【" Ｆｒｉｅｎｄｓ． "】

(2) 🌈

«Volevi dire esattamente ciò che hai detto. Ma ti capisco Magnus, non è facile resistermi.» In quel momento Matthew ha il cuore stranamente impazzito. Gli batte veloce e lo sente quasi in gola dalla felicità.
Un momento, perché è così felice? Perché adesso vorrebbe solo stringerlo e dirgli che adora la sua sincerità assoluta?
Dio, non credeva che qualche parola buttata a caso per divertimento potesse scaturirgli tutte queste emozioni contrastanti.
Ed Harry sembra capirlo, sembra accorgersi del suo totale disagio tant'è che nota una sua mano vicino il proprio viso e lui cerca in tutti i modi di riprendersi e riprendere le redini del suo corpo e anche di quel cuore totalmente scalmanato.

«Hey, tutto bene sopracciglia ad ali di gabbiano?» Harry sa che è il momento di sdrammatizzare anche perché Matthew è un ragazzo piuttosto inquieto e tende a fissarsi sulle cose.
Poi tutti quei caffè non lo aiutano proprio per niente.

«Come mi hai chiamato cinesino?» Matt lo guarda ancora più sconvolto da quel soprannome, ma Harry una volta che gli dedica il suo sorriso migliore scende dalla macchina e lo saluta con la mano.
Come sempre, quando è ora di pagare scappa via.
Maledetto idiota.
Maledetto idiota adorabile.

                                                  (...)

«Signor Shum, non c'è nessuna stanza prenotata per lei qui. È sicuro che sua moglie abbia prenotato una camera per lei?» La ragazza della reception lo guarda con aria dispiaciuta, mentre controlla un'ennesima volta i dati sul computer per accettarsi che magari non avesse sbagliato lei.

«Hey Harry, che succede? Perché sei ancora qui? Non dirmi che mi aspettavi. Che pensiero carino e romantico.»
Quando Matt raggiunge il suo amico, saluta con un sorriso cordiale la giovane ragazza dietro il bancone e la donna arrossisce giusto lievemente appena dandogli il benvenuto.

«Allora? Non trova nulla?» Harry è appoggiato con i gomiti sul mobile in legno e cerca di non dar a vedere la sua profonda disperazione.

«Ti hanno sbagliato camera?» La terza persona che si trova nella hall continua a parlare ed Harry in quel momento vorrebbe tirargli un calcio in culo.

«No, non ho una camera. Doveva pensarci Shelby ma probabilmente l'ha dimenticato e adesso sono rimasto senza una stanza per dormire.»
In quel preciso momento Harry, sembra proprio Magnus quando scopre di non avere più la sua splendida magia e va in escandescenza.
Ma Matthew invece non sembra proprio preoccupato come Alec, perché è così divertito dalla situazione che scoppia in una fragorosa risata lasciando gli altri due attoniti a guardarlo.

« Signor Harry Shum Jr dovrà dormire sotto un ponte stanotte!»

«E se lei continua ad infastidirmi si ritroverà a dormire in ospedale signor Matthew Quincy Daddario.»
Era davvero il caso di stare dietro ad un totale idiota come Matthew? Ah, diamine ha dei problemi maggiori adesso.
Tipo...dormire. Preferibilmente in un letto.

«Scusi il disturbo, può darmi la chiave della mia stanza matrimoniale? Ho bisogno di riposarmi in un morbido e confortevole letto.» Matt si rivolge alla giovane donna che prontamente gli da la chiave augurandogli una buona permanenza nel loro hotel.
Ed il tutto avviene sotto gli occhi increduli e quasi lucidi di un Harry ormai distrutto dalla situazione.
Si sta davvero prendendo gioco di lui? Di un povero uomo in cerca di un giaciglio dove poter riposare?
Stronzo. Idiota. Scemo e subdolo di un amico.

«Harry, smettila di infastidire quella donzella, ti ospito io questa notte.
Mi devi un favore però.» E nel dire ciò il più giovane dei due si incammina verso l'ascensore aspettando il suo amico.
Perché è così sicuro che accetterà? Beh, semplice. Harry ama infinitamente tanto dormire, ed ama ancora di più poter usufruire di tutti i miglior comfort.

«Matthew, sei il mio migliore amico. Mi rimangio tutto quello che ho pensato su di te un attimo fà. » Così, non perde tempo, e dopo un veloce saluto con la mano esprimendo tutta la sua gratitudine alla ragazza, Harry corre verso l'ascensore prima che le porte di esso si chiudano.