Esco.
In casa non posso starci proprio, non ci sto gli altri giorni perché dovrei starci oggi?
L'ultimo giorno dell'anno, il giorno in cui un anno se ne va e ne arriva un altro, bello o brutto che sia sta per iniziare e in effetti vorrei ricominciare anch'io.
E' inverno ma non sembra o forse non lo noto io, fa freddo dentro perché non può farlo fuori?
Forse ormai è diventata la mia temperatura ambiente.
Non c'è troppo vento ma solo una brezza leggera, il cielo è blu e c'è la luna piena, un punto che brilla in un mare di oscurità, lucine bianche ovunque, sono a forma di stelle, le stelle hanno un significato troppo profondo per essere capite da certe persone, alberi addobbati in ogni casa, tranne nella mia, è già tanto se c'è la ghirlanda appesa alla porta ma è fuori da casa mia quindi può starci e poi perché odio il Natale io, non è detto che debbano odiarlo anche gli altri.
Macchine, tante macchine, e persone, gruppi di persone felici, c'è anche lui, gli passo accanto ma nessun saluto, nessun sorriso, nessuno sguardo.
Musica, canti provenienti da ogni parrocchia, altro dettaglio insopportabile, alzo il volume delle cuffie, canzoni che parlano dove gli altri stanno zitti, canzoni rap.
Riconosco il vialetto di casa, con gli alberi spogli, le panchine in marmo e l'odore di casa.
Sta per iniziare una serata orribile quando vorrei solo dimenticare, ma non si può.
Vorrei solo non dovermi nascondere per quello che dico, per quello che faccio, per quello che sono, ma dovrei cambiare il mondo, la mentalità di ogni singola persona e non basterebbe neanche un miracolo.
Sarebbero belli i sogni se si avverassero, ma non crediamo, non desideriamo, o almeno sì ma non abbastanza.
E poi che persona sono io se mi rende felice tutto e triste un niente? Che persona sono, anzi chi sono e che cosa voglio essere? Cos'è che devo programmare? Cosa succederà e cosa non succederà? Ma soprattutto perché sono qui adesso?
Se sono qui c'è un motivo, significa che servo a qualcosa, forse da grande non sarò famosa in tutto il mondo, ma sarò importante per un gruppo ristretto di persone, sarò perfetta per qualcuno, perché il bello è trovare la perfezione nell'imperfezione, qualcuno che mi asseconderà, che sopporterà i miei problemi, che mi aiuterà ad affrontare le mie paure.
E perché questo qualcuno non può arrivare domani, dopodomani o comunque in quest'anno?
O magari l'ho già incontrato.
I miei dilemmi delle ventitré, sono molto stanca, mancano trentatré minuti all'anno nuovo, è presto ancora ma sto pensando a tante cose, a tutto.
Sto pensando alle persone che ho incontrato e che incontrerò, a quelle che ho perso e che perderò, a quelle che ho ritrovato, alle lacrime versate, a quelle trattenute, agli urli di gioia e di dolore, ai silenzi soffocati o di solitudine.
Penso anche che la cosa più difficile e dolorosa è stata passargli accanto e ignorarlo oggi pomeriggio.
10...9...8...7...6...5...4...3...2...1.
Auguri!
Sono felice anch'io, è il primo anno che sono così felice, ballo con le mie amiche, mi sto divertendo, forse quest'anno sarà diverso, o almeno spero.
Auguri anche a te vita, hai anni e anni, voglio dirti auguri perché non te li fa nessuno, ma la vera festeggiata sei tu, è il tuo compleanno e sappi che non ho festeggiato per gli altri, ho festeggiato per te, mi hai voluta tu qui oggi e io ci sono, detto questo... auguri e grazie vita.
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Il mio quaderno delle meraviglie
PuisiNon c'è bisogno di descrivere delle poesie piuttosto sono loro che descrivono la mia anima. #3 debolezza #5 versi #93 poesia (su 10,7K)