Martedi, 21 novembre 2017

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Quel martedì mi svegliai di nuovo con entusiasmo poiché speravo in un qualcosa con Simone. Non gli scrissi il buongiorno ma mi scrisse lui con un messaggio verso le 7.20 in cui diceva 'eh niente, anche oggi c'è alfredo'. Io rimasi allibita e dissi 'senti andiamocene da un'altra parte senza di lui' e Simone accettò. Simone mi stava anche nascondendo una cosa che mi avrebbe detto una volta che io mi fossi dichiarata alla mia crush. Quella mattina quando ci vedemmo non avemmo il coraggio di andare altrove ma nonostante ciò gli chiesi quale fosse la cosa che mi stesse nascondendo e non volle dirmela. Dopo un Po di tempo divenne ora di entrare e io abattuta entrai, ancora una volta a mani vuote. Allora come al solito gli proposi l'uscita e di nuovo la stessa storia.

All'uscita Jason e Genny, a mia sorpresa, ci presero da parte e ci portarono in un posto per parlare. Per Simone era abitudine parlare di buchi neri e stelle, quindi così iniziammo a parlare in compagnia di Jason e Genny. Ad un certo punto arrivammo fino ad una fumetteria e Jason ci fece mettere dietro un muretto faccia e faccia a parlare e lui poi poco dopo se ne andò. Io ero impietrita, non sapevo che fare ne cosa dire. Parlavamo di cose a vanvera fino a che ad un certo punto mi dissi 'ok Simona ora basta, buttati'. Lo abbracciai e decisi di dirgli testuali parole 'mi piaci, ma non so se piaccio a te'. Lui mi rispose 'boh'. Cioè davvero mi rispose così, bah vabbe tralasciamo, e io poi andai nel panico in quel momento. Mi sono detta 'ok ho capito non è cosa'.
Mi staccai dall'abbraccio e guardai per terra. Poi improvvisamente mi salì una scossa di adrenalina, non so...
Lo guardai
Gli dissi 'senti vaffanculo'
È lo baciai
D'istinto, così, cosa che nella mia vita non avevo mai fatto. E questa fu una delle molteplici prime volte che ebbi con lui. Dopo un lungo ed intenso bacio, tornammo da Jason e Genny mano e mano. Ricordo avevo pure perso il primo pullman, erano ormai le 2 e mezza e io da scuola ero uscita alle 2. Quindi ero convinta di andare a piedi e accompagnai Simone è gli altri al vicolo per arrivare alla stazione di San giorgio è io poi sarei scesa tutta via Manzoni per poi arrivare a casa. Chissà come, passò un pullman per ponticelli e quindi riuscì a fare molto prima e nel pullman mi trovo Gabriele davanti che mi fissa, ignaro di tutto ciò che era successo 2 minuti prima. Sta di fatto che ormai era vero, stavamo insieme ed io ero la persona più felice di questo mondo. Per tutto il giorno non feci altro che ricordare quella mattinata. Fu emozionante e inspiegabilmente istintiva. Ero al settimo cielo e appena tornata a casa già mi mancava. Mi mancava il suo viso, le sue labbra, tutto. Allora decisi di organizzare un'uscita a portici con tutti quanti per il 23 poiche il 22 era mercoledì e Simone doveva andare in palestra. Quel martedì fù uno dei giorni più esplosivi della mia vita e dopo tanto mi sentivo davvero completa, lui era perfetto, dolce, ingenuo, premuroso, stupido, tutte caratteristiche che io adoravo. Aveva quella semplicità che ti rapiva sin da subito e io me ne accorsi prima di tante altre ragazze. Lo avevo, ormai era mio e difficilmente me lo sarei fatto scappare. Lo amavo, eccome se lo amavo...

Eclissi Del CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora