Grazie,
semplicemente grazie perché quando ho bisogno ci sei sempre.
Ti ho conosciuto per caso alla villa perché eri uno dei compagni di classe della mia migliore amica e mi sei piaciuto fin da subito ma la nostra è semplice amicizia.
Io che ti vengo a cercare, tu che mi riempi di attenzioni, poi ci ritroviamo nella stessa comitiva, me ne vado, torno...
Ma tu c'eri sempre e ti preoccupavi quand'ero giù, quando mi sdraiavo sul muretto di notte, guardavo le stelle e piangevo in silenzio.
Non sai quante stelle cadenti ho visto, quante stelle cadenti pesavano su di me in quelle notti e quante di quelle mi hanno ridotta in mille pezzi.
In quelle notti il mio unico punto fisso erano i tuoi occhi, il mio unico posto sicuro erano le tue braccia che mi accarezzavano i capelli e la mia canzone preferita era la tua voce che cercava invano di consolarmi, più rotta della mia, sofferente alla vista delle mie lacrime.
Grazie, perché ti faccio questo effetto.
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Il mio quaderno delle meraviglie
PoetryNon c'è bisogno di descrivere delle poesie piuttosto sono loro che descrivono la mia anima. #3 debolezza #5 versi #93 poesia (su 10,7K)