Prime settimane

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Quella giornata a portici fù indimenticabile. Un inebriante respiro di gioia e fierezza di me stessa. Stavo realmente bene e apparentemente ero stabile. Simone era innamorato perso di me, mi adorava e io adoravo lui. I primi giorni furono molto cucciolosi diciamo, finché poi non arrivò ciò che mi aspettavo. Improvvisamente mi stancai, dopo 2 settimane. Iniziavo ad evitarlo, a scappare da lui perché mi sentivo oppressa e facevo di tutto pur di non vederlo senza motivo. Non so ebbi questa crisi, di non voler più starci. Lui notò questa cosa ovviamente ma cercai in tutti i modi di smentire, ma si notava e lui ci stava male. Lui stava male per me poiché non so, facemmo partire una sfida a chi faceva rosicare di più l'altro. Io parlavo dei ragazzi, dei miei amici, della vacanza, degli ex e lui, a suo malgrado, faceva lo stesso per provare a sovrastarmi. Ma purtroppo la peggio ce l'aveva sempre lui poiché mi venne questa sensazione di non volerci più stare insieme. Nonostante ciò lui mi dimostrava amore, fiducia e mi dava certezze, nonostante lo evitassi e lo ferissi. Non so precisamente perché lo facevo, col senno di poi non ci ho più trovato un senso, ma non per giustificarmi, ero anche abbastanza piccola. Questa mia sensazione mi costò caro perché iniziò anche lui a parlare delle ex è ad un certo punto iniziò a fare male, ma davvero tanto. Non so perché ma continuavo a voler sapere delle sue ex per starci male. Forse è un mio modo per immagazzinare e superare non so. Sta di fatto che nonostante il dolore, volevo sapere. Iniziai a sentirmi viva e forse iniziai a capire che in realtà mi piaceva davvero Simone e che quelle erano solo delle sensazioni stupide. Dopo un Po fortunatamente me ne resi conto, lo amavo e non poco. Iniziai a pensare 'è finita, sono innamorata'. Era tragico per me perché non volevo stare male, non volevo ricevere delusioni e avevo una grandissima paura. Cercavo di essere fredda con lui ma solo per nascondere che in realtà ci tenevo troppo. Non volevo si approfittasse del mio amore. Comunque iniziai poi mano mano ad aprirmi sempre di più con lui, cosa che non facevo da anni con nessuno. Iniziammo a scambiarci segreti, dirci cose dolci e vederci più spesso. Inizialmente ognuno aveva i propri amici con cui uscire, ma ogni tanto per vederci, li appendevamo inventando scuse. Purtroppo eravamo ancora piccoli e il sabato sera non potevamo vederci, essendo che eravamo distanti e fino a torre non potevo arrivare o almeno inizialmente. Iniziammo a farci dei soprannomi presi da un vecchio cartone, Wakfu. Lui era il mio tristepin e io la sua evangeline. Prima di fare un mese venne qualche volta a casa mia insieme agli altri del gruppo e lo presentai anche a mia madre e mia cugina piccola a cui ero molto legata. Diciamo che sin da subito stava diventando parte essenziale di me. Avevo parlato di lui a tutti i miei amici e ne erano tutti contenti. La cosa andava avanti molto bene, anche se qualche volta ammetto di essermi arrabbiata per nulla, e ancora non eravamo arrivati ad un mese...

Eclissi Del CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora