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«Che c'è?! Stavo dormendo così bene!» Harry, infastidito dalla voce del suo amico apre gli occhi, e nel vedere Matt con le sopracciglia aggrottate e un'espressione irritata in viso capisce che finalmente si è accorto dei suoi vestiti.
E questa cosa lo fa sorridere maggiormente per poi mettersi seduto al centro del letto accarezzandosi la camicia di un verde seriamente orrendo e poi scompigliarsi giusto di poco i capelli rendendo il suo faccino ancora più assonnato.

«Scusami se ti ho svegliato principino. Ma stai usando la mia camicia preferita per dormire! Toglila subito, me la stai stropicciando tutta razza di idiota!»  Sbotta infastidito Matt, facendogli capire che questa volta proprio non sta scherzando.

«Va bene, Matt. Ma non ti arrabbiare che poi ti si formano le rughe ai lati degli occhi e sembri  più vecchio.» D'altronde l'ultima parola la vuole sempre avere Harry, che con uno sbuffo tra il divertito e palesemente il finto offeso si toglie con una lentenza disarmante la camicia del suo amico.
E adesso, Matt non sa se stia facendo uno spogliarello proprio per sé, oppure è lui che vede ogni cosa che fà Harry scandalosa.
E proprio mentre glielo sta dicendo, si vede arrivare non proprio gentilmente la camicia in faccia.
Ottimo, Harry. Adesso sei anche un lanciatore esperto di camicie?

«Deduco che dovrei togliermi anche i tuoi boxer no? In fin dei conti sono tuoi.» E le mani affusolate di Harry adesso si trovano sull'elastico di quel tessuto nero elasticizzato.
Ma quando nota con estremo piacere che Matt urla un: "che diavolo fai?!" quasi impazzito, lui si blocca e lo guarda confuso.
O almeno finge di esserlo. È un bravo attore, e allora ne approfitta.

«Harry. Quelli...dio, quelli puoi tenerli! Possiamo dormire? Ti prego, non puoi davvero continuare a farmi esasperare in questo modo.» Il tono di voce del minore dei due è davvero pacato, anche un po' stanco.
E da quello che sta vedendo Harry, sta davvero lottando per qualcosa.
Un qualcosa che ancora non riesce a decifrare. E lo vorrebbe cosí tanto.

«Qualcosa ti turba Matthew. Dimmi cosa.» E questa volta mette da parte i suoi giochetti per osservare ed ammirare il volto dell'altro ragazzo mentre quest'ultimo si siede sul bordo del letto girandosi verso di lui.
Uno sguardo che gli fa tremare la bocca dello stomaco. Gli occhi di Matt sono stupendi, incantevoli.

«Tu. Sei tu che mi turbi Harry. È da oggi che cerco di non pensare a te ok? Di non pensare al tuo viso, al tuo sorriso.
Di non pensare che tutto questo che adesso sto pensando è sbagliato. Eppure non riesco! Cerco anche una scusa plausibile da rifilarmi cercando di convincermi che sia tutto tremendamente errato.
Penso a me, al mio matrimonio e poi penso ad Esther. Lei non si merita questo, e nemm--» il fiume di parole di Matthew Daddario viene interrotto da una bocca. Calda e soffice.
Quelle labbra le conosce Matt, eccome! Le ha baciate così tante volte che ormai riesce anche a distinguere la loro sofficità.
In quel momento, non gli importa più di nulla ed anzi si sporge maggiormente verso il corpo del maggiore per approfondire quel bacio.
Un bacio che ora è giusto, così tanto che entrambi si ritrovano sul letto.
Harry schiacciato dal corpo ancora in accappatoio di Matt che non smette di baciare e succhiare le sue labbra.
Cristo, se è perfetto.

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