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«Sono seriamente esausto. Oggi abbiamo lavorato più del solito! Non posso più tollerare la tua faccia. L'ho vista per così tante ore.» Harry, guarda l'amico che è al suo fianco e cerca di comprendere quel sorriso beffardo che fà dopo aver sorseggiato il suo quinto caffè della giornata. Dio, Matthew alcune volte sembrava seriamente un caffeinomane. Come diavolo può berne così tanto e sembrare apparentemente tranquillo? A lui come minimo verrebbe una crisi di nervi.

«Non l'hai solo vista caro Harry, ti ricordo che l'hai anche baciata. Te ne sei per caso dimenticato? La scena del bacio è stata ripetuta più di cinque volte.»
Gli occhi scaltri del più giovane osservano il volto quasi paonazzo di Harry che adesso sbuffa quasi irritato e fà un gesto con la mano quasi a volere scacciare via qualche insetto, anche se in realtà gli ricorda tanto Magnus quando muove velocemente le mani per fare qualche magia improvvisata.

«Non è certo colpa mia, se ogni qualvolta che ci provavo tu finivi sempre per ridermi in faccia!» Il maggiore si avvicina verso di lui e lo guarda con uno sguardo accusatorio.
Cerca di non ridere, ma nel vedere l'espressione dell'altro che alza divertito le sopracciglia e con esse anche le mani, si arrende completamente.
Quel dannato ragazzo è davvero troppo adorabile.
E lui probabilmente è troppo infatuato.

«Mi facevi ridere perché per arrivare a baciare le mie labbra dovevi metterti in punta di piedi. Non dovresti ostinarti così tanto sai?
Ammetti che io sono più alto di te! Anche se per pochi centimetri.» Matthew dopo aver finito il suo caffè poggia il bicchiere ormai vuoto sul tavolino, dove adesso alcuni dello staff stanno pulendo e sistemando, e con un sorriso amabile li ringrazia per poi tornare a puntare gli occhi a Harry.
Ma l'altro, prontamente gli sfugge via, incamminandosi verso l'uscita e di conseguenza verso il loro taxi.

«Piccolo ma veloce.» ha una breve e divertente conversazione con se stesso, e poi raggiunge il compagno sull'abitacolo così da dirigersi entrambi verso il loro hotel.
Finalmente potrà rilassarsi un minimo e stare tranquillo e da solo poiché Esther impegnata non è riuscita a raggiungerlo. Ma la capisce, e quindi cerca di mascherare anche il fatto che sua moglie le manca ma non più di tanto.

«Magnus, che farai adesso?» Si è capito che Matthew adora stuzzicare Harry, e quindi l'altro lo guarda inclinando leggermente il capo verso di lui e decide di stare al gioco.

«Potrei fare una magia per cucirti quella bocca Alexander. Ultimamente parli tanto. Preferivo quando eri uno Shadowhunter dedito a cacciare demoni.»

«Ma se adori baciare questa bocca. Lo faresti perennemente.
Perché non lo ammetti piccolo stregone festaiolo.» Le labbra di Matt si increspano in un sorriso, e poi una sua grande mano si avvicina pericolosamente ai suoi capelli per scompigliarli. Non di tanto, poiché il trucco di Magnus è piuttosto complicato, così tanto da ingellargli anche i capelli per tenerli sù a tal punto da non poterli smuovere.

«Ah ah. E tu adori portarmi a letto mentre ti bacio.» Questa cosa Harry l'ha detta spontaneamente e senza pensarci più di tanto. Infatti, nel momento esatto in cui elabora la frase in mente guarda Matt che a sua volta ha gli occhi puntati su di lui con quelle dannate sopracciglia alzate.
E se potesse gliele staccherebbe volentieri.

«Insomma, volevo dire...» e fà una pausa. Incapace di continuare. Dannato Matthew, dannato cuore, dannati sentimenti.

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