CAPITOLO QUARANTADUE: Dormire nel deserto di Agafay

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LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE.
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Un rumore fastidioso mi risveglia dal mio sonno, vorrei sbuffare, lamentarmi, o cose del genere, ma tutto ciò passa quando il pensiero mi va alla partenza. 1 settimana fuori casa!
Apro gli occhi, ritrovandomi affianco Kaleb, che dorme ancora.
Abbiamo deciso di dormire insieme, in modo da andare direttamente e quindi siamo a casa sua.
"Kaleb, sono le 4:00, sbrigati" mormoro scuotendolo.
Borbotta qualcosa che non riesco a capire e mi avvicina a lui, prendendomi per un fianco.
Ha gli occhi socchiusi, e le labbra, oltre ad assumere una forma "a cuore", sono dischiuse.
"Non mi dai il bacio del buongiorno?" la sua voce è roca, quasi dolce e..sexy.
Martina, già fai pensieri su di lui di prima mattina?
Sbatto gli occhi ripetutamente, e dico un "no" deciso.
"Adesso alzati" lo scuoto ancora, e si decide ad aprire definitivamente gli occhi.
Scendo velocemente dal letto per iniziare a prepararmi, o faremo veramente tardi.
Indosso dei semplicissimi pantaloncini a jeans, ed una maglietta rossa, ovviamente, come posso dimenticarmi delle mie nike?
Finisco di prepararmi entrando in bagno, nel mentre sento Kaleb trafficare con qualcosa, borbotta, e non riesco a capire cosa dice.

"Fila 7, posto A" scruto piano piano tutti i sedili, per poi trovare finalmente il mio posto.
"Bene, io sono B" la voce di Kaleb risuona alle mie spalle, e mi siedo, ritrovandomelo affianco.
Almeno avrò compagnia!
"Ci sono 7 ore da New York a Casablanca , cosa vorresti fare?" Chiede per poi uscire dal suo borsello piccolo, che gli hanno fatto salire, le carte da 1.Le valigie sono state messe in stiva e sopra l'aereo hanno fatto portare solamente borse. Annuisco, e le esce piano dalla scatola per poi iniziare a mischiarle.
"Sai che ti stai mettendo contro la giocatrice number one, giusto?" Chiedo con uno sguardo provocatorio e lui scoppia a ridere alzando un sopracciglio.
"Si prega di allacciare le cinture.." la voce dell'hostess interrompe la nostra conversazione e l'ascoltiamo.
"Niente male comunque" Vedo Kaleb portare lo sguardo sul fondoschiena di una donna sui..30 anni massimo?
Lo guardo male, per poi dargli uno schiaffetto sul braccio.
"Ma avrà 30 anni" sussurro, e lui prende il piercing fra i denti.
"Sei gelosa" cantilena chiudendo gli occhi e portando la testa sul sedile.
"No!" Affermo, e poi allaccio la cintura, prima che passino e mi vedano senza.
Il bad boy accanto a me apre gli occhi, sentendo un'altra volta la voce che prima era emessa dall'altoparlante.
Ma questa volta, la ha ben davanti la persona a cui appartiene la voce.
"Scusi, la cintura" Un hostess bionda, con le labbra rifatte al 100% si avvicina a Kaleb, per poi tendere le mani verso di lui e sistemargli la cintura.
Sfiora la patta dei suoi pantaloni, e va via sculettando.
Kaleb assume uno sguardo interrogativo, ed io decido di non guardarlo, per non fare commenti stupidi.
Non le ha detto neanche una parola su ciò che ha fatto!
Cosa doveva dire?
Sbuffo e raccolgo le carte, per poi posare la mia testa sul sedile.
Chiudo gli occhi, e il respiro diventa più pesante, fin quando mi ritrovo fra i miei sogni.

"Quanto manca?" Chiedo sbadigliando, alzo la testa e solamente adesso mi accorgo di essermi addormentata appoggiata a Kaleb, il quale dorme profondamente.
Guardo il mio orologio, e sono le 11:30.
Oh mio dio, ma quanto ho dormito?
Siamo partiti alle 5:00 e sono passate perfettamente 6 ore e 30 minuti.
Mi guardo intorno, notando gente che dorme, gente che legge o che ascolta musica.
Porto lo sguardo su un ragazzo, capelli biondi, e occhi color ghiaccio.
Beh, il solito ragazzo ideale per le solite ragazze perfettine!
Se devo essere sincera non ho mai amato i ragazzi di questo tipo, mi sembrano il maschio della barbie..Ken ecco!
Alza lo sguardo su di me, visto che stava leggendo, e mi sorride.
Cosa devo fare?
Ricambio imbarazzata, per poi portarmi una ciocca dietro l'orecchio.
Mima qualcosa con le labbra, ma non riesco a capire bene.
"Cosa succede?" La sua voce roca mi distrae da quel ragazzo misterioso che stava cercando di dirmi qualcosa.
"Oh ehm nulla." Alzo le spalle, e lui annuisce portando lo sguardo sull'ora del suo orologio.

"Non posso crederci che finalmente siamo a Casablanca!" Batto le mani eccitata, scendendo dall'aereo, e Kaleb ridacchia.
"Ora dovremmo trovare il nostro accompagnatore che ci porterà nel deserto di Agafay" mi spiega, ed io annuisco guardandomi intorno.
"Penso proprio che l'abbiamo trovato" dico vedendo una specie di Taxi fermarsi vicino a noi.
"Voi siete gli americani?" Un signore con la pelle leggermente più scura abbassa il finestrino parlandoci, e Kaleb risponde con un "sì" .
"Allora salite" dice per poi indicare i posti dietro.
Il mio sguardo si incontra con quello del ragazzo al mio fianco, che indica la macchina.
Apro lo sportello e salgo, mettendomi comoda, e lo stesso fa Kaleb.
"Vi porterò vicino il deserto di Agafay, dove troverete un mio amico" spiega, e fortunatamente non parla in arabo o cose del genere. Anzi, devo dire che l'americano lo parla veramente bene.
"Parla veramente bene l'americano" mi complimento con lui, e sorride.
"Grazie, queste sono soddisfazioni dopo anni e anni di studio" lo ascolto parlare dei suoi studi e della sua vita, mentre Kaleb fa tutto il tempo a sbuffare.
Dopo 2 ore abbondanti finalmente arriviamo, e ringraziando l'autista scendiamo, per poi vedere Austin, a quanto pare si chiama così, salutare un signore davanti a noi,presumo il suo amico che dovrà accompagnarci in questo viaggio.
"Ciao ragazzi! Io sono José" ci saluta stringendoci la mano.
"Martina" sorrido, mentre Kaleb serra la mascella e non parla.
Oh mio dio che serio questo ragazzo!
"Venite con me, ora entreremo nel deserto vero e proprio. Vi porterò nel fantastico GSN camp Agafay, dove pranzerete visto che sono le 14:30, e dormirete stasera" ci spiega.
Si dirige verso dei dromedari, e li porta vicino a noi tenendoli per un collare.
"Vi aiuto a salire" e dopo tanto impegno finalmente ci riusciamo.
Lo ringrazio, e ci spiega cosa dobbiamo fare, per poi incamminarci con lui affianco.
"È-è fantastico" balbetto, tutto ciò è nuovo per me, e penso anche per Kaleb.
"Vedete? Alloggerete qui" ci ritroviamo davanti un'accampamento molto carino.
Con il suo aiuto riesco a scendere, mentre il ragazzo arrogante che ha deciso di accompagnarmi fa tutto solo.
"Bene, entriamo?" Chiede, ed io annuisco.

Sistemo le coperte del letto, e nel mentre Kaleb mi scruta.
"Cosa c'è? Non sarai mica scandalizzato dai miei pantaloncini e dal mio top!" Dico indicandomi i vestiti.
Devo dire la verità, sono uscita a comprare un nuovo pigiama, ed è abbastanza sexy.
Scuote la testa ridendo, e mi scruta ancora.
Solo ora mi accorgo di essere piegata a 90, e inizio a sentire caldo, sicuramente per l'imbarazzo.
"Oh Dio! Beh i-io stavo s-sistemando qui" balbetto ancora, e Kaleb scuote la testa ridendo.
Si leva la maglietta per poi buttarla per terra, e fa la stessa cosa con le scarpe.
"Pronta per la tua prima notte nel deserto?"

SPAZIO AUTRICE:
Premetto che con questo capitolo mi sono superata..1153 parole!
Innanzitutto vi ringrazio per le 3000 letture, e mi scuso se sto aggiornando solamente adesso.
Questo capitolo non mi convince per niente, ho fatto varie ricerche sul paesaggio e spero sia tutto vero ahahah.
Ho un po' di dubbi sulla mia storia, e la mia autostima sta calando..
Dopo ciò, vi ringrazio tutti quanti.
-Simona

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