Capitolo Ventisette

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Restano per un attimo con la bocca spalancata senza emettere un singolo suono,sto quasi per alzarmi a controllare mia zia quando lei balza dalla sedia e porta le mani sui fianchi
Se è uguale a mia madre,questo vuol dire solo una cosa:
Guai
«Tua figlia si sposa e non solo non mi inviti al matrimonio! Ma non me lo dici nemmeno!» comincia ad urlare contro sua sorella che non prova nemmeno a  controbattere «Perché mi odi così tanto?!» scoppia in un pianto disperato quanto teatrale,non smette nemmeno a causa della folla di persone ferme intorno al nostro tavolo
Dio santo quanto lo odio
Se non avesse EJ in braccio, lo prenderei a schiaffi fino a farlo diventare stupido
«Mamma e papà non c'erano al matrimonio» devo alzare la voce per sovrastare i suoi singhiozzi  «Ci siamo sposati in Brasile» allungo la mano verso Harry,per fortuna capisce al volo le mie intenzioni e mi passa il suo cellulare sbloccato
Scorro rapidamente le migliaia di foto nella galleria senza badare al fatto che sono quasi tutte di donne nude in atteggiamenti tutt'altro che innocenti
Trovo ,forse l'unica foto mia con lui che ha conservato di quel giorno,e gliela mostro
«Ci siamo sposati di fretta e furia perché ero incinta» abbasso la testa per reggere meglio la bugia che ho appena raccontato
Devo mordermi la guancia per non piangere appena sento mia madre mormorare un "No Grace"
L'unico ed ultimo bel ricordo che ho con lui è stato dato in pasto alle orecchie dei presenti
Non importa cosa farò e come crescerò Edward..agli occhi di tutti sarà sempre una scopata finita male
«Non siamo fatti per stare insieme..abbiamo deciso di divorziare» la guardo mentre pende dalle mie labbra
Da donna del sud la parola divorzio è qualcosa di inconcepibile,appena capisce il senso delle mie parole si irrigidisce sulla sedia peggio di un manichino «Harry sta con un'altra donna già un pezzo..il viaggio qui era per schiarirmi le idee sul da farsi» mi alzo dalla sua gamba e mi poggio al tavolino
Nessuno dice niente,anche la folla intorno a noi è terribilmente silenziosa
Sembrano tutti dispiaciuti dal mancato lieto fine tra noi due
«Mamma non ha nessuna colpa,non essere arrabbiata con lei» prendo Ej dalla sue gambe e me lo stringo al petto costringendolo a parlare
«Domani mattina parto per l'israele,Rasha mi sta aspettando lì» parla come se ci fossimo solo noi due e non centinaia di persone «Tengo EJ stanotte» si alza dalla sedia anche lui e si avvicina troppo a mio figlio «Non esiste» mi giro dandogli la schiena «Per quanto mi riguarda puoi andartene anche ora» mi faccio largo tra le persone solo per arrivare alla macchina,non mi fermo nemmeno dietro le urla stridule di mia zia che mi chiede di tornare indietro
Devo aspettare minuti interminabili prima di vederli spuntare tutti e tre,ma quando noto la testa riccioluta di Harry dietro di loro,devo trattenermi dal distruggere la povera auto di Bob
«Vieni con la mia macchina»  guarda accigliato le condizioni disastrose del pickup,non gli do nemmeno il tempo di indicare dove è parcheggiata che già sono seduta dentro a quella di mia zia
Impreca alternando qualche bestemmia prima di allontanarsi verso il parcheggio
Sto per chiederle qual'è il suo piano geniale ma lei mi anticipa
Si volta nella mia direzione puntandomi un dito contro «Prima di tutto! La famiglia! Non puoi arrenderti..noi Green non l'abbiamo mai fatto» stende la mano libera verso mia madre per farsela stringere
Magari la mia storia fosse uguale o simile alla loro,potrei anche prendere per buone le sue parole,ma la realtà è completamente diversa e non la racconterò di certo a lei
Noto subito il SUV nero fermo sulla strada principale,zio Bob lo affianca e gli fa segno di seguirlo
L'unica cosa che riesco a distinguere nettamente è la fiamma dell'accendino che si accende e spegne ogni cinque minuti all'interno dell'abitacolo
Stringo la mano di mia madre provando a ributtare nel profondo tutto il male che sento,ma ormai è pieno anche quel luogo
«Mi dispiace Grace» poggia la testa sulla mia spalla solo per non farmi vedere che sta piangendo «Non riesco a proteggervi come vorrei» tira fuori dalla borsa un fazzoletto tutto appallottolato e se lo passa sugli occhi
«Non piangere ti prego» abbasso la testa sulla sua «Si sistemerà tutto» l'abbraccio tirando fuori quel poco di coraggio che mi è rimasto
Nessun'altro deve soffrire a causa delle sue azioni
Né EJ
Né io
Né mia madre
«Perché sta venendo con noi?» picchietto con il piede contro il sedile di mia zia per richiamare la sua attenzione
«L'ho inviato a cena..ricorda le mie parole» dallo sguardo che ha è chiaro che il suo obbiettivo è quello di "farci tornare insieme"
Non dico più niente,mi preparo solo mentalmente a quello che potrebbe succedere
Arriviamo sul viale di casa circa quaranta minuti dopo la nostra partenza,anche la macchina di zio Bob ha fatto qualche capriccio per strada, nemmeno volesse darmi più tempo per riflettere
Mi apre la portiera e mi offre la mano per scendere dall'auto facendo illuminare la faccia di mia zia,la spingo via e scendo dal pickup assicurandomi che mia madre faccia lo stesso
«Questa è casa nostra» mia zia intercetta in mio malumore e lo placca allontanandolo da me ed EJ «Spero ti piaccia il pollo fritto» aggancia le loro braccia e lo trascina in casa
Restiamo qualche secondo sulla veranda
«Stanotte tieni tu Ej» mi volto verso mamma «Se dovesse avvicinarsi troppo senza il mio consenso,fa di tutto per fermarlo..anche accoltellarlo se è necessario» la guardo per capire se ha assorbito le mie parole
Solo quando fa un cenno con la testa mi muovo verso l'interno dell'abitazione
Lui è già seduto sul divano con il marito di mia zia, discutono di investimenti in zona
Né approfitto per correre al piano di sopra
«Grace..» zia Reese appare sulla soglia della cucina con le mani sporche di qualcosa
«Non ora,devo andare in bagno» salgo le scale a due a due tenendo in bilico sia Edward che le sue cose
Lo stendo al centro del letto e raccolgo quello che mi serve dalla valigia
Mi sforzo di calmarmi solo per non farmi vedere nervosa da lui
«Edward andiamo a cambiarci..sei tutto sudato» ritorno accanto al letto ma lui non sembra nemmeno accorgersene, è troppo impegnato a giocare con qualcosa che ha tra le mani
«Fa vedere alla mamma cos'hai» raccolgo il pezzo di metallo stretto tra le sue dita, capisco immediatamente che è uno dei bracciali di Harry
Appena lo faccio ciondolare su un dito comincia a ridere ed urlare
«Sei sempre felice quando lo vedi non è vero?» glielo restituisco solo per farlo ridere ancora
Mi giro di scatto in direzione della porta
«Volevo avvisarti che dormirà qui stanotte.. l'unico albergo della città è chiuso per un guasto sulle condotte» spalanca la porta mostrandomelo
Se ne sta dietro mia zia con una valigia tra le mani,mi balza all'occhio il bigliettino attaccato sulla maniglia
Deve aver preso un volo di linea per tornare mentre Rasha ha continuato il viaggio con il suo aereo
«Nessun problema..dormiamo con mia madre» finisco di vestire EJ senza più guardarli
Capisco che nessuno dei due ha intenzione di mollare
«Edward vieni..ti ho preparato la pastina» lo alza dal letto e lo stringe a sé «Per la cena ci vuole ancora tempo» spinge Harry all'interno della stanza prima di chiudere la porta
Lascia la valigia davanti la porta e si siede sul bordo del letto costringendomi a prendere posto sulla poltrona per piegare i vestiti di EJ
Nessuno dei due dice niente,il silenzio nella camera è interrotto solo dal suo digitare al cellulare di tanto in tanto,porto le gambe sulla seduta e poggio la testa sulle ginocchia solo per non vederlo mentre iniziano a riaffiorare le sensazioni degli ultimi tre giorni
Come si può trattare qualcuno in questo modo?
