~Capitolo 10~

18 1 1
                                    

Tornai in camera mia e decisi di richiamare Eliot. Quasi mi dispiacque di aver ignorato la sua chiamata per quello lì.
Purtroppo non rispose e cominciai a preoccuparmi di cosa mi doveva dire. Forse era importante.
Potresti non farti paranoie perenni Emy?!
Decisi di farmi una doccia calda per rilassarmi così andai in bagno ed entrai nella vasca. Ero molto contenta perché tra pochi giorni sarebbe tornata mia madre e il padre di Nash, così non sarei dovuta essere più sola con lui. Dopo il bagno caldo tornai in camera e cercai di addormentarmi. Fortunatamente ci riuscii.
Al mattino mi affacciai alla finestra e notai che c'era un sole che spaccava le pietre. Beh meglio così visto che questi giorni c'era stato un freddo da paragonare alla Siberia. Scesi di sotto e notai Nash che sembrava volermi parlare ma forse era in...imbarazzo?
Nash imbarazzato non l'avevo mai visto. Feci colazione guardandolo divertita e aspettando che si fosse deciso a parlare. Non lo fece, così tornai di sopra e finii di prepararmi. Presi lo zaino e stavo per afferrare la maniglia della porta quando mi afferrò un polso.
Io:"Che cosa c'è?" Dissi cercando di trattenere le risate mentre immaginavo cosa dovesse dirmi.
Nash:"Io...Beh insomma io... volevo chiederti scusa per ieri e..."
Io:"E?" Lo incoraggiai
Nash:"Ti andrebbe di uscire un po' insieme oggi pomeriggio? Solo per farmi perdonare insomma."
Io:"E da quando in qua vuoi farti perdonare quando commetti certi atti?" Dissi con un sorriso ironico. Ok, non dovevo dirlo.
Nash:"Senti te lo sto solo chiedendo. O accetti o rifiuti, non me ne frega nulla." Ok beh, me l'ero cercata.
Io:"Ehm, ok accetto." Dissi. Mi sorrise stupito dal fatto che avessi accettato nonostante mi avesse risposto male. Dopodiché afferrai nuovamente la maniglia ed uscii per andare a scuola. Quando arrivai vidi Marcus e il suo gruppetto avvicinarsi a me e notai che Marcus aveva un occhio nero molto probabilmente provocatogli da Nash. Non sembravano avere buone intenzioni, come sempre d'altronde ma oggi mi guardavano come se avessero voluto uccidermi subito così affrettai il passo per dirigermi da Megan ma mi arrivò un suo messaggio che diceva che era già in classe per ripassare così decisi di mettermi vicino, non troppo, ad altre persone, in modo tale che quegli idioti non avessero potuto avvicinarsi, e decisi di chiamare Eliot visto che alla fine ieri sono andata a dormire senza sapere cosa doveva dirmi.
Eliot:Pronto?
Io:Ei ciao Eliot sono Emy
Eliot: Ciao piccolina mia
Io:Scusami tanto per ieri, ho provato a richiamare ma...
Eliot: Shhh... stai tranquilla, non è successo nulla
Io:Ok, meglio così. Ti amo
Eliot:Ti amo anche io, ciao
Io:Ciao
Non so perché, ma avevo una strana sensazione. Mi era sembrato alquanto strano oggi. Boh, forse era una mia impressione. Mi accorsi degli occhi di Nash fissi su di me e arrossii come una scema, mentre Rose, beh lei sembrava un peperone per quanto era arrabbiata. Mi faceva troppo ridere. Suonò la campanella così mi diressi in classe.
Megan:"Emy, oggi mi sembri molto pensierosa e soprattuto assente col mondo reale. Cos'è successo?"
Io:"Che dici! Non sono assente dal mondo!"
Megan:"Allora se sei così "presente" che lezione è questa?"
Io:"Ehm...matematica?" Dico incerta.
Megan:"Emy è storia non matematica!"
Io:"Si sì lo sapevo, ho solo sbagliato parola." Megan sbuffò e prima di girarsi per non essere sgridata dal professore parlò.
Megan:"Per ora ti lascio a stor... nel tuo mondo dei sogni scusa, però poi ne parliamo". Sbuffai sonoramente e lei mi guardò divertita.
Prof:"Signorina Martin, se non le interessa la lezione può anche uscire dalla classe." Disse il professore infuriato.
Io:"No no, mi scusi."
Prof:"Esca per favore."
Infuriata e infastidita presi le mie cose ed uscii. Approfittai di quel momento per sistemare l'armadietto e per prendere i libri per Biologia, la mia prossima materia.
Chiusi l'armadietto e mi ritrovai davanti Nash che mi fece prendere un colpo.
Io:"Ma dico sei impazzito?!"
Nash:"Scusa scusa, anche tu fuori dalla classe?" Disse ridendo.
Io:"Non posso farci niente se il professore rompe il cazzo!" Dissi a mia volta ridendo. Ad un certo punto sentii dei tacchi venire verso di noi e notai una professoressa.
Prof: "Non sapete che a maggior ragione che siete stati cacciati dalle vostre classi dovete fare silenzio?!" Disse infuriata.
Nash&Io:" Ci scusi tanto prof, non succederà più."
Prof:"Oh di questo statene certi, cosa c'è di meglio di una punizione in questi casi? Martedì pomeriggio pulirete tutta la palestra e non voglio vedere un briciolo di polvere!"
Io:"Ma prof..." non feci in tempo a parlare perché si girò e se ne andò. Fantastico, avrei dovuto passare un intero pomeriggio con Nash. Sicuramente sarei tornata a casa in lacrime.
Nash:"È sempre colpa tua ovviamente!"
Io:"Perchè infatti io parlo con i muri?!
Nash:"Potevi evitare di rispondermi!"
Io:"Ma vaffanculo Nash!"
Mi allontanai velocemente e mi diressi verso l'aula per la lezione successiva.

SCUSA MA TI CHIAMO AMORE💞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora