Midorikawa:
Poco dopo la fine della quarta ora a scuola Tatsuya mi si avvicinò con aria urgente
"Mido, abbiamo un problema a lavoro. Dobbiamo scappare"
"E la classe chi la cura?"
"Ho avvisato uno dei bidelli. Ci penserà lui"
Tatsuya mi prese un braccio, camminando a passo svelto verso l'uscita. Commetteva sempre lo stesso errore: non si ricordava che tra i due il più veloce ero io. Con il viso imbronciato mi liberai dalla sua stretta, scattando verso il portone. Uscendo saltai tutti e cinque i gradini che dividevano la scuola dalla strada, atterrando sul marciapiede. Entrai con calma nel parcheggio dedicato a noi professori, diretto verso l'automobile mia e di Tatsuya. Era un'auto blu senza il tetto e gli interni marrone chiaro già girata verso l'uscita. Mi avvicinai e saltai, sedendomi comodamente sul sedile accanto al posto del guidatore, allacciando la cintura. Nonostante non fosse dotata di un tetto aveva tutti i comfort di una vettura di ultima generazione, più qualche gioiellino che avevamo aggiunto io e Tatsuya. Quando il rosso entrò in auto quasi mi sorpresi; ci aveva messo meno del solito. Si fiondò sull'accelleratore, uscendo dal parcheggio e inserendosi in strada. In meno di un'ora eravamo a destinazione. Stavamo per scendere quando ci venne incontro uno dei nostri dipendenti
"Signori, non dovevate scomodarvi. Non è successo niente. Il computer centrale ha avuto un problema ma lo abbiamo risolto subito"
Tatsuya sembrò valutare la situazione, poi decise. Estrasse il portatile e fece una rapida scansione della struttura, valutando come, effettivamente, non ci fossero problemi di sorta. Sembrò sollevato e rispose con un sorriso al dipendente, esortandolo a tornare in ufficio
"Bene mido, andiamo a casa? Per tornare a scuola ci impiegheremmo un'ora abbondante e per quell'ora non avremmo più lezione"
Io annuì, contento di poter tornare finalmente a casa. Nulla da lamentarmi, la vita in città mi piaceva tantissimo. Ma la nostra casa fuori dalla metropoli mi sembrava più privata, più...intima. Estrassi un paio di occhiali da sole dal portaoggetti che avevo davanti e me li misi, iniziando a settare lo stereo per divertirmi durante il viaggio. Tatsuya approfittò del fatto che le note di "Believer" mi facessero fischiettare per stamparmi un bacio a sorpresa, cosa che mi fece fermare subito. Con un sorriso soddisfatto tornò a concentrarsi sulla guida. In circa due ore eravamo a destinazione. Feci per uscire quando Tatsuya bloccò la mia uscita
"Dai Tats, fammi uscire" mormorai con una punta di disapprovazione nella voce
"Uscirai amore, uscirai" Il rosso saltò fuori dal posto di guida, precipitandosi al mio fianco e prendendomi in braccio come aveva fatto anni fa, a mo di sposa "Ma lo farai solo tra le mie braccia"
Si sporse verso di me, incollando le sue labbra alle mie. D'istinto gli circondai il collo con le braccia, godendomi il bacio. Unico problema: Tatsuya aveva il brutto vizio di palparmi il fondoschiena quando mi portava in braccio. Cosa che fece anche questa volta
"TATSUYA!"
"Sei mio marito, sono giustificato" mi portò fin sul vialetto di casa e mi depositò a terra, visto che solo io avevo le chiavi di casa. Mi avvicinai alla porta e tastai le tasche. Vuote. Provai nella giacca. Vuota
"Amore, ho perso le chia-" Mi girai e gliele vidi in mano, con un sorriso ebete stampato in faccia
"Se vuoi entrare in casa prendile"
Il rosso scattò, iniziando a correre lungo il perimetro della casa. Dopo uno sbuffo di rassegnazione misi via gli occhiali, appoggiandoli sul muretto fuori casa, e iniziai a rincorrerlo, guadagnando il terreno perso. Stavo per raggiungerlo quando questi si voltò, tirando le chiavi in aria e allargando le braccia. Non riuscì a frenare e ci finì dentro, catapultando entrambi a terra. Ero rosso dall'imbarazzo. Era riuscito a fregarmi un'altra volta
"Sai che sei bellissimo quando diventi tutto rosso e sudato?" Mi baciò con passione, facendo correre le mani sotto la mia maglietta.
