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Un lampo.

Non ci ho visto più in un lampo. I miei pensieri, le mie paure, i suoni e i rumori, tutto svanito.

L'unica cosa che riesco ancora a sentire è la mano fredda di Olivia che stringe la mia mentre sprofondiamo nell'abisso dopo il forte impatto con l'acqua.

Sono saltato giù, e tutto è svanito. Tutto tranne lei che ancora mi stringe mentre ci muoviamo per salire a galla.

Un attimo, è durato tutto un fottuto attimo ma ho provato adrenalina nel mio corpo, cosa che non avevo mai fatto. L'unica adrenalina che provavo era quando ricevevo un nuovo gioco per la play station e da li, beh, gli avvenimenti seguenti hanno sempre avuto un fine tragico che vedevano me rinchiuso in casa, con gli occhi rossi e la bava alla bocca.

Ma in quel momento mi sono sentito...vivo? Se così è permesso dire.

Un sentimento che mi spinge a volerne di più, ma per un'unica azione ci sono più di cento conseguenze a turbarmi la mente.

Ma in questo momento non penso a nulla. Sono svuotato. Sfiancato.

Vedo la luce del sole mentre con un lungo respiro torniamo a galla. La sua mano stretta ancora alla mia.

Il mio cuore batte, non so precisamente per cosa ma batte, batte come un pazzo. Pazzo, è quello che sono stato a non voler rischiare ed ora eccomi qui, ingordo di avventure.

Olivia mi sta guardando mentre alcune goccie d'acqua le scivolano prepotentemente sugli occhi, sta dicendo qualcosa ma non riesco a sentirla. Il rumore della cascata è troppo forte.

Lo capisce anche lei e nuotiamo per un po' sempre mano nella mano, comincio ad abituarmi.

E mentre tocco l'erba per aggrapparmi da qualche parte e non essere trascinato dalla corrente realizzo che è tutto finito e che la mente si è riepmpita ancora rendendomi pesante la testa.

Porto due dita sugli occhi strofinando in senso circolare per togliere l'acqua e farmi verdere in modo più chiaro.

Ora vedo il suo sorriso che stordisce mentre si passa la lingua sulle labbra, quasi a farlo apposta. Poi la sua voce completa il quadro e io non resisto. La mia bocca esige attenzioni, la mia mente vuole che io la baci, me lo sta ordinando. Ma non posso. Devo resistere.

«Allora? Visto che sei ancora intero?»

La sua risata. Devo calmarmi. Chiudo gli occhi leggermente e prendo un lungo sospiro, fin troppo lungo. Annuisco.

Mi da una leggera pacca sulla spalla e poi sale sulla terra ferma sedendosi sull'erba, io rimango bloccato in quella posizione, con il corpo per metà scoperto e per metà in acqua. Ho freddo.

«CHECCA! COS'È NON SAI SALIRE A GALLA?»

Mi urla CeCe e roteo gli occhi al cielo, mi innervosisce fin troppo. Olivia se la ride e poi scuote la testa.

«Lasciala perdere, è fatta così. Poi si affeziona e comincia a volerti bene.» mi porge una mano per aiutarmi ad uscire, esito e poi nego. Voglio farcela da solo per non sembrare una 'checca' davanti agli occhi della bionda e anche di Olivia. Non che mi importi...no, sul serio, mi importa particolarmente il giudizio degli altri. È un problema.

Esco dall'acqua e la brezza fredda e pungente mi colpisce facendomi tremare leggermente.

«Da quando la conosci?» chiedo con non chalance.

Lei sorride, come se non avesse capito, poi parla.

«Oh, da sempre. È mia cugina. A proposito, dovevo parlarti.»

White➳h.s((on hold sry))Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora