Blood Tears Dust

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Zoro e Robin erano alla ricerca di provviste per la ciurma. Erano appena approdati su un'isola e si erano divisi i compiti: Franky era andato a cercare legna per il fuoco, Brook era di guardia alla nave, Luffy, Chopper e Usop si erano dispersi (appena scesi dalla nave sono andati all'esplorazione dell'isola senza ascoltare nessuno), Nami e Sanji erano andati verso est a cercare provviste mentre Robin e Zoro verso ovest. Inevitabilmente durante la strada erano più le volte che Robin diceva a Zoro "Stai andando dalla parte sbagliata..." che la strada che avevano percorso. Ad un certo punto la donna, stanca, lo prese per un lembo della sua veste e procedette a passo spedito trascinandosi dietro Zoro tenuto saldamente.

-Guarda che so camminare!- si lamentò.

-Camminare so che sai farlo, camminare nella giusta direzione no.- rispose la donna.

Zoro abbassò lo sguardo. Odiava essere preso in giro per il suo senso dell'orientamento e odiava soprattutto essere comandato da qualcuno. Fosse stato qualcun altro gli avrebbe tirato un pugno, ma trattandosi di lei...non riusciva a non ribattere a quello che gli diceva. 
Percorsero un sentiero di terra battuta in un boschetto tranquillo, in mezzo al cinguettare degli uccellini, lo scroscio in lontananza di un ruscello e i raggi che filtravano tra le fronde degli alberi. Camminavano in silenzio, Robin davanti e Zoro dietro, liberato dalla presa della donna, si guardava in giro con una mano sull'elsa di una delle sue katane. Aveva uno strano presentimento, sentiva il pericolo in agguato dietro ogni angolo.

-Che tu sappia sono alberi da frutto questi?- chiese lo spadaccino ad un certo punto rompendo quel silenzio.

Robin alzò lo sguardo. -Non credo. Non vedo nessun frutto che cresce sui rami. Proseguiamo.-

Tornarono a camminare in silenzio. Zoro doveva guardare Robin per non rischiare di perdersi. Guardava quei capelli neri come l'ebano e lunghi che ondeggiavano sulla sua schiena mentre camminava e sembravano fatti di seta. Come avrebbe voluto... Ma che stava pensando, doveva concentrarsi per non smarrire la strada. Ma poi lo sguardo gli ricadde sulle forme della donna: le spalle perfette, la vita sottile... Con un brivido Zoro realizzò che stava diventando come quel cuoco pervertito... Doveva trovare qualcosa per distogliere l'attenzione.
Il sentiero che stavano percorrendo cominciò a salire sempre di più fino a che sbucarono sulla cima di una scogliera dove c'erano bassi cespugli di fragoline di bosco e mirtilli e piante di lamponi che si arrampicavano giù per la parete della scogliera.

-Zoro, tu raccogli i mirtilli e le fragole, io prendo i lamponi, così vedo in che punto dell'isola siamo.- disse Robin avvicinandosi allo strapiombo dove crescevano quei piccoli frutti rossi.

-Attenta a non cadere.- disse Zoro quasi involontariamente. Aveva pensato quella cosa e gli era scappata di bocca prima che riuscisse a fermarla.
Robin si stupì di quello che aveva appena detto lo spadaccino. Lui che la aveva sempre disprezzata, non si era mai fidato di lei ora gli stava a cuore che lei non cadesse. Sì inginocchiò e cominciò a raccogliere i lamponi più vicini, poi si sporse per arrivare a quelli più lontani. Mentre li prendeva guardò in basso, sulla spiaggia e per poco non cadde di sotto per la paura.
La scogliera su cui si trovavano era la parte più alta di un promontorio e alla loro sinistra c'era un golfo nel quale era ormeggiata una nave dallo scafo verde petrolio e vele bianche con un simbolo blu. I membri di quella nave si erano accampati sulla spiaggia e tutti indossavano una camicia bianca con un fazzoletto blu al collo.

Robin si accucciò il più possibile. -Zoro.- sussurrò. -Vieni qui, ma non farti notare.-

Lui la raggiunse e si accucciò di fianco a lei, sfiorandola. Robin sussultò leggermente a quel contatto.

One Shot [ZoRobin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora