Hakuryuu:
Ero sveglio ormai da due ore. Il ricordo della sera precedente era ancora vivo in me e mi faceva sorridere. Stavo preparando per entrambi il pranzo, visto che il corvino ancora dormiva. Stava ancora recuperando le forze probabilmente, lo avevo completamente sfinito. L'orologio segnava l'una di pomeriggio ed io avevo quasi finito di preparare da mangiare. Non avevo fatto colazione nemmeno io tanto ero occupato a dare battaglia alle pentole e ai fornelli. In un modo o nell'altro finì di preparare da mangiare, coprendomi di sugo e macchie di unto. Avevo messo il tutto su due vassoi, uno per me ed uno per il mio amore. Sopra c'era un pasto completo: un primo di pasta, cotoletta impanata con tanto di patatine, pomodori, una mela ed una piccola torta. Andai in camera completamente sporco, aprendo la porta di camera nostra con un piede. Shuu ancora dormiva e stava abbracciando un cuscino, con le braccia e la testa che saltavano fuori dalle coperte. Appoggiai i vassoi sui nostri comodini e mi allungai sul letto, gattonando verso di lui. Mi sdraiai al suo fianco, guardandolo dormire. Il viso addormentato era angelico, innocente e perfetto. La carnagione mulatta era sposata alla perfezione con i suoi capelli neri e ben faceva risaltare i ciuffi tricolore. Le labbra socchiuse formavano una specie di O. Lentamente gli tolsi il cuscino dalle braccia, sostituendolo con me. Avevo le braccia del ragazzo dietro il mio collo e si stringevano dietro di esso. Sorrisi e mi avvicinai a lui, portandomi al suo orecchio
"Ehi amore. Svegliati" sussurrai, accarezzandogli la testa dolcemente.
Vidi i suoi occhi aprirsi lentamente, sbattendo le palpebre a più riprese. Quando mi mise a fuoco sorrise e mi diede un lungo bacio sulle labbra
"Sono sveglio amore. Buongiorno" Lo aiutai a tirarsi su, indicandogli il comodino
"Buon pomeriggio a dire il vero. E' passata l'una da un pezzo tesoro" Shuu prima divenne completamente rosso e poi mi sorrise, prendendo il cibo con entrambe le braccia
"Hai preparato tutto tu da solo! E non hai dato fuoco a casa! Complimenti Haku!" misi il broncio e gli diedi un buffetto amorevole sulla guancia
Per risposta lui si mise a ridere, seguito a ruota da me. La sua risata, limpida e cristallina era contagiosa. Sembrava di sentire un canto intonato dal paradiso. Era bellissimo. Ed era il mio Shuu. Iniziammo a mangiare, finendo il tutto in circa trenta minuti. Rimasi sorpreso da quanto riuscisse a mangiare nonostante si fosse svegliato da poco. Finì lui prima di me, cosa insolita visto che normalmente ero io quello che ripuliva il piatto prima di tutti
"Era tutto squisito amore" mi baciò su una guancia, lasciando una macchia di unto sulla mia pelle "Però la prossima volta prova a non trasformarti in un collage di unto ok? Lavare via questa roba è un'impresa titanica"
"Hai ragione amore. Scusa" lo baciai di nuovo sulle labbra a più riprese, facendo vagare le mie dita tra i suoi capelli scuri.
Quando mi staccai sorridendo alzai lo sguardo e sbiancai, sgranando gli occhi. Davanti a noi, appoggiati sulla porta, c'erano Tatsuya e Midorikawa, sorridenti anche loro e abbracciati l'uno all'altro
"Guarda quanto sono belli Tats!"
"Sono bellissimi Mido" il rosso baciò suo marito sulla testa, appoggiandoci sopra la propria, continuando a fissarci
"Ehm, papà? Da quanto siete lì?"
"Circa dieci minuti. Non volevamo disturbarvi e quindi abbiamo atteso che finiste" Midorikawa si buttò sul lettone, fissando entrambi intensamente "Siete bellissimi insieme, dico sul serio. E ditemi un poco, chi dei due subisce e chi affonda?"
Divenni paonazzo assieme al corvino, che si coprì il viso con uno dei cuscini, provando a girarsi ma senza grandi risultati. Era ancora dolorante dalla sera precedente
"Oh capisco. Spero che tu non sia stato troppo"
"Midorikawa, direi che non è assolutamente il momento di fargli certe domande"
"Sei noioso però uffa" papà si risollevò dal materasso, andando ad abbracciare suo marito, incollando le loro labbra "Ma ti amo anche per questo"
Se ne andarono da camera nostra, lasciando un velo di imbarazzo nella stanza
Due giorni dopoShuu:
"Papà! Noi andiamo agli allenamenti!"
"Va bene, cercate di non tardare troppo però!" rispose Tatsuya dal suo studio, sommerso da libri e problemi dell'azienda
Io e Haku eravamo pronti per gli allenamenti di calcio con la squadra. La volta precedente era andata bene, quindi speravo che anche ora il risultato fosse lo stesso. In giardino, già seduto al posto del guidatore, Midorikawa ci stava aspettando. Sembrava impaziente, in quanto batteva continuamente le dita sul volante in pelle. Una volta che io e Shuu ci sedemmo sui sedili posteriori della vettura papà spinse a tavoletta, portandoci subito in città. La sua abilità alla guida era straordinaria, praticamente uguale a quella di Tatsuya. Se non fosse che sembrava anticipare le mosse delle altre auto in corsia. Era velocissimo e comprendeva in modo quasi inquietante la strada in ogni sua sfumatura. Ci portò a destinazione in circa trenta minuti, scaricandoci davanti al nostro vecchio orfanotrofio. Preferivamo andare al luogo degli allenamenti passando per una strada che ci dava nostalgia. Iniziammo a camminare spensierati, tenendoci la mano mentre passavamo tra i negozi. E improvvisamente Haku si bloccò, lasciandomi andare
"Entro a prendere una cosa un secondo. Torno subito. Promesso" l'albino entrò nel negozio dall'insegna scintillante ed io non potei fare altro che sedermi su una panchina lì vicino
Non avevo molto da fare quindi tirai fuori il cellulare, iniziando a sfogliare la galleria e rivivendo bei momenti. Fu dopo circa dieci minuti che accadde. Sentì uno spostamento d'aria alla mia sinistra e sentì una presenza provenire da lì. Mi girai, vedendo un pugno arrivare proprio da sinistra. Stavo per prepararmi a subire il colpo quando percepì un secondo spostamento d'aria e lo vidi. Alto in tutti i suoi 190 centimetri Haku si stagliava al mio fianco con lo sguardo arrabbiato e serio. Nella mano sinistra teneva un sacchetto bianco che scomparve nel suo borsone. Si chinò, sollevando il ragazzo che aveva provato a colpirmi. Era basso, circa un metro e cinquanta. Portava i capelli bianchi sparati verso l'alto ed una maglietta grigia. Il viso era ricoperto di sangue e portava la sagoma del destro del mio ragazzo
"Hai due opzioni: parlare subito o morire. La domanda è, chi ti manda? Avanti, rispondi Gamma"
"M-mi manda una t-tua fan" il ragazzino tossì, sputando un dente. Haku lo aveva ridotto molto male con un pugno solo "Mi ha detto di comunicarti che tu sarai solo suo"
L'albino non cambiò di una virgola. Afferrò Gamma per il colletto e lo trascinò fino ad un camion della spazzatura. Scambiò due parole con uno degli spazzini, lanciando poi Gamma assieme agli altri rifiuti, sollevando il pollice verso il conducente. Quando ritornò da me mi prese la mano, come se non fosse successo niente. Non aprì bocca sul sacchetto che avevo visto. Non volevo farlo infuriare. Arrivammo agli allenamenti con dieci minuti d'anticipo
"Bene, non c'è ancora nessuno"
"Ehi Haku. Perchè lo hai fatto?"
"Fatto cosa?"
"Stendere quel ragazzo. Mi stava facendo male ok. Ma non c'era bisogno di buttarlo tra i rifiuti"
"Scusa Shuu. Ma nessuno può toccarti senza pagarne le conseguenze" mi abbracciò, stringendomi al suo petto e baciandomi la nuca "Ti amo Shuu"
"Ti amo anche io Haku"
Due ore dopoFiniti gli allenamenti eravamo esausti e senza fiato, ma felici di aver scaricato tutto quello che avevamo in corpo. Era incredibile come il semplice movimento aiutasse a liberare la mente. Tornammo a casa in trenta minuti, trovando i nostri genitori sulla soglia di casa
"Ehi ragazzi, com'è andato l'allenamento?"
"Perfettamente Mido" risposi io, con un sorriso a trentadue denti
"Ne sono felice Shuu. Dai, lavatevi che dobbiamo cenare" s'intromise Tatsuya, raggiante
Io e Haku ci immergemmo nella stessa vasca, completamente nudi. Mi adagiai sul suo petto scolpito e muscoloso, godendomi la sensazione del suo corpo a contatto con me. Ovviamente ciò gli provocò un problema all'altezza dell'inguine di circa quaranta centimetri. Ma non era questo il momento. Lo aiutai a lavarsi in ogni punto del corpo e lui fece lo stesso con me, prendendo il mio viso con le mani coperte di sapone e baciandomi sulle labbra, cullati entrambi dall'acqua bollente
"Amore, mi puoi spiegare una cosa?"
"Se non ha a che fare con oggi pomeriggio sì"
"Dimmi, come fai ad avere quaranta centimetri là sotto?"
"Si tratta di fortuna Shuu. E di essere il migliore ovviamente" mi strinse a sè, baciandomi mentre i vapori dell'acqua coprivano entrambi come una coperta
A tavola tutto era squisito, ma per qualche motivo quando finimmo di mangiare Haku mi costrinse a tavola
"Tu stai qui ancora per qualche minuto ok? Torno subito" l'albino mi diede un'altro bacio sulle labbra prima di andarsene in camera.
Chissà cosa aveva in mente quel ragazzo. Tornò un minuto dopo con lo stesso sacchetto di oggi pomeriggio
"Shuu, oggi mentre stavamo andando agli allenamenti ti chiesi di fermarci un secondo ricordi? Ecco, sono entrato in quel negozio per circa dieci minuti. Avevo in mente una cosa per te" fece cadere il sacchetto a terra ed io sgranai gli occhi
Aveva le mani a coppa davanti al proprio ventre. Reggeva una scatola grigia chiusa abbastanza piccola da stare nel palmo di una mano. Quadrata, grigia e non molto grande. Iniziai ad arrossire
"Due giorni fa ci siamo detti Ti amo. Due giorni fa lo ho capito. Shuu" Hakuryuu si inginocchiò davanti a me, aprendo il cofanetto "Vuoi che tutti sappiano che sei il mio ragazzo? Vuoi renderlo ufficiale?"
Non riuscì a trattenere le lacrime. Mi lanciai contro l'albino, allungando le braccia verso il suo viso e afferrandoglielo, baciandolo mentre entrambi finivamo a terra, sotto lo sguardo divertito dei nostri genitori
"Ovvio che sì Hakuryuu!" tra le lacrime riuscì a vedere il sorriso dell'albino mentre mi infilava l'oggetto scintillante sull'anulare
Era bellissimo, un anello in acciaio con una gemma scintillante al centro. Non era di certo il migliore degli anelli ma era del mio Hakuryuu. Me lo stava dando lui. Me lo aveva comprato lui. Ma cosa più importante, me lo aveva detto subito, senza aspettare
"Hakuryuu, Ti amo"
"Ti amo anche io Shuu"
Ci baciammo mentre i nostri genitori si alzavano per applaudire, anche loro con le lacrime agli occhi
Angolo autoreOk
Li amo
Sono troppo belli questi due piccolini!
E mi è anche uscita una bella parte a mio avviso, forse una delle migliori mai fatte dal sottoscritto
Mi sono commosso pure io mentre scrivevo. Li adoro
Li adoro tantissimo questi due piccoli bambini!
Però chissà cosa avrà in mente il vostro scrittore birbante
Chi lo sa (io, gne gne)
Dai, che vi faccio salire il diabete!
See ya!
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Hakushuu: un amore sempre presente
RomanceConosciamo tutti Hakuryuu e Shuu, Bailong e Tezcat. Due attaccanti fortissimi, se non i più forti mai esistiti. Ma cosa succederebbe se la loro vita non fosse scandita dal mondo calcistico ma da un ritmo di vita più mondano e normale, senza Quinto S...