Fidnemid, 3 Novembre.
I bagagli erano nuovamente pronti, riposti in angoli poco visibili per creare meno sospetti. I muscoli venivano spronati a tremare dall'ansia e una sfida da vincere si affacciava all'orizzonte, fra i camini dei palazzi in vista.
Ammassi di materiale che ancora una volta sarebbero stati lo scenario perfetto di incontri rischiosi, nonostante stavolta fossero preventivati, anzi desiderati.La mattina trapelò definitivamente dai tessuti impermeabili della tendopoli di Annwn. Le sirene si erano avvertite tempo prima, tuttavia ogni mestiere che fosse, aveva l'obbligo di incominciare quando il sole avesse oltrepassato le cime più alte del Coed Diflas.
Il freddo era tale da aver ricoperto di ghiaccio ogni strada percorribile e i vestiari scarseggiavano.In quel frangente Alex chiuse deciso la zip del suo nuovo cappotto, uno straccio ricucito svariate volte per reggere. Sospirò in piedi, di fronte al suo riflesso proiettato nello specchio dell'alloggio in cui dormiva e si vide ridicolo sotto al pallore del sole cadaverico.
Aveva un fisico che non gli serviva, le occhiaie degli incubi accarezzavano il suo sguardo e i capelli aggrovigliati come i tanti pensieri, aumentati a dismisura nella gelida nottata trascorsa a battere i denti, cadevano lunghi in chiare volute fino alla punta del naso.Ogni azione compiuta nelle ore precedenti, tornò impetuosa in un sol lampo e scalfì la misera determinazione dell'angelo.
Gli immortali non si dovrebbero preoccupare di simili problemi, ma allora perché lui si era rifugiato sotto le lenzuola congiungendo le mani e implorando di rivedere la sua protetta?Era un debole, più umano di quanto pensasse e volesse ammettere.
Tuttavia non ne capiva le ragioni; non c'era un solo, dannato motivo per sentirsi tale. Aveva sbagliato ogni passo nella sua esistenza; aveva rinnegato il suo essere, prima dando la colpa a se stesso e poi, accanendosi contro gli angeli. Queste erano le uniche spiegazioni plausibili.
Purtroppo però aveva ceduto: era tornato a mostrare, a coloro che stanziavano nell'etere, rispetto per il continuo operato.Non sapeva più che strada prendere poiché gli era stato detto il falso per l'intera vita e, comunque andasse, sorgevano sempre i medesimi quesiti.
Perché? Cosa devono tenere segreto?
Due domande, ripetute nell'interrogatorio notturno; durante il tempo passato tra preghiere e lacrime silenziose in cui i singhiozzi lo avevano sommerso, soffocando i tentativi di non farsi sentire dai compagni assopiti.
Non credeva di essere rimasto inosservato.Successivamente rimosse dei fiocchi di neve dal suo zaino - messo troppo in prossimità degli spifferi - e, scuotendo il capo, si avviò al confine, dove avrebbe incontrato Abegail per poi procedere in direzione del centro città assieme agli altri. L'atmosfera gelò all'istante quando aprì l'entrata della tenda e dei lamenti giunsero alle sue spalle.
Nel tragitto che seguì non guardò né il cielo né salutò i pochi passanti che gli rivolsero teneri convenevoli.
Scrutò invece il suolo scivoloso finché le scarse chiacchere si sostituirono con il silenzio del bosco.Pochi passi e sarebbe arrivato a destinazione; là dove le macerie dell'antichità abbracciavano suadenti e protettive la frazione maledetta, luogo in cui, la giovane lo attendeva pestando il terreno ansiosa.
Quello sarebbe stato il giorno più audace e pericoloso da concludere. Dovevano convincere Nathalie a seguirli nuovamente nei sentieri macchiati di sangue e pianti; perdite e torture insensate.
Non sarebbe stato affatto facile.Le loro precedenti orme erano in quel maledetto luogo, impresse come se fossero state create col fuoco, mentre le grida e i ringhi delle belve riecheggiavano, battendo veementi sulle cortecce dei faggi.
Un incubo per chiunque, ma una tortura infinita per chi vi avesse assistito impotente.
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Cronache Dell'Anima | Fighters
Paranormal[CONCLUSA - da revisionare] Volume Secondo. Ottobre. Sono passati tre mesi da quando Hereweald ha ceduto al potere della Dea della lussuria, facendo ritorno negli Inferi come suo prigioniero. In questo lasso di tempo il mondo è imploso sulla p...