Stavo per ricambiare quando sentì le chiavi cadermi sulla schiena. Con un verso di disapprovazione mi staccai da lui, raccogliendo le chiavi e tornando al vialetto, aprendo la porta
"Guastafeste" mi accusò lui con due occhi grandissimi
"Infantile" Ribattei io, entrando in casa e togliendomi la giacca, buttandomi sul letto. Volevo solo dormire. Purtroppo per me, tatsuya aveva altri piani quel pomeriggio
🔞
Avevo appena chiuso gli occhi quando sentì una pressione sul letto affianco a me. Tatsuya si era gettato accanto a me e mi fissava con faccia strana. Nemmeno il tempo di fiatare che iniziò a circondare il mio corpo con le sue braccia, mettendosi sopra di me
"Ta-" non conclusi la frase che il rosso mi baciò, riprendendo da dove ci eravamo fermati in cortile.
Rimossi le mani dai suoi fianchi, dove le avevo spostate istintivamente per togliermelo di dosso, riposizionandole sulle sue guance, accarezzandolo mentre mi baciava. Staccammo e ri-incollammo le nostre labbra più volte e gli circondai totalmente il corpo con le braccia, stringendolo a me. Dopo diversi minuti passati così sentì una pressione sulla coscia sinistra e abbassai lo sguardo, con gli occhiali appannati dal fiato del rosso. Quasi non credetti ai miei occhi: la sua peculiarità premeva con insistenza contro il mio corpo anche se era relegata tra i vestiti. Spalancai la bocca per la sua grandezza. Tatsuya si staccò e iniziò a spogliarsi, togliendosi anche la cintura e abbassandosi i pantaloni. Rimanevano solo i suoi Boxer bianchi, che mal nascondevano l'erezione di mio marito. Capì al volo le sue intenzioni e mi mordicchiai il labbro inferiore in modo provocante, avvicinandomi a lui, anche io senza vestiti. Lentamente feci camminare le dita lungo le sue cosce, arrivando all'inguine. Con un movimento repentino gli abbassai l'intimo e venni colpito in faccia dalla grandezza che avevo sotto gli occhi. Era incredibile, misurava come minimo una trentina di centimetri
"A-amore. E'...E' enorme"
"Lo so amore" in modo gentile mi accarezzò i capelli verdi ed io compresi
Mi avvicinai a lui e spalancai la bocca, provando a inserirlo tutto dentro di essa. Stranamente ci riuscì e fu una sensazione magnifica. Iniziai ad andare avanti e indietro, arrotolando la lingua lungo la parte centrale del membro, stuzzicando la punta con degli schiocchi usati con intelligenza e in modo provocatorio, facendolo pulsare sempre di più. Dopo diversi minuti passati così mi allontanai, baciandogli la fine e facendo schioccare le labbra. Sentì un verso di godimento da parte sua e la cosa mi piacque. Senza aspettare mi distesi sul letto, completamente nudo e con il fondoschiena contro di lui, a stuzzicarlo, facendolo dondolare a sinistra e a destra. Con un gemito di piacere mi afferrò le natiche, le allargò con entrambe le mani e mi entrò dentro, urlando dal piacere e dal godimento. Io dal canto mio ero totalmente in preda a lui, non sapevo più se esisteva un mondo al di fuori di quella camera. Senza aspettare Tatsuya iniziò ad affondare ed estrarre, togliendomi gli occhiali prima che li rompessimo durante il rapporto. Andò prima veloce, abituandomi alle sue spinte, poi accellerò sempre di più, fino ad andare talmente veloce da sembrare costantemente dentro di me e nello stesso punto...no, andava sempre più a fondo. Sembrava una trivella per il petrolio ed io ero il terreno sotto di lui
"A-amore...non ti fermare...vai avanti tutto il giorno" mormorai tra un gemito e l'altro, abbandonandomi a lui e alle sue...conoscenze
