scorbutica di solito, è semplicemente che ora che sono felice scassa il cazzo. Ma quando si doveva preoccupare veramente di me si è stata zitta facendo finta che io non esistessi.
"io sono tua madre lo vuoi capire"
"MAMMA TU HAI FATTO FINTA DI NON AVERE UNA FIGLIA DA QUANDO AVEVO 11 ANNI, NELLA MIA ADOLESCENZA NON CI SEI STATA E ORA CHE MI STO SENTENDO VERAMENTE FELICE TU MI DEVI SCASSARE I COGLIONI. Ci dovevi essere prima non adesso" gli dico le ultime parole con le lacrime agli occhi. La guardo un ultima volta è poi esco la porta di casa.
entrò in macchina di dico con le lacrime agli occhi
"piccola tutto bene?" mi dice guardandomi, io lo abbraccio forte e mi faccio sfuggire qualche lacrima.
"che è successo?" mi dice lui continuando ad abbracciarmi. Io mi stacco e gli sorrido
"niente davvero" gli dico guardandolo ancora con gli occhi lucidi.
"se non era successo niente non pingevi. Dai su parla" mi dice quasi come se può comprendermi. Non mi fido subito della gente ma con lui è diverso. Con lui mi sento al sicuro. Gli racconto tutto e poi gli dico
"vedi nicco è solo che lei non ci è mai stata con me da quando gli ho detto che volevo studiare musica. Ora lei non può pretendere di fare la madre quando non l'ha mai fatta per 6 anni. Questa cosa mi da fastidio, ma adesso andiamo su divertiamoci."  gli dico sorridendoli e lui annuisce.

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