Capitolo 9

59 3 5
                                    

Ethan come un fulmine la raggiunse e la affiancò, si stavano allontanando sempre di più dal boschetto, andando ad immergersi nell'immensa pianura verde.
-"Che ti prende?"- chiese.
La bionda continuo' ad ignorarlo. -"Evelyne...?"- nessuna risposta.
-"Sto parlando con te!"- alzò il tono della voce. La ragazza sorpresa per il tono utilizzato fermò il cavallo e si girò di scatto.
-"Che c'è?!"- rispose secca e con un tono esasperato. 
-"Sei strana. Voglio capire, qual è il problema? E' tutto il giorno che non mi guardi, che non mi parli."-
A quel punto la ragazza sbottò -"Qual è il problema Ethan? Il problema è che non dovevi morderti il labbro la prima volta che ci siamo visti, non dovevi scaraventarmi al muro appena ci siamo ritrovati da soli, non dovevi profumare in quel modo, non dovevi seguirmi prima! Ethan io non posso, non posso. Ali è mia cugina ed insomma.."- le parole le si strozzarono. -"Tu non mi appartieni. Tu appartieni ad Ali. Ed con lei che devi stare."-

Senza parole il ragazzo abbassò lo sguardo e mormorò sottovoce, stringendo i denti
-"Non riesco a resisterti."-
Alzò lo sguardo mostrando il colore dei suoi magnifici occhi.
Eve senza parole, lo osservo' per un secondo cercando di captare ciò che era appena uscito dalla sua bocca. Iniziò così un filmino mentale su ciò che lui aveva appena detto. Si pose un sacco di interrogativi, 'lui che non riesce a resistermi? Ma se qualche ora prima voleva portarsi Ali alle stalle e fare chissà cosa! Magari voleva solo farmi litigare con lei, o semplicemente allontanarla da me. Eve' ripeté a se stessa 'non ci cascare, non farti toccare pensa ad Ali.' Quel pensiero fu molto difficile da mandare giù anche perché, ricollegò il cervello e si accorse che Ethan le aveva preso il viso tra le mani facendole sollevare lo sguardo da terra, costringendola a guardarlo.

Che effetto gli faceva quella ragazza, anche in quel momento, che aveva il suo viso tra le mani, avrebbe voluto baciarle la pelle che sembrava morbida come la porcellana. Le guardava le invitanti labbra socchiuse in un sospiro, gli occhi che lo scrutavano spaventati da quello che avrebbe potuto fare ed i capelli che, al sole di quel tardo pomeriggio estivo, brillavano, scompigliati da quel poco vento che c'era. Grazie al vento Ethan riuscì a sentire il profumo di rose dei suoi capelli che lo spinsero ancora più vicino a lei. Possibile che gli fosse bastato solo prendere il suo viso tra le mani per fargli dimenticare il motivo per il quale fosse anche irato con lei?
'Non deve accadere come l'ultima volta' si ripetè Eve. Anche se il profumo di pino e menta che emanava la circondò a causa della sua vicinanza.
Rimase seria, con gli occhi di Ethan che la squadravano. Si accorse che lui, come spinto da qualche potente desiderio si avvicinò oltre al limite e capì che aveva intenzione di baciarla.
Contro ogni sua volontà riuscì a resistere alla tentazione e in un sussurro gli disse -"Ethan..."-
-"umh?"- riuscì a mugugnare, continuando a guardarle le labbra.
-"Fermati, non voglio."- usò un tono di voce serio.
Lui ci rimase male. Con una delle due mani le accarezzò il viso e si avvicinò per darle un bacio sulla guancia, aveva delle mani morbidissime, si rese conto Eve.
Nella sua carezza chiuse gli occhi rilassata, poi li riaprì e se lo trovò davanti, quel ragazzo perfetto.
Non ce la fece più. D'un tratto lo baciò, le loro labbra si unirono. 
'Al diavolo.'
Fu un bacio passionale, spinto, bramoso di quel più, lui socchiuse la bocca, lei fece lo stesso cosicché le lingue si potessero trovare ed iniziare una danza lenta, ritmica ed eccitante.
Lei con le due mani gli prese il viso spingendolo a se, lui invece le mise una mano dietro la testa. Questa volta non ci sarebbe stato nessun pericolo che la pettinatura si spettinasse.
Limitati nella loro unione dai cavalli, scesero.
Ethan le cinse dolcemente i fianchi, tenendola con una mano della parte bassa della schiena e accompagnandola lentamente a terra. Lui si distese sopra, circondati dalla vasta coperta di erba fresca.
Appena distesa Eve sorrise, invogliando Ethan a baciarla ancora di più.
Finalmente i due corpi erano uniti, nonostante a separarli ci fossero ancora i vestiti.
-"Non sai cosa ti farei."- disse lui tra un bacio e l'altro.
Lei sorrise continuando a baciarlo, poi si staccò e lentamente appoggio' la testa all'interno dell'incavo che c'è tra il collo e la spalla.
Inizio' a baciargli il collo, lentamente, mordicchiandolo anche qualche volta.
A lui cominciò far male l'erezione, trattenuta dai pantaloni, che gli era venuta ancora sopra al cavallo.
Eve si avvicinò al suo orecchio e con voce sensuale gli sussurrò, facendogli venire i brividi lungo la schiena
-"Nemmeno io riesco a resisterti Ethan."-

Although, everything and everyoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora