Quando mi svegliai ebbi paura di guardarmi allo specchio, molto probabilmente avevo le sembianze di uno zombie ma mi feci coraggio e vidi la mia immagine riflessa.
Ok, ero davvero uno zombie.
Mi tolsi il vestito e misi il mio fantastico pigiama, dopodiché mi struccai, mi lavai la faccia, legai i capelli in una coda alta e scesi al piano inferiore.
Nash stava facendo colazione e non si degnò nemmeno di salutare, continuava a mangiare ignorandomi completamente.
Bah, chissà cosa avevo fatto stavolta.
Mi diressi in cucina, aprii una dispensa e presi una pasticca dato che mi spaccava la testa per la sbornia.
Mi preparai anche io la colazione che consisteva in latte caldo con nesquik e biscotti.
Infine misi la tazza nel lavello e dopo aver sparecchiato la mia parte tornai in camera e mi buttai praticamente sul letto accendendo il mio telefono.
Ad un tratto sentii bussare alla porta della mia stanza.
-Posso entrare?-disse Nash dall'altro lato.
-Ehm...ok-rimasi incredula a ciò ma non lo feci notare.
Così aprì la porta e si fiondò anche lui sul letto.
-Ehii!-dissi facendo la finta arrabbiata.
In tutta risposta lui rise.
La risata più bella che io avessi mai sentito in vita mia.
Forse lo stavo fissando troppo, infatti smise di ridere e puntò i suoi occhi sui miei.
Mi spostò una ciocca di capelli dietro le orecchie e si avvicinò.
Socchiusi le labbra poiché non riuscivo più a respirare, devo dire che mi faceva un certo effetto.
Infine spostò la mano all'estremità della mia bocca.
-Oh scusa, eri sporca.-disse ridendo.
Arrossii.
-Grazie-risposi a mia volta.
-Senti Emy, so che la nostra situazione, se così si può definire, non è cominciata molto bene, ma ora, ora che abbiamo perso anche i nostri genitori, non credi sia il caso di ricominciare da capo?-disse aspettando impaziente la mia reazione.
Ero stupita e super contenta dalle sue parole.
-Ma certo che sì, ne sarei onorata.-dissi ridendo.
E in quel momento successe una cosa a dir poco stupenda: mi abbracciò.
Tra le sue braccia mi sentivo protetta e sapevo che volevo di più di una semplice amicizia ma sapevo anche che Nash mi vedeva come un'amica o anche meno, visto che ha deciso di cambiare solo adesso.
Beh, intanto meglio tardi che mai!
Dopo il tenero abbraccio si alzò, mi sorrise e se andò, così andai in bagno per fare un bagno caldo.
Quando uscii dalla vasca mi asciugai e mi vestii.Nash's pov
Finalmente dopo tanto tempo avevo trovato il coraggio di dirle di ricominciare da capo.
So di essere stato uno stronzo ma credo che saprò farmi perdonare. Purtroppo io vorrei di più di una semplice amicizia, perché sì, lei era riuscita a farmi capire che era diversa dalle altre però purtroppo mi vedeva solo come un amico. Chissà però, un giorno le cose potrebbero cambiare...Emy's pov
Scelsi di fare una passeggiata e dopo alcuni minuti di riflessione decisi di chiedere a Nash se avesse voluto venire con me.
Così bussai alla porta della sua camera in attesa della sua reazione.
Mi venne ad aprire aspettando che parlassi.
-Io vado a fare una passeggiata, vuoi venire con me?-chiesi titubante.
-Si, arrivo subito.-
Scesi di sotto quasi saltellando dalla gioia ma mi seppi contenere per non cadere dalle scale. Dopo cinque minuti era già pronto e mi fece cenno di aprire la porta. Così uscimmo e ci incamminammo verso il centro della città.
Entrambi non dicemmo nulla, ci limitammo solo a scambiarci occhiate, alle quali io seppi solo arrossire.
Prendemmo un gelato e continuammo a camminare.
Per smorzare il silenzio scelsi di parlare.
-Che bel posto che è qui.-dissi al limite degli argomenti.
-Eh già.-rispose ridendo.
Ero in completa confusione poiché non sapevo più che dire.
L'imbarazzo che c'era fra di noi si poteva tagliare con delle forbici.
Ad un certo punto sbiancai.
Mi trovai di fronte il ragazzo della discoteca, mi pare si chiamasse Louis.
Feci un gran respiro profondo e cercai di passare inosservata ma ovviamente non ci riuscii. Infatti mi afferrò il polso.
-Ehi non si saluta?-disse maliziosamente.
-Nemmeno ti conosco!-dissi infastidita dalla sua presenza.
-Eppure sembrava non ti importasse in discoteca.-continuò ancora con quel maledetto sorriso malizioso scolpito sulle labbra.
-Emy chi è questo?-disse Nash guardando in cagnesco Louis.
-Questo, lo dici a qualcun altro. Inoltre questa puttanella mi ha limonato in discoteca e ora fa finta di non avermi mai visto!-disse infuriato.
-Nash non è vero, credimi!-dissi io sull'orlo delle lacrime.
Nash mi guardò con disgusto e poi riprese a parlare.
-Non ti azzardare mai più a chiamarla puttanella e ora sparisci.-disse sputando veleno.
-Sennò che mi fai?-disse in tono beffardo Louis.
A quel punto Nash perse il controllo e gli sferrò un pugno sulla pancia e poi sul viso.
Volevo fare qualcosa, qualsiasi cosa, ma non riuscivo a muovere un muscolo.
Finalmente qualcosa scattò dentro di me così corsi a fermarli.
-Smettela!-dissi infuriata.
I due si separarono e Louis se ne andò guardandomi come per dire "ci rivedremo tanto".
Nash non mi degnò di uno sguardo e tornammo a casa.
Appena entrati si diresse velocemente in camera sua e si chiuse dentro.
Aspettai che si calmasse e poi mi avviai verso camera sua.
Bussai timidamente e sentii la sua voce sibilare un "è aperto".
Così entrai e mi sedetti accanto a lui.
-Posso spiegare.-
-Allora parla.-disse infuriato.
-Beh, ieri sera, quando sono tornata dal locale, non ti ho detto che ho ballato con un ragazzo che è appunto quello di prima. Dopodiché mi ha portato fuori e dopo avermi detto il suo nome voleva qualcosa di più ma non gli ho concesso nulla giuro! Neanche un bacio, credimi.
Inoltre non era mia intenzione, io volevo semplicemente fare amicizie nuove e l'alcol che avevo intorno non mi è stato d'aiuto.- dissi abbassando la testa.
Mi mise una mano sotto il mento per farmi alzare la testa e mi sorrise dolcemente.
-Scusami, non avrei dovuto credergli, inoltre ci può stare una serata no.-disse ridendo.
-Inoltre, dato il mio comportamento con le ragazze, non avrei voce in capitolo.-disse abbattuto.
Ora era il mio momento di tranquillizzarlo.
-Ehi, è tutto a posto, tranquillo.-dissi abbracciandolo. Rimanemmo attaccati e ci addormentammo insieme.
Fui molto contenta di questo suo cambiamento radicale e apprezzavo molto il fatto che mi avesse chiesto di ricominciare da capo con lui.
Il grande problema che avevo era però il fatto che io volessi di più di un'amicizia e non so per quanto avrei potuto resistergli.Al prossimo capitolo!
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SCUSA MA TI CHIAMO AMORE💞
RomanceNash e Emy sono due fratellastri. Nonostante tutto potrà nascere qualcosa fra loro? (Il libro non ha niente a che fare con il film "Scusa ma ti chiamo amore")