[3] Inghilterra, Giappone e Cina

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Esco dalle camera tutto felice con il progetto di come vorrei fare la mia stanza

Esco dalle camera tutto felice con il progetto di come vorrei fare la mia stanza

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La stanza è davvero enorme... Dovrebbe starci tutto almeno lo spero...
-Italia? -
Sento la voce di Ivan e mi giro verso di lui leggermente imbarazzato
-R.. Russia-
Ivan fa un grande sorriso e si avvicina a me, ora che lo noto sono davvero molto più basso di Ivan, se non fosse che da qual poco che lo conosco mi sembra un ragazzo tranquillo, mi farebbe pura da quanto è alto.
Mi guarda e con un dono sereno mi chiede
-allora ti piace la stanza? -
Lo guardo un po' poi gli passo il progetto, le mani mi tremano leggermente, spero davvero gli piaccia
-uhm... Ecco... La... La vorrei così-
Ivan guarda il progetto poi sorride. Si tiene il progetto e mi mette un braccio attorno al collo
-molto bella, ora lo portò a Germania ed entrò una 3 giorni avrai la tua stanza-
Lo guardo e faccio un grande sorriso
-grazie Russia-
Russia e io andiamo verso il piano di sotto
-AMERICA!!! IL MIO THÈ!!! -
Sento un a voce davvero mai sentita, per sicurezza mi metto dietro Ivan, non si sa mai
-ma... Ma... Calmati Inghilterra!!-
Sento la voce di America, è diversa dalla solita voce dolce e spensierata, questa è più tremante e impaurita. Noto l'espressione di Ivan,  non è molto amichevole anzi sembra che voglia uccidere qualcuno.
-AMERICA TI AMMAZZO!! -
Ivan va verso la cucina ed entra con cattiveria
-COSA CAZZO STA SUCCEDENDO?!-
Lo seguo anch'io, vedo America che salta addosso a Ivan terrorizzato
-Russia!! -
Dice America con voce tremante è stringendo si a Ivan
-Russia? -
Domanda il ragazzo che stava urlando poco prima contro America, non riesco a vederlo bene perché davanti a me c'è Ivan che è un armadio...
-Cos'è successo Inghilterra? -
Chiede Russia con tono leggermente irritato
-AMERICA HA BUTTATO IL MIO THÈ-
-non l'ho fatto apposta, credevo che era vecchio-
-ZITTO!! -
-scusa... -
Vedo America che trema come una foglia e che si stringe a Ivan
-Te ne vado a comprare altro va bene? -
Chiede Russia con un tono calmo mentre mette giù America
-si, va bene-
Ivan prende il portafoglio e le chiavi, poi da un bacio sulla fronte di America e si gira verso di me con un sorriso molto tenero
-Italia se riesci e vedi Germania fagli vedere il tuo progetto-
Io lo guardo e annuisco con un leggero sorriso.
Ivan esce da casa, America si mette dietro di continuando a guardare il ragazzo che è ancora in cucina. È un ragazzo abbastanza alto ma non troppo grosso, aveva due occhio verdi e i capelli biondi cenere, la cosa che mi colpisce di più sono le sue folti sopracciglia, ha una divisa scolastica addosso. La sua espressione è ancora arrabbiata è guarda male America, poi sposta il suo sguardo su di me e mi guarda un po' incuriosito.
-tu sei nuovo? -
Mi chiede avvicinandosi a me.
-ehm... Si... Cioè credo.. -
Comincio a balbettare non so cosa rispondere
-Si lui è Italia-
Risponde America col suo solito tono di voce spensierato, il ragazzo lo guarda male
-America non devi rispondere tu ad una domanda che viene fatta ad un altra persona-
Lo rimprovera con voce dura e decisa
-Inghilterra sei sempre il solito-
Noto scendere dalle scale un ragazzo dai capelli lunghi e castani, i suoi occhi ancora leggermente chiusi, con in braccio un pupazzo a forma di panda.
-ah buongiorno Cina-
Dice America con un grande sorriso e avvicinandosi al moro, mentre il ragazzo con gli occhi verdi lo guarda ancora con aria irritata.
-Buongiorno a te America-
Risponde il moro facendo un piccolo sbadiglio
-tu e Germania siete tornati? -
-sisi-
America mi prende per il polso e mi porta da lui
-e siamo tornati con lui-
Dice con un sorriso, il moro mi guarda un po' poi fa un piccolo inchino
-Salve io sono Wang Yao, ma puoi chiamarmi Cina-
Mi dice con un sorriso mentre mi tende la mano, sorrido e gliela stringo
-piacere io sono Feliciano Vargas-
-o Italia-
Ribatte America col sorriso.
-Italia?  Uhm... Mi piace-
Mi dice Wang col sorriso
-mi fa piacere Wang-
Gli rispondo con un leggero sorriso
-nono chiamami Cina ti prego-
-okey Cina-
Wang sorride e va dal ragazzo coi occhi verdi
-Inghilterra il Thè?-
-la buttato via America-
Dice con tono seccato e irritato
-ah... Ecco perché gridavi-
Gli risponde Wang con un sorriso tenero
-comunque Inghilterra ti sei presentato? -
Gli chiede indicandomi
-no-
Wang lo guarda un po' male e poi lo spinge verso di me
Il ragazzo dagli occhi verdi mi tende la mano e va un piccolo sorriso
-piacere sono Arthur Kirkland, ma chiamami Inghilterra-
Sorride e gli stringo la mano
-piacere mio Inghilterra-
Mi guarda un po'
-preferisci Italia o Feliciano?-
Sinceramente, ora che ci penso è la seconda volta che me lo chiedono, il primo è stato Ludwig, ora Arthur. Lo guardo dritto negli occhi
-visto che vi chiamate tutti con i soprannomi, chiamami Italia-
Gli rispondo col sorriso
-perfect allora Italia sia-
Mi dice Inghilterra con un grande sorriso.

Sono passate 3 ore da quando Ivan è uscito a comprare il thè è non è ancora tornato. Ad un certo punto si sente un rumore forte al piano di sopra io e America siamo i primi ad essere li
-Germania sei un disonore-
Dice un ragazzino abbastanza minuto dai capelli a caschetto scuri è gli occhi piccoli e scuri
-sta zitto e aiutami che è anche colpa tua-
Si gira contro di lui Ludwig con voce dura e arrabbiata
- no, io non posso toccare alcol-
Risponde il ragazzino in modo sereno.
Ludwig lo attacca al muro e lo guarda con occhi pieni di rabbia
-tu invece mi aiuti stronzo! -
America guarda la scena come se fosse tutto nella norma.
-Dai Germany~-
Ludwig da un pugno al muro vicino al viso del ragazzino
-non chiamami così Giappone! -
Gli risponde Ludwig con voce molto arrabbiata e dura. A quel punto mi metto in mezzo e cerco di spostare Ludwig anche se è pesante
-basta voi due! -
Dico con tono leggermente arrabbiato
-Feliciano?... Non sono affari tuoi-
Mi dice Ludwig spostandomi da un lato e allontanandosi dal ragazzino.
-comunque Giappone se non mi dai una mano ti disintegro la stanza-
Dice Ludwig guardando il ragazzino e poi dirigersi verso una stanza
-uhm... Che rottura-
Risponde il ragazzino con tono seccato e irritato.
Lo guardo un po', poi giro la mia attenzione su Ludwig, il ragazzino mi tira la manica.
-tu sei io nuovo? -
Mi chiede con molta scioltezza
-si... Si mi chiamo Feliciano Vargas, oppure I.. Italia-
Il ragazzino va un inchino
-onorato della sua conoscenza, io sono Kiku Honda, ma puoi chiamarmi Giappone-
Si presenta con un volto molto serio. Spero che non sia un tipo come Ludwig.

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