È l'unica domanda che continuo a pormi da quando lo conosco
Il rumore delle scarpe sul parquet mi avvisa che si sta muovendo
Scosto la gamba per liberarmi dalla sua mano poggiata sopra di essa
«Tua zia è molto più simpatica di quella rompicoglioni di tua madre» esordisce così facendomi andare il sangue al cervello
«Perché non sa che schifo di persona sei»  metto giù le gambe sentendo la pressione a mille «Dovresti raccontarle gli ultimi due anni prima di poterle paragonare» ringhio tra i denti alzandomi del tutto per arrivare alla sua altezza
«Tu sei fottutamente pazza» scoppia a ridere rovesciando la testa all'indietro «Mi sa che devo ricordarti le buone maniere» il suo viso cambia espressione diventando improvvisamente duro
«Cosa vuoi fare Harry? Picchiarmi ancora?» sono io a ridere «Fallo su!» gli afferro la mano e la porto vicino alla mia faccia facendolo accigliare « O vuoi scoparmi senza il mio consenso?!» continuo a spingerlo fino a farlo sbattere contro la struttura del letto
«Smettila! Porco dio Grace! Smettila!» chiude gli occhi e si porta le mani nei capelli forse per non fare qualche stupidaggine
«Sei solo una merda!» gli colpisco ripetutamente il braccio «E questo!» mi alzo la manica del cardigan riportando alla luce vecchie cicatrici «O questo!» mi abbasso di poco i pantaloni mostrandogli il tatuaggio ormai quasi del tutto cancellato grazie alla cicatrice del parto «Sei solo un tossico figlio di puttana che può permettersi di andare in giro con abiti da dieci mila dollari!» gli mollo un'ultima spinta facendolo sbattere con la gamba contro il ferro del letto
Sto quasi per arrivare alla porta ma lui è più veloce di me,mi afferra per un polso e mi trascina quasi sul letto
«Non devi mai più parlarmi in questo modo» sibila ad un millimetro dalla mia faccia con gli occhi fuori dalle orbite «Sarai pure la madre di mio figlio..ma non sfidare la sorte» colpisce con un pugno il materasso facendolo vibrare
Mi ritorna in mente questa stessa scena vissuta in altri posti
In quella camera di albergo dopo che mi ha fatto marchiare come un animale
Quella volta nella nostra casa mentre era sotto l'effetto della cocaina
Sempre la stessa storia che si ripete all'infinito,ma questa volta non è la volta buona per lui non per me
Gli mollo uno schiaffo in faccia con tutta la forza e la rabbia che ho in corpo
«Quei giorni sono finiti Daddy»  punto le ginocchia contro il suo sterno solo per allontanarlo dalla mia faccia
Ritorna in piedi e si massaggia la mascella dandomi la possibilità di alzarmi dal letto
Questa è l'unica ed ultima occasione che ho per ribadirgli il fatto che non sono più un suo giocattolo,ma una persona capace di tenergli testa «Sono stanca! Sono stanca di te! Sono stanca dei tuoi giochetti!» mi porto le mani nei capelli fregandomene che le mie urla saranno arrivate anche a mio padre a Chicago «Sono stanca di essere sempre la seconda scelta!» con la coda dell'occhio noto il suo cellulare che vibra indemoniato a causa di una chiamata di Rasha
Lo raccolgo e non ci penso due volte a lanciarlo contro il muro facendolo finire in mille pezzi «Non c'è la faccio più!» mi porto le mani nei capelli ed urlo con tutto il fiato che ho in gola prima di dovermi sedere sulla poltrona a causa del cuore che a breve mi uscirà dagli occhi
Avevo sperato di non arrivare mai a questo
Avevo sperato di non dover vivere mai in vita mia una crisi isterica,ma ovviamente non è successo
Mi accuccio sulla poltrona mentre lui rimane immobile nello stesso punto incurante della faccia ormai rossa e gonfia
Giro la faccia verso il muro per non fargli vedere che sto piangendo dal nervoso,conoscendolo lo prenderebbe per un momento di debolezza
«È tutto dannatamente okey!» urlo in risposta al bussare insistente alla porta
Di sicuro il nostro litigio è stato sentito da tutti,mi auguro solo che mia madre e mia zia siano state abbastanza furbe da portare EJ altrove
Si abbassa davanti alla poltrona restando in bilico sui talloni,appena mi afferra il polso il sangue mi schizza di nuovo al cervello
«Lasciami!» provo a liberarmi dalla sua presa mentre lui cerca in tutti i modi di allontanarmi le braccia dal busto
Alla fine sono costretta a farlo per non ritrovarmi con il polso slogato
Si porta la mia mano chiusa a pugno sulla guancia rossa e poggia la testa contro le mie ginocchia
«Hai ragione..non sei una bambina» lo mormora senza staccare la bocca dai miei stinchi rendendo il tutto difficile da  comprendere «Non mi è mai piaciuto vederti piangere» vaga con la mano fino alla mia faccia come se conoscesse la strada a memoria,senza incrociare i nostri sguardi
Lo lascio fare senza avere la forza fisica per respingerlo ancora
Io e lui finiremo per distruggerci un giorno
Siamo come il fuoco e la benzina,si bruciano a vicenda fino a consumarsi del tutto
«La cena è pronta» mia zia infila la testa in cinque centimetri di spazio di porta aperta
Sbuffa sommessamente senza staccare la faccia dalle mie gambe
«Arriviamo» la guardo per accertarmi che mi abbia sentita,si limita a muovere la testa prima di richiudere la porta
«Devo andare» muovo le gambe solo per farlo allontanare
Anche lui si alza facendo leva sui braccioli della poltrona e avvicinando le nostre teste
Mi sposta una ciocca di capelli dalla faccia e la riporta dietro l'orecchio,ne approfitta per far scivolare la mano dietro la mia testa
«Ti amo Piccola» mi schiocca un bacio sulla bocca e continua tirandomi il labbro inferiore con i denti
Gli passo la mano nei capelli riportandoli all'indietro
«Ti amo anch'io Harry»
..Come fuoco e benzina

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Belle bimbe ho aggiornato
Volevo farlo tra qualche giorno,ma non stavo nella pelle di farvelo leggere!🤗
Indovinate qual'è la mia parte preferita??🥰
La vostra?
Ditemi che ne pensate insomma
Alla prossima!🍻🙏

Falling in Love (Sequel di Slave To Love) #Wattys2019#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora