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Entriamo in una strada sterrata in mezzo ai boschi, l'orologio sul cruscotto segna le 4:43 del mattino, non mi spiego perché Olivia sia venuta a quest'ora e non mi spiego perché io, da persona insana qual sono, abbia accettato il suo invito.

E mentre la macchina vibra sotto i miei piedi a causa delle rocce che i copertoni incontrano lungo la strada il fratello di Oli apre la bocca cominciando a cantare qualche canzone mai sentita dalle mie orecchie.

La rossa scoppia a ridere mimando un 'perdonalo' con le sue belle labbra e poi Levi si gira e mi fissa, mi fissa intensamente senza mai controllare la strada.

Sinceramente? Ho paura per la mia incolumità.

Mi fissa ancora e poi: «Amico, come va la vita?»

Esito ma poi rispondo con un educato 'Bene.'

Lui fa una smorfia disgustata poi torna a guardare la strada e violentemente sbatte il palmo della mano sinistra sul volante.

«Amico, pensavo fossi una persona più colta...ma no, sei come gli altri.» dice quasi urlando.

Lascio perdere secondo i suggerimenti di Olivia e guardo fuori dal finestrino, il cielo è ancora stellato.

«Perché hai detto 'bene'? È troppo mainstream dirlo, amico, non mi piaci.»

«Calma, Harry non è un hipster, Levi. Perdonalo.» gli dice Olivia e lui annuisce sbuffando poi riprende a guidare, sto odiando sempre di più la parola Mainstream, diamine.

Alla fine l'auto si ferma davanti ad uno spiazzo vastissimo con una piccola collina, Olivia scende e mi fa segno di seguirla, Levi ci aspetta in macchina.

Camminiamo fino ad arrivare ai piedi della collina poi mi guarda e sorride, io non capisco ma nel momento in cui afferra la mia mano io quasi mi sento arrossire, ancora.

È strano come in così poco tempo lei mi faccia sentire così importante, così leggero e senza pensieri.

Siamo ancora mano per mano e non sembra essere intenzionata a lasciare la mia mentre saliamo velocemente il sentiero.

«Credimi, sarà un bello spettacolo.» dice senza smettere di guardarmi.

Poi, arrivati in cima, si siede in fretta sull'erba e io la imito.

Guardandomi intorno riesco a vedere la città da lontano e le poche luci accese che lentamente si spengono a seconda del sorgere del sole, la calma e la tranquillità domina sulle strade e sembra di essere in un quadro come quello che mia madre ha appeso in camera sua. Ora ho capito quello che vuole Olivia.

«Sai, stando con te in questo poco tempo ho capito che hai bisogno di vivere, Harry.» dice accarezzando il dorso della mia mano.

«Perchè, non so, sei uno che pensa almeno quattro volte prima di fare una cosa, anche la più piccola e insignificante.»

Ecco, ha capito chi sono realmente, ora mi lascerà su questa collina e mi chiederà di sopravvivere ai puma presenti nel bosco anche se morirò, me lo sento.

E invece no, mi dice: «Voglio insegnarti ad apprezzare di più la tua vita, incominciando da qui.»

Indica il cielo dove il sole sta per sorgere ed i caldi raggi illuminano il cielo scuro di un'arancione intenso fino a rimpiazzare il buio, con la luce.

«Me lo prometti?» mi guarda tendendomi il suo mignolo.

«Cosa?»

«Mi prometti che vivrai la tua vita al meglio, Harry Styles

Annuisco più volte e poi faccio incrociare il mio mignolo al suo, la promessa è stata fatta e devo dire addio alla mia vita virtuale. Ma non importa, se c'è Olivia al mio fianco tutto il resto non conta, lei è la mia forza di volontà.

Olivia è passione, magia, allegria e gioia. È capace di renderti la vita migliore con il suo sorriso e giuro che ammazzerei un barbone pur di vederla sorridere spensierata come una bambina che non è mai cresciuta.

Olivia è la mia cotta adolescenziale che sperò andrà oltre alla semplice infatuazione, perché si, sono cotto di una ragazza dai capelli rossi e col sorriso che ti ammazza lo stomaco. Nel senso buono.

«Harry? Di cosa hai paura?» mi chiede poi, senza un preciso motivo.

La guardo «Io? Uh...ho paura del nero, del vuoto» dico giocando nervosamente con le mani.

«Io...io ho sempre avuto paura del buio Harry, ma adesso ho paura della luce...del bianco.» dice abbassando la testa, aveva paura del buio ma adesso ha paura della luce. Perché? Perché me lo sta dicendo? Si fida davvero così tanto di me da dirmi la sua paura?

«Perché?» le chiedo.

«Perché mi porterà via da tutti...»

«Perché?»

Ma non mi risponde perché corre via da Levi che sta suonando il clacson ed entra nell'auto senza poi parlarmi più. Ora mi sento un vuoto dentro e credo che non riuscirò a colmarlo, perché poi non so nemmeno il motivo di questo vuoto. Ma lo sento dentro.

È come quando... non lo so. Non so spiegarmelo ma mi distrugge.

Passiamo le ore scolastiche lontani perché io sono con Louis a parlare di basket e lei è con le sue amiche a fare altro. Ci siamo scambiati si e no qualche sguardo e qualche sorriso, e basta.

Sembra quasi aver cambiato umore da un momento all'altro rendendosi sconosciuta al resto del mondo. E rendendomi uno sconosciuto che bussa alla porta del suo cuore.

Poi la domanda che mi ha tormentato per ore ritorna perché, in realtà, non è mai andata via.

È una domanda curiosa e premurosa allo stesso tempo perché si, sono preoccupato per lei e curioso di sapere quale problema affligge la sua povera mente.

E poi come un uragano mi risucchia nel suo occhio facendomi rimanere bloccato sempre di più nella zona della preoccupazione e rendendomi schiavo di quel sentimento che una madre prova per il figlio.

In questo caso io sono la madre di Olivia, e mi preoccupo per mia figlia perché da brava madre intuisco che sta passando un brutto periodo. E anche se io chiedo spiegazioni nessun'adolescente sano di mente parlerebbe dei propri problemi con un genitore. Ci sono gli amici per questo. Ma Olivia non lo capisce, insomma, io sono un'adolescente proprio come lei e sono suo amico; indosso converse e skinny jeans come ogni adolescente farebbe, sono ancora arzillo a differenza di mio padre che ha sempre mal di schiena e so ancora fare le capriole. Perché sono un' adolescente. Mi innamoro, soffro, mangio e sto coi miei amici come un adolescente. Perché non mi parla dei suoi problemi allora?

Che poi la domanda è salita di nuovo a galla e minaccia di farsi sempre più grande e con un lungo sospiro guardo il cielo carico di nuvole e sussurro a me stesso.

Olivia, cosa ti prende?

BANANA

Ehilà, eccomi con il nuovo capitolo pronto per voi. Mi dispiace per l'enorme ritardo ma la scuola...mi ha sequestrata. Ho davvero troppi compiti lol.

Detto questo. Abbiamo un'Olivia misteriosa e malinconica in questo capitolo. Voi cosa ne pensate?

Comunque, volevo ringraziarvi per i voti e i commenti carini che ricevo. SIETE ADORABILI E VI AMO AHAHA

Grazie.

Ah...dimenticavo:

Nel prossimo capitolo:

"E così andai a casa sua per delle spiegazioni ma un bigliettino restava fermo sulla porta della villa.

Olivia era andata via ancora una volta."

Vi lascio. P.s scusate gli eventuali errori.

Ciao ciao.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 29, 2014 ⏰

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