Stava andando avanti da diversi minuti ed io ormai godevo senza ritegno, lo volevo dentro di me per tutta la mia vita, quando si fermò. Si prese tre secondi e poi riprese ad affondare, colpendo in pieno un organo al mio interno. Aveva preso la mia prostata e la cosa non sembrava importargli o scoraggiarlo anzi: aumentò ancora di più la velocità, girandomi tra un affondo e l'altro. Iniziò a baciarmi tutto sudato e con il respiro affannato. Gli circondai la vita con le gambe e il collo con le braccia, dandogli dei colpetti sulla schiena: volevo di più. Tatsuya si sollevò dal letto, portandomi con sè e iniziò a farmi saltare sul suo membro a più riprese, cosa che dopo poco mi venne automatica. Era un piacere unico, una goduria assoluta. Ogni volta che saltavo quasi usciva da me, ma quando tornavo giù andava ancora più in fondo. Ormai avevo la prostata che sembrava un sacco da boxe probabilmente. Era stupendo. Non lo facevamo da diversi mesi ormai. Spalancai la bocca, urlando dal piacere e dal godimento senza misura quando una spinta più forte delle altre mi colpì. Ero venuto diversi minuti prima, praticamente quando lui mi aveva sollevato, ma ciò non mi avrebbe fermato
"A-a-amore. Sprint finale" Mormorò lui
"Non farmi camminare o la pagherai cara" risposi io tra un orgasmo e l'altro, riprendendo a baciarlo con passione
L'ultima scarica di affondi e salti fu come essere in paradiso. Mi sentivo vicino al cielo. Fu allora che tatsuya venne dentro di me, spargendo il suo seme ovunque potesse, facendolo gocciolare a terra
Fine🔞
Ansimavo in modo disconnesso dopo quello che avevamo appena concluso. Con dolcezza Tatsuya uscì da me e mi prese in braccio, portandomi in bagno. Una volta lì mi adagiò in vasca, già piena d'acqua bollente. Probabilmente l'aveva preparata prima di iniziare e, visto che la figura geometrica era riscaldata, era rimasta calda e piena di bolle di sapone. Quando entrai in contatto con il liquido cristallino sentì caldo solo alla parte superiore del corpo: le gambe non le sentivo praticamente più
"Ci hai dato dentro Tats~"
"Eh già ahaha" si calò anche lui in acqua e mi avvicinò a sè, ma non aveva intenzioni perverse. Mi abbracciò soltanto, baciandomi sulla nuca e sollevando una folata di bolle arcobaleno
"Ti amo Mido. Ti amo tantissimo"
"Ti amo anche io Tats. Ti amo anche io tantissimo"Usando le braccia mi sollevai dall'acqua, dandogli un bacio prima sulla guancia e poi sulle labbra, assaporandolo con passione e amore. Quando mi staccai collassai sul suo petto, esausto per la sessione appena passata. Mi addormentai lì, accoccolato a lui e con un sorriso beato in volto
Tatsuya
Dopo che Midorikawa si addormentò continuai lo stesso a baciarlo, lavando entrambi dopo la giornata appena passata. Aspettai che le bolle scemassero prima di uscire da lì. Lo sdraiai a letto, asciugandolo con il suo accappatoio verde chiaro che tanto gli piaceva. Gli feci indossare dell'intimo dello stesso colore, passando per le sue gambe. Ogni volta che le toccavo mi sentivo impazzire e bruciare d'amore. Lo volevo tutto per me. Dopo che gli misi una maglietta azzurra, il suo pigiama, lo sistemai sotto le coperte, lasciandolo dormire in pace. Feci per cambiarmi anche io quando sentì il cellulare. Aggrottai la fronte e risposi solo dopo essermi recato in sala e aver spento la luce in camera da letto. Aveva tutto il diritto di riposare dopo ciò che avevamo appena fatto. Anche se un secondo round non mi sarebbe dispiaciuto
"Pronto? Ah ciao Nosaka...come? La scuola è andata a fuoco? Come?"
"Ancora non si sa, stiamo indagando. Purtroppo alcuni alunni non potranno iscriversi in altre scuole per cause economiche, quindi avrei una proposta da farti"
Sentì quello che doveva dirmi e spalancai gli occhi, rimanendo a bocca aperta per la sorpresa. Probabilmente rimasi in quello stato per diversi secondi visto che dall'altra parte Nosaka mi chiamò
"Sì sì, sono qui. Per me e Midorikawa va benissimo, abbiamo sempre voluto avere un bambino, ma come sai beh, è impossibile"
"Perfetto. Entro sera arriveranno da te i tuoi nuovi figli. Non ti comunico altro. Buona serata Tatsuya"
Riattaccò subito, senza lasciarmi il tempo di rispondere. Tornai in camera da letto e mi avvicinai all'orecchio di Midorikawa
"Amore. Ehi, svegliati" Con dei sussurri lo scossi un poco, vedendo come i suoi occhi appannati faticavano a vedere. Quando mi mise a fuoco sorrise e mi accarezzò una guancia
"Cosa c'è tesoro?" domandò con la voce ancora impastata dal sonno. Era dolcissimo
In fretta e furia gli spiegai la situazione e lui spalancò gli occhi, incredulo
"Cioè, avremo dei figli...E TU MI COSTRINGERAI A LETTO PER LE PROSSIME ORE?" Provò ad alzarsi ma le gambe gli cedettero e finì faccia in avanti sul materasso morbido. Con delicatezza gli risollevai il corpo
"Sì amore, scusa non lo sapevo, altrimenti non ci sarei andato così tanto pesante" mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai "Però ammettilo che ti è piaciuto e lo rifaresti"
Midorikawa avvampò e mi diede uno schiaffo...Mormorando poco dopo uno "scusa", seguito da una risposta affermativa, diventando ancora più rosso
"Quando dovrebbero arrivare?"
"Verso sera ha detto Nosaka, quindi tra poco...nel frattempo"
Mi buttai a letto anche io, abbracciandolo e stringendolo tra le mie braccia, baciandolo innumerevoli volte sul collo e sulle labbra, generando in lui una risata e il ricambio di quelle effusioni. Lo strinsi ulteriormente a me, raggomitolando le gambe sotto di me, appoggiando la testa sopra la sua spalla
Angolo autore
Allora, avevo voglia di scrivere ok?
Non avevo da fare, ho guardato il computer ed ho pensato "Sai cosa sarebbe bello? Scrivere un'altra parte"
Ed eccovi qui un esemplare di Kiyama Tatsuya e di Ryuuji Midorikawa che lo fanno come animali
No, non sono la mia OTP (non so cosa voglia dire ma vabbè. Me lo farò spiegare) però mi piacciono troppissimo assieme :3
Anyway, chi saranno i due nuovi figli della Hiromido? Midorikawa riuscirà ad alzarsi prima dell'alba? Probabilmente no
Riuscirò a passare un giorno senza scrivere prima dell'estate? Probabilmente no
Ma mi diverto un mondo a scrivere e voi a leggere, lo so
Vi guardo, sappiatelo
See ya!
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Hakushuu: un amore sempre presente
RomanceConosciamo tutti Hakuryuu e Shuu, Bailong e Tezcat. Due attaccanti fortissimi, se non i più forti mai esistiti. Ma cosa succederebbe se la loro vita non fosse scandita dal mondo calcistico ma da un ritmo di vita più mondano e normale, senza Quinto S...