Ridevano

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Ridevano di me, sempre, soltanto perché ero diversa, io ero fragile, avevo dei sentimenti,
non ero di carta come loro, il mio unico difetto era non saperli esprimere e certe volte ce la facevo, ma non come avrei dovuto.
Mi hanno portata a chiudermi in me stessa così tanto da trovare un posto lontano da tutti dove potermi rifugiare, il mio posto, ma il guerriero che avevo dentro stava diventando sempre più forte e sempre più coraggioso, nonostante tutto avevo ancora paura di esprimere i miei sentimenti, avevo paura di quelle risate,avevo paura di quelle frecciatine, avevo paura che potessero raccontare tutto in giro; quindi presi un foglio bianco e iniziai a scrivere tutto ciò che mi passava per la testa senza mai rileggere ciò che avevo scritto e conservando tutto in un cassetto chiuso con la chiave che tengo al collo. Un giorno decisi di rileggere la trasformazione del mio guerriero in quei pochi mesi, riflessi ogni parola, ogni virgola e capii che il mio guerriero era pronto a dare sfogo a sé stesso senza preoccuparsi del giudizio degli altri.

Il mio quaderno delle meraviglieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora