Types Of Hearts

Capitolo 48

Sono le 7:20 pm. Mi sa che ho dormito un bel po..il cielo è giá buio, e dal piano di sotto sento ancora le voci di Kevin e Kate, gli amici dei miei genitori...non che io abbia qualcosa contro..ma non hanno nient'altro da fare? È da questo pomeriggio che sono qui a parlare.

Per di più..per tutto il pomeriggio non ho fatto merenda, ho una fame assurda e da come ho capito kate e kevin restano qui per cena e poi vanno via.

So che i miei genitori ci tengono alla loro immagine quando ci sono dei loro amici, e so che non vogliono che io combini qualcosa.

Quindi tolgo le pantofole, e rimetto le scarpe,apro la porta e scendo al piano di sotto.

"Oh eccoti Emma!" Sento urlare da mia madre...poi aggiunge "puoi preparare una delle torte che sai fare tu?, siamo quasi pronti per mangiare, mangiamo in salotto, la cucina è tutta per te, senza fretta'

Annuisco.

Grande, mi tocca fare una torta...non mi viene niente in mente quindi devono accontentarsi con una torta di mele.

Prendo gli ingredienti e li metto sul piano di lavoro.

'Vuoi una mano?' Dice una voce maschile facendomi spaventare.

Metto la mano sul mio petto e aggiungo 'si saluta o ci sono altri modi, mi hai fatto prendere un colpo'

'Comunque, non ho bisogno di una mano, sono brava anche da sola'

'Dai, so che vuoi una mano, infondo stare con me non è male.' Dice il ragazzo dagli occhi cristallo.

'La smetti caro Manuel?' Dico tornando con gli occhi sulla torta che sto cercando di preparare.

'Chiamami Manu'

'Fa lo stesso'

'Io però non conosco il tuo nome' mi porge la mano.

'Emma' gli stringo la mano.

Ha le mani fredde e grandi.
Mi ricorda quando le mie mani toccarono quelle di Cameron.
Certo si!!! CAMERON!
devo assolutamente vederlo! Ho bisogno di entrare in quell'ospedale!

Senza rendermene conto, ho appena rovesciato gran parte degli ingredienti per terra...sono agitatissima e non capisco più nulla.

'Hey, calma, che succede?' Dice Manuel.

'N-niente, lasciami stare'

Lascio la 'quasi torta' sul tavolo e torno in salotto per la cena.

'Hai giá finito la torta?' Domanda mio padre.

'Non l'ho nemmeno iniziata, non riesco più a farla'

Mia madre mi guarda in modo strano,stessa cosa mio padre.
Mi stanno fulminando con lo sguardo,quindi per evitare discussioni, torno in cucina per finire la torta.

Entro in cucina e trovo Manuel che sta facendo lui la torta.

Ovviamente, nota che sono li e lo sto guardando.

'Volevo darti una mano' dice.

'Vuoi capire si o no che posso farcela anche da sola?'

'Hahahah' ridacchia, poi aggiunge 'se potevi farcela da sola l'avevi giá fatta, e poi, l'ho fatto anche perchè la voglio anch'io'

Lo guardo infastidita.

Mi avvicino a lui e insieme, prepariamo la torta di mele.

...

La cena è finita, a tutti è piaciuta la torta che io e Manuel abbiamo preparato, e finalmente il mio stomaco non cerca più cibo.
Kate e Kevin, sono andati via, rimanendo Manuel qui.
Non credo di essere psicologicamente pronta, ma posso farcela...e poi non lo penserò, l'unica cosa a cui voglio pensare al momento è Cameron, domani mattina vado in ospedale a trovarlo, ne ho bisogno.

Salgo in camera mia, e mi ritrovo Manuel sul mio letto che legge il libro 'Tatiana&Alexander'

'Cosa ci fai in camera mia?' Dico con calma.

'Leggo un libro, è bello sai? Vuoi leggerlo?' Dice con una voce arrogante.

'Lo conosco fin troppo bene, e posalo subito!' Continuo a parlare con calma.

'Che acida la ragazzina, dai vieni a sederti vicino a me'

'No.'

Vedo Manuel alzarsi e prendermi per il polso, e mi tira verso lui, facendomi cadere sul letto di fianco a lui.

'Mi stai facendo perdere la pazienza'

'Ammettilo che ti piace starmi accanto piccolina'

'Ma cosa dici? Ma che ti passa per la testa? Io...i-io' cerco di inventare una scusa.

'Io sono fidanzata!'

'Ah si? E con chi?'

'Cameron, Cameron Dallas' eh giá..l'ho detto per davvero.

'Dallas?'

'Si! Lo conosci?' Dico mentre mi alzo dal letto.

'Si, lo conosco, era il mio migliore amico'

'Era?' Chiedo incuriosita.

'Si...poi ha conosciuto Quel tipo...Grier, Nash Grier, e mi ha praticamente abbandonato'

'Non credo ti abbia abbandonato, non lo fa..e poi hai saputo la notizia?'

'Si fidati l'ha fatto.. che notizia?'

'È in ospedale da qualche mese..' dico ricordando questa situazione.

'Oh mi dispiace..non ti chiedo cos'ha perchè a quanto pare stai male ripensando a ciò, dopotutto è il tuo ragazzo'

Il mio ragazzo.
No, non è il mio ragazzo.

'Puoi andare via? Voglio dormire, domani salto la scuola, ci vediamo nel pomeriggio'

'Perchè non vieni?'

'Vado in ospedale, ora esci?!' Gli apro la per fargli segno di uscire.

Senza parlare esce dalla mia stanza e richiudo la porta...