" Prendi il tuo volo e stai fottutamente zitto "
È questo ciò che mi sono sentito ripetere per almeno dieci volte dal mio migliore amico , Michael .Dopo sedici anni di amicizia serrata e nottate passate ad incozzarci davanti all'ultimo videogioco uscito , è questo il trattamento che mi viene riservato.
D'altronde , quando aveva saputo che anche il suo fidanzato , Luke , era stato ammesso al Royal College of music , aveva quasi rischiato di bucarmi il tetto di casa a furia di saltare a destra e a manca .
Per una settimana , poi , non aveva fatto altro che raccontarmi i particolari di come avrebbero fatto l'amore per la prima volta .
Tutto di una sdolcinatezza senza fine , ovviamente.
Ho provato ad accennare agli splendidi pompini che avrebbe potuto fargli durante le lezioni di solfeggio ma lui non ha voluto saperne nulla , ricordandomi che sono un depravato mentre mi lanciava le sue scarpe dietro .
Perciò mi sono dovuto subire un viaggio che dura circa un giorno tutto solo mentre i due erano finiti in prima classe grazie ai genitori del biondo .
Non che mi cambiasse molto , data la mia abitudine a restare sempre solo e al fatto che di radiografie della bocca di Luke ne avessi viste fin troppe .
Non è che non credo nell'amore è solo che siamo troppo giovani e stupidi per anche solo saper riconoscere emozioni del genere .
Perciò mi sono sempre astenuto e ritratto da coloro che provavano amore verso di me , lacerando i loro cuori senza pietà perché le mie emozioni sono i miei peggior nemici , le cose su cui scriverei tranquillamente un racconto dell'orrore.L'unica cosa che mi crea in qualche modo una dipendenza è la coca cola , anche se Michael dice che potrei esplodere da un momento all'altro , vista la quantità industriale di mentine che mangio e di coca che trangugio .
Mi volto da una parte e dall'altra per assicurarmi che la direzione che ho preso è quella giusta , anche se , in un aeroporto grande come mezza Sydney , mi piacerebbe tanto utilizzare il gps .
Cammino lungo tutto il corridoio completamente bianco dopo essere passato per la sala dove ho recuperato la mia valigia da stiva e mi dirigo verso il primo bar che mi si para davanti.
Non è uno Starbucks e già questo è un passo da gigante , visto che di lavature di piatti al posto del caffè ne ho avuto abbastanza per tutti gli anni in cui Mickey ne era totalmente ossessionato .
《Una coca zero , grazie 》sorrido sincero alla cassiera per poi aprire il mio portafoglio , cercando di capirci qualcosa fra tutte quelle monetine di bizzarre forme .
Alla fine allungo i giusti spiccioli , sotto attenta visione della cassiera che s'introfula fin troppo bene fra le tasche del mio portamonete .
Mi allontano a passo svelto dal piccolo bar , circondato da una miriade di tavolini rotondi e persone affrettate che sembrano correre maratone da un gate all'altro .
Tiro fuori il telefono dalla sacca per dare una breve controllata alla rubrica , vuota ovviamente, e a WhatsApp , che pare più come il deserto dell'Arizona che come un social .
Spengo il dispositivo mentre uno sbuffo sonoro lascia le mie labbra carnose , avanzando ancora di qualche incerto passo nella folla .
In un fratto di secondo però , mi ritrovo a terra e con il maglione nero completamente inzuppato sul davanti di coca cola mentre uno sguardo verde e fugace incontra il mio , quasi come a volermi rimproverare.
《Avrei guardato ancora di più il tetto la prossima volta 》mi lancia un'occhiatina sarcastica per poi raccogliere da terra un piccolo cartellone con qualcosa scritto sopra , che purtroppo non riesco ad intuire .
Alzo un solo sopracciglio e scuoto la testa , cercando di convincermi che quel ragazzo non sia stato davvero così scontroso con me senza nemmeno conoscermi .
E menomale che gli inglesi erano il popolo più gentile , eh !
《Yo no hablo tu lingua 》 rispondo in spagnolo , l'unica lingua che abbia mai avuto il coraggio di imparare decentemente , utilizzando la tecnica del parlare una lingua straniera quando sì in completa difficoltà .
《Tu eres un hijo de puta , has entendido ? 》 mi domanda a bruciapelo il riccio , spazzolandosi i jeans skinny con le mani stratosfericamente grandi .
In quel esatto momento , in cui la mia persona viene insultata da un cafone sconosciuto , i miei nervi tesi mi fanno balzare in piedi per poi assestargli uno schiaffo ben piazzato sul viso , facendolo voltare di lato .
《Scusami ma la mano mi è partita 》 alzo entrambe le sopracciglia nella sua direzione e mi allontano a grandi passi , degni di un qualsiasi riconoscimento olimpico .
Meno di un'ora che sono a Londra e già vorrei non aver mai aperto quella busta di ammissione , compromettendo in quel modo il mio futuro .
Prendo le scale mobili solo per tentare di calmarmi durante la lenta ascesa verso il piano terra dell'aeroporto Heathrow , prendendo lunghi respiri per sciogliere i miei nervi pieni di noduli .
Appena rimetto piede a terra la prima cosa che noto sono le varie persone che stanno aspettando parenti , amici , amanti , fratelli , o studenti come me con cartelli di svariate taglie fra le mani .
Ora che ci penso non mi sono informato dettagliatamente sull'aspetto fisico del ragazzo che mi ospiterà , so solo che si chiama Ashton e che dal nome mi sembra uno di quei nerd senza speranza che passa il venerdì sera a tagliarsi le unghie dei piedi sul divano .
Al solo pensiero rabbrividisco e mi fermo a fin troppi pochi millimetri dallo sbattere contro un cartello che , guarda caso il destino cosa ha deciso di riserbarmi oggi , porta su scritto proprio il mio nome e cognome .
Poggio entrambe le mani sullo spesso bordo in cartonato e lo abbasso , rivelando un viso incredibilmente angelico che però appartiene ad uno sconosciuto armato di sarcasmo che mi farà uscire di testa nel giro di ventiquattro ore .
《Dimmi che tu non sei quell'Ashton che mi deve ospitare per un anno nel suo appartamento ? Dimmi che c'è un errore ! 》mi dispero totalmente , passandomi le mani fra i capelli scuri in maniera frettolosa , osservando gli angoli della sua bocca piegarsi in un sorriso pieno di malignità .
《Nessun errore piccolino .
Che l'inferno abbia inizio 》mi scocca un'ultima occhiata fatale mentre si abbassa gli occhiali da sole sugli occhi come a voler nascondere qualcosa che non mi è lecito sapere .EBBENE SÌ FOLLETINI E FOLLETTINE , ECCOMI QUI RIUNITA OGGI ALLE QUATTRO E MEZZA SPACCATE DEL MATTINO A PUBBLICARE UNA NUOVA STORIA .
TUTTO GRAZIE ALLA MIA FANTASTICA itsmvke CHE DURANTE TUTTO IL PROCESSO MI È RIMASTA SEMPRE ACCANTO ( TE SE AMA BAE ) .
LA COPERTINA FANTASMAGORICAMENTE BELLISSIMA È SUA , OBVIOUSLY.
CI SARÀ TANTO SARCASMO , MENTINE E LONDRA A VOLONTÀ !
SPACCIATE RAVIOLI ◇
// alaska
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Lost in paradise // CASHTON
Fanfiction《Il tempo è bipolare tanto quanto te . 》 Dove Calum è un exchange student che , per puro caso , viene ospitato da Ashton nel suo appartamento a Londra. Copertina offerta dalla mia nanetta da giardino personale @itsmvke ( DURANTE LA FASE DI DECISIONE...