CAPITOLO 2-Nuove amicizie

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Il viaggio fu per metà straziante e per metà una piacevole attesa.Guardavo fuori e provavo una sensazione di vuoto,o ero io ad essere vuota dentro?Nel momento del decollo,in particolare,capii che avevo davvero spiccato il volo verso una nuova vita.Ero già stata in aereo una volta,diretta a Parigi,avevo quindi già visto tutto rimpicciolirsi sotto di me,ma era come se il passato stesse diventando minuscolo nelle mie mani e il futuro,che era il cielo,stesse diventando troppo grande.Piano piano si fece sera,e il mio animo si rispecchiava in quel graduale buio.Atterrammo all'aeroporto di Heatrow precisamente alle 8:22,le 21:22 in Italia.Il tragitto in taxi da lì a casa lo impegnai al telefono con Asia.Quando arrivammo ero già più allegra grazie a quella chiacchierata.La villetta era dal taglio tradizionale inglese,con un open space nel piano interrato,altri due piani e un giardino non molto grande all'esterno.Mi piaceva essendo ubicata in centro,ma comunque in un quartiere che appariva tranquillo.L'arredo e gran parte delle nostre cose erano già stati sistemati;mi feci una doccia e infilai il pigiama.Quando uscii dalla mia camera però,trovai i miei in abito da sera.-Ehm...Che significa?-chiesi anche un po' ironica.-Siamo stati invitati a casa di Alberto,il collega di papà...Credo te ne ricorderai...-disse mamma.-Oh si si-risposi benché non lo avessi mai incontrato prima di allora.-Bene,infilo qualcosa al volo-.Mi preparai di fretta e senza particolare cura,per il tempo alle strette ma anche perché,da subito,avrei iniziato a vivere e sentire la 'mia' Londra.In una ventina di minuti arrivammo.-Piacere,sono Astrid-disse la figlia avvicinandosi con un gran sorriso non appena entrammo.Era alta quanto me ma molto più magra,incarnato chiaro e occhi scuri.I suoi capelli castani boccolosi poggiavano sulle spalle e parlavano della sua energia.-Ariel,il piacere è tutto mio-.-Che ne dici di andare un po'fuori prima di mangiare?La cena non è ancora in tavola...-mi propose.Accettai e uscimmo in giardino.Recuperò una palla di spugna.-Sirenetta,sai giocare a pallavolo?-domandò mentre la lanciava in aria.Quel nomignolo mi divertiva.

-No per niente,pensa che a scuola nessuno mi voleva in squadra quando avevamo educazione fisica...Ci provo,ma non ti prometto niente!-.-Posso chiamarti Sirenetta,vero?-.-Si,mi piace come soprannome.-sorrisi.Iniziammo con dei passaggi.Totalmente negata.-Devi prenderla non farla cadere!-mi rimproverò con simpatia dopo innumerevoli fallimenti.-Ora dammela-continuò avvicinandosi.Gliela lanciai a poca distanza.La scena che seguì non credo di essere capace di descriverla...Detto in breve,nell'acchiapparla si graffiò appena sopra la palpebra.

-Aio...Ho capito che sei pericolosa-scherzò.-Cielo,non volevo farti far male-suonava strano.-Non importa,andiamo dentro,scommetto sia pronto-.-Infatti,si sente un profumino...Lasagne?-osservai.-Si,mamma cucina sempre italiano-mi confermò.

-Da quanto vi siete trasferiti?-.-Dieci anni fa,quando avevo sei anni...Mi dispiace un pochino ma ero molto piccola,ormai non ci faccio più tanto caso...-.Fu una piacevole serata,e dopo il dolce ci segregammo in camera sua per vedere il DVD di Step Up.

-Italiano o inglese?-mi chiese una volta nel menù.-Inglese,tanto devo farci l'abitudine a pensare in una lingua e comunicare in un'altra...-risi.Ridemmo.Quella fu solo l'inizio di una piacevole compagnia,perché passammo insieme anche un grandioso agosto.La prima settimana di settembre seppi di essere nella sua stessa classe a scuola,ed ero ancora più eccitata.Malgrado questa bellissima conclusione dell'estate,il mio cuore era avvinghiato a dove era iniziata,a casa,facendo le valige...

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Il primo giorno di scuola mi svegliai presto,nonostante l'ingresso fosse alle 9(che per me in realtà erano le 10).Ebbi quindi il tempo di prepararmi con calma.La settimana prima ero andata a fare acquisti e avevo comprato un carinissimo paio di jeans con strappi e rattoppi,e una camicia a quadri con i toni del celeste e del blu molto larga e scollata.Zaino in spalla,si partiva per una nuova,eccitante,ignota avventura.Cosa dovevo aspettarmi?Almeno le mie preoccupazioni sembravano sbiadite...

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