Capitolo 3

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"Whoa, whoa. Per cosa ti stai vestendo?" Chiesi a Melanie una volta entrata in camera dove la vidi in un vestito rosso mentre si aggiustava i capelli.

"Un appuntamento con James" sorrise spruzzandosi il profumo addosso. "Andremo a cena in un ristorante davvero costoso." Disse e alzai gli occhi al cielo senza che lo vedesse. Il suo ragazzo è ricco, ovviamente.

"Che carino." Sorrisi sembrando contenta per lei - ma non me ne fregava un cazzo ad essere onesta. Da quando ha iniziato ad uscire con James, è diventata come una donna adulta piuttosto che una ragazza che vuole solo divertirsi, come me.

"Sai, non vedo l'ora. Non l'ho visto per cosí tanto tempo." Continuò a parlare quando mi arrivò un messaggio sul telefono... indovina?

Da: Harry

Sei occupata?

Tutto quello che sentivo era Mellie parlare senza che davvero la ascoltassi. Mi morsi il labbro, pensando se rispondere ad Harry o no. Forse era meglio non rispondergli...

"Quando tornerai a casa?" Le chiesi mentre stava ancora parlando. Alzò le spalle.

"Forse stasera tardi. Ora che James è tornato voglio passare del tempo con lui". Mi fece l'occhiolino facendomi ridacchiare.

A: Harry

Forse.

"Oh mio Dio! Devo andare adesso! Jenna, per favore, assicurati di aver chiuso la porta di casa quando esci."

Mi fissò con uno sguardo serio mentre annuivo.

"Quello è stato un incidente. Non succederá di nuovo." Le dissi, e lei mormorò un 'bene' mentre prendeva la borsetta e le chiavi.

"Ci vediamo dopo, tesoro." Mi diede un abbraccio veloce prima di precipitarsi fuori dalla porta, lasciandomi con un altro messaggio da Harry.

Da: Harry

Muovi il culo e vieni qua :)

A: Harry

Non sei il mio capo. Puoi muovere tu il tuo brutto culo qui da me.

Ridacchiai e accesi la tv, decidendo di non fare nulla per il resto della serata perchè è la cosa che so fare meglio. Harry non mi aveva più risposto all'ultimo messaggio, ma solo tredici minuti dopo qualcuno bussò alla porta.

La prima cosa a cui pensai era che probabilmente Melanie aveva dimenticato qualcosa. Ma erano quasi venti minuti che se ne era andata, e comunque aveva la chiave - perchè avrebbe dovuto bussare?

Il mio secondo pensiero fu Harry. E avevo ragione - quando aprì la porta apparì di fronte a me un ragazzo riccio. Ero sorpresa e scioccata allo stesso tempo.

"Incredibile." Fu tutto quello che mi uscì dalla bocca mentre lo fissavo. E ovviamente aveva un sorrisetto sulla faccia - che non mi sorprese.

"Mi hai detto tu di venire qui." Lui sorrise e mi spinse da parte. "Dov'è la tua amica?"

"Non quì, ovviamente" Presi un respiro profondo e seguì Harry in soggiorno. "Harry" lo chiamai.

"Siii?" si lamentò facendomi l'occhiolino.

"Cosa pensi di fare?" gli chiesi seria.

"Niente - vuoi unirti a me? Ho un posto libero proprio quì." Disse indicandosi le ginocchia. "Vieni a sederti, dolcezza."

Non penso di essere mai stata così seria da tanto tempo. Non lo volevo quì e ovviamente lui non l'aveva capito. Stavo cercando, davvero, di farglielo capire che doveva andarsene - ma Harry era nel suo piccolo mondo. Non sentiva e non voleva sentire nulla.

Playboy - Harry Styles (Italian traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora