5
Don't you know
I'm no good for you?
I've learned to lose you
can't afford to.
Tore my shirt to stop
you bleeding
but nothing ever stops
you leaving.—» ♡ «—
Jade sentiva di avere la mente annebbiata, e quella sensazione non le dispiaceva. Avrebbe voluto smettere di pensare, ma non sapeva come fare. Ogni volta che chiudeva gli occhi immaginava il suo volto dai tratti ben definiti e quegli occhi blu in cui troppe volte si era tuffata.
Era stanca della sua stanza, così salutó sua madre e uscí di casa.
Sapeva che andare in giro da sola non era un bene, date le sue condizioni, ma aveva bisogno di respirare aria fresca.
Dopo qualche minuto, intravide un locale e non esitó ad entrarci, pentendosene pochi secondi dopo.Al bancone, seduta su un tavolino a ridere e parlare con un ragazzo, c'era Perrie. La stessa Perrie che avrebbe dovuto incontrare ore prima, e che non sembrava ricordarsi di quel piccolo particolare, nè tantomeno di lei.
Jade si avvicinó con cautela per afferrare l'argomento dei loro discorsi e, quando il ragazzo la vide, fu costretta a bloccarsi, impaurita dalla sua espressione impenetrabile.'Non qui, Alex' aveva sentito dire da Perrie, ma il ragazzo era già sceso dalla sua sedia rialzata e si dirigeva verso di lei.
La bionda lo aveva afferrato per un braccio, trattenendolo e nascondendosi dietro ad esso, ma ciò non era bastato ad evitare lo sguardo di Jade. Poi, i suoi occhi azzurro cielo erano finiti rivolti verso terra.'E tu cosa ci fai qui, eh? Non potete entrare, voi leccafighe qui, hai capito?' le dette una spinta alle spalle e Jade traballó all'indietro.
'Avete sentito tutti? Questa qui vuole avere la mia ragazza, se la vuole scopare' aveva urlato lui poi, facendole venire le lacrime agli occhi. L'odio con cui enfatizzava quelle parole la faceva sentire instabile. 'Da quando qui sono ben accette quelle come lei?'
Jade si sentiva terrorizzata, e Perrie non tardó a notarlo, 'Ora basta' aveva detto, ma nessuno le aveva dato retta.
Alex si era voltato verso di lei e afferrandola per il fondoschiena l'aveva spinta verso di lui. Jade era sobbalzata nel vedere quel gesto privo di gentilezza e le sue mani sulla sua migliore amica, sull'unica persona di cui le importasse.
'Lei è mia, hai capito? Non riuscirai mai ad averla, e sai perché? Perché tu sei malata! Devi sparire di qui!'Senza accorgersene, Jade stava indietreggiando per scappare via da quel posto che la terrorizzava, ma le sue gambe molli glielo impedirono.
Si voltó, e capí di essere stata accerchiata.
'Ragazzi, la festa è finita. È ora di farle capire come stanno le cose qui'
Jade era impallidita, e Perrie aveva gridato 'Fermi! Fermatevi! Lasciatela stare! Non vi ha fatto niente!' prima che il suo ragazzo si accanisse su di lei, seguito dal resto delle persone nella stanza.Jade sentiva il calore delle loro mani posate sulla sua guancia, l'odio percepibile in quegli schiaffi, i loro insulti si infilavano nella sua mente mentre con le mani la toccavano in luoghi che non avrebbe mai voluto mostrare a nessuno.
'Guarda, questo non ti piace? Vorresti che a farlo fosse lei, vero?' aveva riso Alex posando una mano sul suo seno, per poi sferrarle un calcio alla pancia e lasciarla cadere a terra.
Non riusciva a capire come mai nessuno fosse intervenuto in suo aiuto. Chiuse gli occhi: ormai era troppo tardi anche solo per pensarci. L'aveva colpita.
'Jade!' aveva urlato Perrie spostando tutti i loro corpi per guardarla, ma Alex l'aveva fermata e spinta indietro, prima di portarla fuori dal locale insieme a lui.
Ora tutti sembravano calmi, senza di lui, quasi quel ragazzo fosse stato la sola ragione per cui la loro rabbia si era manifestata su di lei.Jade era stesa a terra, le gambe portate al petto mentre con le mani teneva la pancia tra lacrime calde e grida di dolore soffocate.
La sua vista ora era annebbiata per davvero e Jade desideró che Perrie tornasse a prenderla. Sentiva la sua voce provenire da fuori, sentiva anche quella di Alex. Poi non sentí più nulla, ma li vide entrambi davanti a lei.
Percepiva il suo occhio destro cominciare a gonfiarsi.
Perrie non la guardava in faccia. Alex si era limitato a ridere, poi le aveva detto 'Non credo sarai cosí stupida da riavvicinarti a lei, ora che ne hai visto le conseguenze. Faresti meglio a non farti più vedere in giro. Le persone come te devono rimanere da sole' ed erano usciti lasciandola sul pavimento del locale, sotto agli occhi di tutti.Jade era tornata a casa zoppicando e respirando a fatica, ancora troppo impaurita e nauseata da quello che era successo.
Sono un mostro, sono malata si ripeteva ecco perchè Perrie non voleva starmi accanto, voleva evitare questo anche per lei.
Quei pensieri le facevano male, ma il dolore fisico in quel momento era troppo forte per pensarci.
Arrivata a casa non era corsa in camera, ma in bagno, e aveva gettato fuori dal suo corpo tutte le sensazioni che aveva provato in quel maledetto locale.
Sensazioni che ormai facevano parte di lei.
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Listen Before I Go | P.E + J.T
Short Story"Lei era un'anima buona. Nessuno di noi la meritava... per questo ha deciso di volare via. Questo posto le stava stretto. Lei era libera in un posto che ti rinchiude in una gabbia e questo la stava uccidendo" -'« ♡ »'- Ogni capitolo è il titolo di u...