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I'm not okay, I feel so scattered
don't say I'm all that matters
leave me, deja-vuSorry, can't save me now
sorry, I don't know how
sorry, there's no way out,
but down.—» ♡ «—
Jade aveva scritto quella lettera con mani tremanti prima di rinunciare per sempre alla sua vita, fiduciosa di poter vedere Perrie anche oltre ad essa. Quando la ragazza era arrivata davanti a casa sua, pedalando senza respirare tra le stradine di Newcastle, la prima cosa che aveva intravisto era stata un'ambulanza dalle luci blu e rosse, accecanti, che le fecero venire il mal di testa.
Cercò con lo sguardo la mamma di Jade in tutto quel frastuono e, solo quando la vide piangere contro una pattuglia della polizia, capì di essere arrivata troppo tardi. Chiuse gli occhi cominciando a singhiozzare senza sosta e non si accorse nemmeno della mano di una dottoressa che si appoggiava sulla sua spalla, troppo scossa da quel dolore lacerante: era tutta colpa sua se Jade era morta. Perrie guardò l'infermiera tentando di indovinare cosa avesse potuto chiederle. Cosa si potrebbe chiedere ad una ragazza in preda ad una crisi isterica che sta vedendo portare via il cadavere della sua migliore amica? Perrie, non avendo nemmeno sentito quella domanda, agì di conseguenza. Si lanciò tra la folla di persone che si era radunata davanti alla casa di Jade e prese ad urlare 'Jade! No! Jadie!' cadendo in ginocchio ed ottenendo l'attenzione della maggior parte dei presenti.Non c'erano altri rumori se non quelli delle voci dei medici, che ora le sembravano acute e insopportabili.
La notte era limpida e schiarita dalla luna, senza nessun rumore o lamento. Jade se n'era andata talmente in silenzio che nessuno se n'era accorto; e il mondo stava continuando a girare anche senza di lei.
Perrie fissò il cielo sperando di vederla comparire per farle una linguaccia, qualsiasi cosa, ma vedeva soltanto un cielo pieno di stelle; ora Jade era una di quelle.
Tirò su col naso mentre la mamma di Jade la stringeva forte a sè, non chiudeva gli occhi per non rivedere il suo corpo riempito di schiaffi in quel locale, si costringeva a guardare il vuoto davanti a lei, a guardare il vuoto che Jade le aveva lasciato dentro.'Bambina mia, andiamo. Forza, vieni con me' disse la mamma della mora, prendendo Perrie per mano e facendola salire in macchina. Durante il tragitto il silenzio era interrotto solo dai loro continui singhiozzi e dalle urla stremate di quella donna che aveva perso una delle cose più preziose che aveva ingiustamente. 'Sono io la causa del tuo dolore, lascia che sia io a soffrire quello che ora tu stai provando, dammi il tuo dolore' avrebbe voluto dirle Perrie, ma rimase in silenzio a pensare.
L'ultima volta che lei e Jade si erano viste, la mora ne era uscita con molti lividi sul viso e uno squarcio invisibile nel cuore; avrebbe dovuto rincorrerla, urlare contro a quei ragazzi di fermarsi: invece era uscita con Alex come se non fosse appena successo niente, sentendo il cuore pesante sotto alle sue minacce.
Le mura dell'ospedale erano tinte di bianco, un bianco rilassante ma allo stesso tempo per nulla confortante: aveva qualcosa di cinico e freddo, infondeva un senso di distacco dalla realtà e dai colori della vita e dei sentimenti.
Perrie seguì l'infermiera fino al reparto di terapia intensiva e, mentre attraversava i corridoi, si sentì impotente e impaurita e desiderò morire anche lei per togliersi il peso di essere stata la causa della sofferenza di Jade.
Poi, prese posto nelle sedie allineate insieme alla donna in lacrime, mentre l'altra tornava nella hall per aiutare qualcun altro. Un silenzio calò tra le due.'L'ho trovata io' esordì ad un tratto la donna che ora, con gli occhi infiammati e senza trucco, sembrava essere invecchiata di almeno una decina d'anni. Perrie le prese la mano stringendosi al suo dolore immenso 'Respirava ancora ma sembrava essere sul punto di smettere da un momento all'altro.
'Nemmeno le mascherine potevano garantire di riuscire a fornirle l'aiuto necessario per farlo di nuovo' emise uno stridulo singhiozzo e quel suono fu agghiacciante 'La mia bambina, la mia piccola Jade. Se solo fossi stata più presente... chissà quanta paura ha provato, chissà dov'è ora, cosa vede e cosa sente, se sa che siamo qui... chissà a cosa ha pensato prima di... di...''Norma, basta. Non farti questo' disse Perrie in un sussurro 'Prima di tornare a casa Jade mi ha scritto una lettera' disse poi tastando la tasca per accertarsi che fosse ancora lì e togliersi la paura di averla persa di dosso: era tutto quello che le rimaneva di lei. I ricordi non sarebbero bastati mai, Jade aveva ragione. Avrebbero passato giornate intere chiuse in quel dolore e Perrie lo sapeva e ne odiava anche solo l'idea, 'Mi ha scritto delle cose. Ha detto di non essere felice qui, di volerlo essere altrove. E poi ha detto di volerti bene, che spera tu un giorno possa- possa perdonarla. Che non è colpa nostra e che non voleva farci del male, solo smettere di soffrire'
La donna si lasciò andare a singhiozzi ininterrotti, 'Grazie Perrie. Per questo sei corsa da noi? Chissà come ti starai sentendo, povera bambina mia'
'Non preoccuparti per me', avrebbe voluto dirle, ma il suo bisogno di conforto e di avere qualcuno di familiare accanto glielo impedì.
Dopo una buona mezz'ora, un infermiere le raggiunse per parlare con Norma. Perrie era troppo vicina per non sentire.
'Signora, le condizioni di sua figlia sono ancora incerte. L'emorragia le ha causato gravi lesioni fisiche e non abbiamo ancora certezze se ce ne saranno effettivamente anche di celebrali. Jade è entrata in coma qualche minuto fa' Norma balbettò qualcosa di indecifrabile con le mani che tremavano 'Non possiamo sapere quando e se si sveglierà, ma ora tutto quello che potete fare è pregare per lei e sperare che riapra gli occhi. Mi dispiace tanto per quello che è successo' le mise una mano sulla spalla per poi congedarle con un cenno della mano e andarsene.
'P-possiamo vederla?' chiese Perrie abbracciando Norma.
'Credo sia l'unica cosa che possiamo permetterci al momento'
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Listen Before I Go | P.E + J.T
Short Story"Lei era un'anima buona. Nessuno di noi la meritava... per questo ha deciso di volare via. Questo posto le stava stretto. Lei era libera in un posto che ti rinchiude in una gabbia e questo la stava uccidendo" -'« ♡ »'- Ogni capitolo è il titolo di u...