Amore e vecchie conoscenze

268 13 22
                                    


Fey: 

Passò la notte. Ero felicissimo anche se mi faceva malissimo il bacino. Saru era tutto mio e nessuno avrebbe mai potuto portarmelo via! Lo tenni stretto a me per tutta la notte, circondandogli il collo con entrambe le braccia. Quando mi svegliai lo trovai addormentato, con entrambe le mani sui miei fianchi, stringendomi a sè. Da addormentato era bellissimo, con le labbra semichiuse a formare una piccola o. La notte toglieva gli occhiali solitamente, quindi potevo ammirargli i capelli ribelli cadere sul viso. Gli accarezzai una guancia, baciandolo sulla fronte. Lentamente feci camminare le mie mani sulle sue braccia, arrivando alla fine e spostandogli leggermente gli arti. Dovevo preparargli la colazione dopotutto, se non c'erano i nostri genitori dovevo sfamarla io alla scimmia. Andai in cucina e misi l'acqua sul fuoco. Circa dieci minuti dopo Saru si alzò, venendo in cucina, rigorosamente senza maglietta e con lo sguardo assonnato. Non aveva indossato gli occhiali

"Buongiorno amore!" gli andai incontro, buttandogli le braccia intorno al collo e baciandolo. Lui mi circondò i fianchi e ricambiò il bacio, staccandosi poco dopo

"Come stai Fey?"

"In ottima forma grazie! Vieni, è pronta la colazione" con una mano gli mostrai la tavola imbandita e i suoi occhi si illuminarono

"Ti amo Fey" mi stampò un bacio sulla guancia, per poi fiondarsi a mangiare.

Io mi massaggiai la guancia, sorridendo, per poi sedermi a tavola e seguire l'esempio di Saru. Avevo preparato fette biscottate con marmellata di albicocche, cioccolata e burro. I biscotti in dispensa c'erano tutti, soprattutto quelli con le gocce di cioccolato. Saru si rimpinzò, bevendo la tazza di thè nel frattempo. Anche io feci come lui, ma non ero affamato come la scimmia, quindi addentai solo qualche biscotto ed una fetta spalmata di albicocche. Una volta finito mettemmo tutto in lavastoviglie, sperando di non sbagliare scomparti. Dopodichè andammo in sala, pronti per una sessione di nove ore di film e serie tv

"Cosa iniziamo?"

"Decidi tu Saru, a me va bene tutto" l'albino sorrise, avviando Pacific Rim, suo film preferito "Lo hai detto tu eh~"

Mi accoccolai a lui, baciandogli la guancia mentre partivano i titoli di testa. Ad ogni scena di azione il mio ragazzo si esaltava, urlando e sbracciandosi, fomentato dal film. Lo seguivo con gli occhi, incantato dalla sua figura. Era magnifico, bellissimo, stupendo. Il mio Saru era tutto questo. Tra una scena e l'altra mi abbracciava, baciandomi a tradimento quando poteva. Ad ogni contatto mi faceva impazzire, anche se tentavo di non darlo a vedere. Per distrarmi provai a guardare il film, gli attori, i robottoni, gli effetti speciali. Qualunque cosa che non includesse i suoi addominali scolpiti, le sue braccia forti, il suo viso cesellato, gli occhi viola scuro profondi come la notte più buia
Qualunque cosa che non fosse lui
Arrivai alla fine del film che mi ero addormentato, in quanto la scimmia mi svegliò con delle leggere pacche sul capo. Lentamente riaprì gli occhi, fissandolo dalla sua spalla

"Ehi Saru, finito il film?"

"Sì. Ti sei addormentato quando stavano partendo per la missione finale" sembrava deluso ma al tempo stesso compiaciuto del fatto che mi fossi addormentato usando il suo corpo come cuscino

"Scusa" mi tirai su, notando solo allora che stavo indossando solamente i pantaloni della tuta. 

Istintivamente mi coprì con le mani, cosa che fece ridere Saru. Come se non stesse aspettando altro l'albino si lasciò cadere verso di me, baciandomi sulle labbra e afferrandomi il viso, accarezzandomi una guancia con la mano destra mentre con la sinistra esplorava il mio petto, sollevando le mie mani

"Perchè ti copri amore? Sei bellissimo~" mi baciò il collo ed io non resistetti

Mi lasciai andare sul divano, circondando con le gambe il suo bacino. Ma non potemmo iniziare nulla. Sentì quattro mandate di chiave e la porta che si apriva lentamente. Con passo deciso sentì qualcuno camminare verso la sala. E lo vidi sbucare. Un uomo alto, sul metro e novanta, con la pelle olivastra e capelli grigi a coprire l'occhio destro. L'unico libero, il sinistro, ci squadrò in pochissimi istanti. Era dotato di diversi colori, iniziava con un perimetro grigio chiaro, un centro rosso scuro ed un nucleo rosato. E mi ricordavo perfettamente anche il nome: Ryouhei Haizaki, campione nazionale di boxe e allenatore del nostro comune amico Hakuryuu

"Ma tu sei l'allenatore di Haku! Come mai sei qui?" esclamò Saru, alzandosi subito dal divano e da me

"Io qui ci abito con Hiroto. Piuttosto" il grigio afferrò per il collo l'albino, portandolo alla sua altezza "Cosa ci fate VOI qui?"

"Calma Haizaki, sono i tuoi, o meglio i nostri, nuovi figli. Comportati bene"

"Non decidi tu cosa devo o non devo fare!" rispose lui, lanciando via il mio ragazzo

"Però per il bene di entrambi devi seguire quello che dico io!" dopo che Hiroto gli sfuriò addosso Haizaki gli saltò al collo, baciandolo "Mi riporti sempre a terra Hiro...grazie"

"Di niente. Ora chiedi scusa a tuo figlio" 

Il campione si staccò dall'artista, andando verso il mio ragazzo e inginocchiandosi davanti a lui, porgendogli una mano

"Scusa per prima" 

"Tranquillo, Hakuryuu mi ha detto che ogni tanto lo afferri e lo sbatacchi un po' ovunque"

"Conosci il Drago Bianco?"

"Certo, è un nostro grande amico" mi intromisi nella discussione con un sorriso, mettendo le braccia dietro alla testa

"Perfetto! Gli amici di Hakuryuu sono anche i miei amici! Ditemi, cosa stavate facendo?"

"Stavamo facendo una maratona di film. Era appena finito il primo. Piuttosto, perchè già di ritorno?" Domandai, sperando di non causare una reazione violenza

"Il nostro impegno è stato annullato" spiegò Hiroto, raggiungendo Haizaki "Quindi siamo tornati a casa. Diteci, com'è stata la giornata?"

Ci sedemmo tutti sul divano ed iniziai a parlare. Tra me e Saru ero io il mio adatto a parlare, visto che il mio ragazzo tendeva a dimenticare parti importanti di vita. Passammo talmente tanto tempo a parlare che si fece sera, circa le 19

"Dannazione, Hiroto ho fame"

"Pensi di essere l'unico? Razza di idiota" papà si alzò ed andò in cucina, con il bel fisico circondato nella maglietta nera attillata. 

Hiroto sapeva di avere un fisico mozzafiato e non si preoccupava di certo di nasconderlo, anzi. Portava una maglietta nera attillata che metteva in evidenza la sua tartaruga e i pettorali scolpiti, causati da una vita in continuo movimento. Le braccia possenti si libravano nell'aria, assecondando la sua camminata. E le gambe erano racchiuse in un paio di Jeans neri che poco lasciavano all'immaginazione. In casa non si portavano scarpe, era la regola, ma anche le ciabatte che portava erano nere. Mi persi a fissarlo per qualche secondo, aprendo la bocca e iniziando a sbavare probabilmente. Mi costrinsi a riprendere controllo di me stesso quando notai che mi stavano fissando sia papà che Saru

"S-scusa haizaki io non"

"Tranquillo, sono abituato a certe scene. Mio marito era e rimane uno dei più acclamati artisti al mondo, sia per le sue opere che per il suo corpo"

Si alzò, lasciandoci soli e seguendo il grigio in cucina. Io fissai negli occhi Saru. Era sconvolto tanto quanto me. Non per il fatto che i nostri genitori fossero omosessuali, ma perchè erano praticamente identici come carattere. Oltre che possedere entrambi un fisico mozzafiato

"Fey, la cosa importante è una"

"Ovvero cosa Saru?"

"Io ti amo Fey" si sporse in avanti e mi baciò, mentre nell'aria si diffondeva un profumino invitante di carne 




Angolo autore



Piaciuta la parte? No perchè a me tantissimo
Cioè, volevo introdurre da tantissimo Haizaki nella vita della Sarufey e mi sembra di averlo fatto al meglio
E sì, quando mi sento ispirato mi metto a scrivere
Anche se sono le due di notte
In ogni caso
See ya!

Hakushuu: un amore sempre presenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora