Capitolo 49

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Avete presente l'odio di quando mentre dormite vostra madre o chiunque altro apre le finestre per far entrare nella vostra camera una luce accecante?
Ecco , quell'odio lo sto provando io in questo momento.

'Svegliaaa' urla.

Apro gli occhi con tanta forza e dopo 3 minuti mi alzo.

Diciamo che sono felice, oggi rivedo Cameron...ma non so come comportarmi...
Se indifferente, se arrabbiata perchè nessuno di loro me ne ha parlato o pensare solo a Cameron.

Mentre il mio cervello cerca di ragionare, prendo dei vestiti comodi dall'armadio...non ho voglia di far colazione, magari prendo un cornetto strada facendo.
Esco dalla mia camera e apro la porta del bagno per iniziare a sistemarmi.
Ma non sono da sola.

Resto immobile.

'Si bussa' dice il moro.

'Si tiene la porta chiusa se è occupata' aggiungo.

Lo guardo, è a petto nudo, e beh..ammetto che è un bel ragazzo.

'Vuoi restare lì a fissarmi o entri?' Dice facendomi ritornare con gli occhi verso la sua faccia.

'Se esci, mi muovo'

'Nah, entra dai'

'No, ti muovi? Devo andarmene di corsa!'

'Nessuna fretta, prendiamo un taxi, vengo con te' dice mettendosi la maglia.

'No, è a 10 minuti da qui, mi fa bene camminare e perchè poi dovresti venire anche tu?' Chiedo incuriosita.

'A piedi o quel che sia, io vengo!' Aggiunge alzando di poco il tono della sua voce.

'Rispondi alla mia domanda? Perchè dovresti venire anche tu?' Ripeto.

'Voglio ritrovare quello che definivo 'migliore amico' e spaccare la faccia a Grier' dice serio.

'Eh? Sei serio? Perchè dovresti spaccare la faccia a Nash?'

'Mi chiedi anche il perchè? Non vedo nessun problema, e poi se gli succede qualcosa è già in ospedale quindi niente 118'

'Non toccare i miei amici!' Alzo il tono.

Lui fa un sorriso arrogante ed esce dal bagno, richiudendo la porta.

....

Sono in ospedale, con me c'è anche quel presuntuoso di Manuel, spero non faccia niente a Nash.
Ho l'ansia..un po per tutto.
Salgo al penultimo piano, e in fondo al corridoio noto subito tutti loro...Nash,Hayes,Shawn,Aaron,Matt...insomma più mi avvicino più noto che ci sono tutti, non manca nessuno, eccetto Lia...ma non me ne importa.

Mi fissano tutti, e vedo gli occhi di Nash che fissano quelli di Manuel..si vede che si odiano.

Nessuno mi da parola.
Meglio così.

Una delle porte vicino a noi si apre ed esce da lì un dottore che ci dice 'Chi deve entrare?'

Tutti si girano a guardarmi.
Eh giá, in quella porta c'è Cameron, e sono io a dover entrare.

Non guardo nessuno...mi avvicino semplicemente a quella porta, la apro e la richiudo alle mie spalle.

Faccio un sospiro e cammino a passo lento.

'Emma!' sento dire.

'Cam!' Rispondo.

Corro ad abbracciarlo...lui è sdraiato sul lettino, ed ha dei tubi nel braccio.

'C-come stai?'

Si lo so..è una domanda banale, ma voglio comunque sentirmelo dire da lui.

'Ora che ci sei tu bene'

Sorridiamo entrambi restando in silenzio.

'Perchè Cameron? Perchè non mi avete mai detto nulla?' I miei occhi diventano lucidi e qualche lacrima inizia a scendere.

'Ricordi Emma? Ti dissi che amavo un'altra, non è mai stato vero..l'ho detto solo perchè dirti ciò che avevo faceva stare male entrambi'

'Siamo stati male entrambi lo stesso' ribatto mentre le lacrime continuano a scendere.

'Ho sbagliato, scusami' dice stringendomi la mano.

'Ti perdono' gli dico.

Un sorriso si crea sul suo volto.

'Devo dirti una cosa' bisbiglia.

'Dimmi'

'Stasera posso andare via da quest'ospedale, e domani sera sei invitata ad una festa a casa mia'

Finalmente anche sul mio volto c'è un  sorriso.

Ci guardiamo intensamente negli occhi e lui mi avvicina al suo corpo...ma la porta si apre...entra Manuel.

Cameron resta senza parole, i suoi occhi si spalancano.

'Che ci fai tu qui?' Chiede Cameron.

'Sono venuto a tovarti, come hanno fatto i tuoi amichetti' risponde Manuel.

Cameron lo guarda con aria infastidita e gli dice 'Come ci sei arrivato qui? E che ne sai tu che ero qui?'

Manuel mi guarda facendo un sorrisetto e risponde 'Me l'ha detto Emma, e sono venuto proprio con lei, sono ospite a casa sua , e da solo mi annoiavo'

Cameron lo guarda malissimo, poi torna a guardare me.

'Emma, ci sentiamo domani okay? È appena entrato il dottore, l'orario delle visite è finito, chiamami magari stasera, sono a casa'

Annuisco.

Mi giro e in effetti si, c'è il dottore dietro di noi che ci fa segno di uscire.

Salutiamo Cameron e torniamo fuori dagli altri.

Nash si avvicina a me e dice 'Emma, hai saputo? Stasera torna, ti aspettiamo domani sera per la festa, ti consiglio di preparare una lettera per lui, una sorpresa insomma..metteremo le lettere che saranno anonime in un barattolo e lui le leggerá, domani mattina passo a prendere la tua lettera'

Senza perdermi in chiacchiere annuisco e saluto tutti in generale.

....

Ho appena terminato di scrivere la lettera, credo di aver scritto con il cuore e giá so che si capirà che sono stata io a scriverla.

'Hai finito?' Dice qualcuno alle mie spalle.

'Senti Manuel,La smetti di sbucare fuori dal nulla?' Lo rimprovero.

Lui ridacchia.

'E comunque si, ho finito'

'Hai davvero scritto una lettera anonima per una stupida festa?'

Mi alzo e mi avvicino a lui con aria minacciosa, anche se la mia bassa statura mi fa sembrare un cane indifeso.

'Non è una stupida festa!' Dice avvicinandosi a me.

'Oh si che lo è, meglio le lettere firmate..no? Sai perchè lo dico? Lo dico perchè ci sono passato anch'io con sto giochino delle lettere anonime'

Fa un sospiro e riparte con il discorso.

'Il carissimo Cameron, ebbe la faccia tosta di presentarsi al mio compleanno con Nash, e a mia insaputa, organizzarono con gli altri invitati questo giochino, e tra una delle lettere anonime c'era scritto:
'Sei uno stupido giocattolo per le persone -doubleA'

Rabbrividì al suo discorso.

'Double A?' Riuscii a dire.

'Si, doppia A, era una frase scritta da 2 persone, e da scemi ridacchiavano, e capì che erano stati loro'

Cameron e Nash che dicono una cosa del genere ad un ex amico?
Strano ma vero.

'Vabbe..non credo che qualcuno lo  prenda a parole o gli scriva qualcosa di brutto..dopo quello che ha passato, insomma.' dissi.

'Pensa quel che vuoi, Buonanotte Emma'

'Buonanotte Manuel.'






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