Inghilterra; Cornovaglia - 1863
Una brezza estiva scompiglio' le delicate tende di velluto, color panna, perfettamente intonate con il bordeaux della parete. Il sole entrò dalle finestre enormi di quella stanza, colpendo con i raggi il pianoforte nero ed illuminandolo più di quanto non facesse già. Qualcuno bussò alla porta e successivamente l'aprì entrando nella stanza.
"Signorina, si deve alzare. La stanno aspettando tutti in giardino per la colazione."
Evelyne, disturbata da questa voce, comincio' ad aprire gli occhi. Subito le bruciarono un po' a causa della forte luce, però poi si abituarono subito ai colori e riuscì a mettere a fuoco la figura che le stava parlando.
- "Va bene Jeremy, ora mi alzo. Che ore sono?"- Riuscì a borbottare ancora mezza addormentata. - "Sono le nove e trenta signorina. Sua zia, la signora Caitlyn, mi ha mandato a svegliarla." - "Va bene dille che sto arrivando." - Rispose la ragazza con un tono di voce seccato.
Il maggiordomo si avviò all'uscita, si girò verso Eve e inchinandosi si congedò.
La ragazza si ributto' a letto, aspettando che la raggiungesse la forza di alzarsi per cominciare a cambiarsi. Dopo qualche minuto, si auto-convinse che se non si fosse presentata a colazione entro un tempo decente probabilmente sua zia gliel'avrebbe fatta pagare mettendola in punizione. Si alzò dal morbido materasso, si sistemò la vestaglia di seta e attirata dalla brezza estiva si catapulto' al balcone di una delle sue tante finestre. Rimase qualche minuto a contemplare il magnifico paesaggio che aveva davanti agli occhi. Un immensa e brillante distesa di erba verde, che rivestiva sue magnifiche colline, le quali trovavano fine sulla costa, dove quindi iniziava il mare. L'oceano era abbastanza mosso, questo voleva dire che probabilmente nel mezzo di esso c'era stata qualche bufera. Le onde si distruggevano addosso agli scogli, incontrando in quel momento quindi la loro fine. Eve pensò a quanto avrebbe voluto prendere tutta la sua roba ed andarsene da quel mondo che, dall'assenza dei genitori, non le apparteneva più. Gli uccellini fischiettavano, creando quindi un'atmosfera idilliaca.
Rientro' subito nella stanza, al volo prese un vestitino leggero color turchese in tono coi suoi occhi, i quali erano più azzurri del cielo e goffamente lo indosso'. Due minuti, il tempo di sistemarsi i capelli color oro in una treccia grossa, ed uscì dalla stanza a passo sostenuto.
Si diresse direttamente in giardino, dove vide tutta la sua famiglia aspettarla: sua zia Caitlyn, il marito Philip e la loro figlia, nonché sua cugina, Alison.
Si vergogno' per il modo in cui era conciata, non aveva avuto abbastanza tempo per sistemarsi in maniera adeguata. Riuscì a dire - "Buongiorno." - Ma subito incrocio' lo sguardo disgustato di sua zia. Fortunatamente trovo' supporto nel mezzo sorriso di Alison, la quale si stava trattenendo dalle risate. Eve arrossì e lentamente si sedette a tavola.
Iniziarono a mangiare, quando subito Caitlyn interruppe il tutto affermando - "Io e Philip dobbiamo annunciare una splendida notizia." - Alison guardò sorpresa Eve, la quale ebbe la sua stessa reazione. Sua zia rivolse lo sguardo alla figlia, a cui si rivolse direttamente . - "Alison hai 19 anni e sei abbastanza matura, io e tuo padre abbiamo deciso che sia ora di tu metta su famiglia autonomamente. Per questo abbiamo deciso che ti sposerai" -
Alison sbarro' gli occhi, impallidì, guardò Eve cercando sostegno, dalla quale però non lo trovò. - "Stai tranquilla figlia mia, lui è un bellissimo ragazzo, la nostra famiglia è amica della sua da molti anni. Anche loro sono dei nobili, possiedono un sacco di terre nel nord della Cornovaglia ed inoltre sono i proprietari di una Compagnia di Importazioni ed Esportazioni con le colonie in America. Non rimarrai delusa amore mio, lo sai che noi vogliamo solo il meglio per te e per la nostra famiglia. Con questo matrimonio daremo inizio ad una alleanza che durerà per secoli e che gioverà a tutti." - Quando la donna ebbe finito il discorso, guardò il marito sperando che intervenisse, ma non le degnò nemmeno di uno sguardo, essendo troppo impegnato a mangiare le uova strapazzate che Azalea, la cuoca, aveva preparato. Alison non rispose. Eve riuscì ad intravedere un velo di confusione nella sua espressione, che Caitlyn sia stata troppo diretta? Che non le abbia nemmeno detto il nome di chi sarà l'uomo con cui passerà il resto della sua vita? Che non sappia nemmeno se lui sarà d'accordo e/o se la vorrà? Era normale che sua cugina fosse cosi' confusa, pensò che anche lei lo sarebbe stata se i ruoli fossero stati inversi. La colazione finì e le due ragazze tornarono nelle rispettive camere per cambiarsi e prepararsi alla cavalcata mattutina.
Fuori dalla villetta c'erano i loro due cavalli, quello di Evelyne marrone con la criniera color nocciola e quello di Alison, completamente nero. Salirono in groppa e si inoltrarono nel bosco con cui confinava la villetta dei Clarke.
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Although, everything and everyone
RomanceEve ed Ethan si amano follemente, fanno sesso, sono attratti e ossessionati completamente l'uno dell'altra, si completano, si vivono, si bastano, sono due anime gemelle, programmano il loro futuro insieme, cercano di conoscersi sempre meglio, voglio...