Arriviamo a Corbin a notte inoltrata,per tutto il viaggio il mio povero cellulare non ha smesso di squillare,e quando l'ho spento per non disturbare EJ che dormiva,ha cominciato quello di mia madre
«Grace lì» indica una casa a due piani in mezzo al nulla,impreco sommessamente alla vista del piccolo capannello di persone ferme sul prato con tanto di barbecue acceso
Accosto sul ciglio della strada stampandomi un sorriso in faccia
«Qui sono molto più chiusi che a Chicago» alza gli occhi al cielo facendomi temere il peggio
Per dirlo mia madre,vuol dire che è molto peggio di quello che immaginavo
«Sarà divertente allora» sgancio la cintura di sicurezza ad EJ ancora prima di scendere dalla macchina
«Grace! Lilian!» una donna dalla costituzione uguale a mia madre ci viene incontro spintonando le persone davanti a lei «Com'è andato il viaggio? Ero così in pena!» mi abbraccia forte togliendomi il respiro
Capisco che è mia zia solo quando porta le mani sui fianchi diventando uguale alla mia progenitrice
«Stiamo bene» lei invece tira fuori le due valigie dal portabagagli senza nessuno sforzo « Tu come stai?» continuano ad urlare come se fossero distanti chilometri e non separate da una macchina
Guardo Edward solo per non incrociare lo sguardo delle decine di persone pronte a conoscerci
Dio ma chi me l'ha fatto fare
«Vieni Grace! Ti presento agli altri!» mi trascina fino al viale peggio di un bulldozer
Appena vengo investita dalla piccola folla felice rimpiango la solitudine della mia casa
Ricambio le strette di mano ed i baci sulle guance di tutti,non provo nemmeno a ricordare i loro nomi tanto alla fine non ci riuscirei comunque
«Edward! Vieni dalla zia!» me lo strappa dalle braccia e comincia a riempirlo di baci «Somiglia tanto..» lo allontana dalla sua bocca quanto basta per guardarlo meglio «Elen! Come si chiama quello..quello famoso?» continua a fissare EJ mentre tutti gli altri si avvicinano per guardare mio figlio
Tutti i presenti tirano fuori nomi a caso
«Non lui! Quello che è su tutti i giornali!» ribatte scontenta a quella che sembrerebbe essere sua cognata «Harry Styles!» si batte felice una mano sulla gamba
«Non dire idiozie Reese» mia madre riesce a recuperare EJ che si guarda intorno stralunato «Ancora che leggi quella spazzatura?» mi rimette Edward tra le braccia e mi fa scudo con il suo corpo
Afferro un lembo del suo cappotto sentendomi troppo vulnerabile,se la sua fama arriva fino ad una contea in mezzo al nulla,non ho nessuna possibilità di scappare
«Tutto okey?» si affaccia sopra la spalla di mia madre, molto probabilmente si è accorta del nostro cambio di umore
«È solo stanca..ha guidato per ore» per fortuna riesce subito a trovare una scusa evitandomi di parlare
Ci scorta in casa lasciando gli altri in giardino a mangiare
«Tu ed EJ starete qui» apre la porta di una piccola camera in mansarda,trascina la valigia accanto al letto «Questa era la camera di Lilian» sorride dolcemente mentre io mi ritrovo catapultata nella quotidianità di mia madre da adolescente
«È molto bella» mi siedo sul letto in ferro battuto «Grazie per averci ospitate» stringo la sua mano protesa nella mia direzione
«La famiglia serve a questo Grace!» guarda per un attimo EJ provando a nascondere il velo di tristezza che le è apparso in volto
Comincio a chiedermi che le ha raccontato mia madre
«Il bagno è in fondo al corridoio» mi dà l'unica informazione che attendevo da un po' prima di chiudersi la porta alle spalle
«Edward ti piace qui?» lo stendo sul letto per cambiargli il pannolino «Da domani niente più passato di verdure!» trattengo il respiro mentre lui se la ride divertito «Ridi,ridi..vedremo domani che faccia farai davanti alla pastina» me lo carico sulla spalla ed esco alla ricerca del bagno
Sento il cellulare di mia madre squillare dal piano di sotto,di sicuro sarà mio padre in attesa di notizie
Per colpa di Harry sarà stato in ansia per tutto il viaggio
«Grace è tutto okey?» spunta sulla soglia del bagno interrompendo il mio monologo con EJ
«Tutto okey» ritorno a lavare Edward senza dire più niente, l'unico argomento che mi viene in mente, è lo stesso che mi ha portato qui.
«Vieni di sotto,tua zia ha preparato qualcosa da mangiare» mi aiuta a rivestire EJ che è più attivo di me e lei messe insieme
Glielo lascio tra le braccia e la seguo giù per la scala anche se l'unica cosa che vorrei fare è addormentarmi e svegliarmi tra duecento anni
Appena mi vedono smettono di bisbigliare
«Vieni Grace» mia zia indica la sedia accanto alla sua «Spero ti piaccia» mi piazza davanti un piatto colmo di patatine fritte ed un hamburger grande quanto la testa di EJ
Ne afferro una dal piatto e me la porto alla bocca,mi fissa in attesa del giudizio «Sono buonissime» mi fingo entusiasta per non smorzare la sua gioia
«Lilian ne andava matta! Quando aveva la tua età ne mangiava a quintali» le punta contro una patatina ormai molliccia facendola sbuffare
Sto per rispondere al suo posto ma vengo distratta di nuovo dal suono del cellulare
Lo raccoglie dalla borsa e lo silenzia,capisco immediatamente che non è mio padre quello che continua a chiamare
Per fortuna la conversazione si sposta sul suo centro per ragazzi problematici,per qualche strana ragione,da queste parti è quasi più in vista che a Chicago
«Voi due eravate fatti per stare insieme!» schiocca un bacio in testa a mia madre facendola mugugnare
Ridacchio vedendola in questa nuova veste..quella della sorella minore
«Domani mattina andiamo al mercato,ti piacerà!» mi tira una guancia mentre Ellen non sta più nella pelle
Immagino che il massimo della vita sociale da queste parti sia il mercato o peggio la chiesa, tentenna come se volesse aggiungere altro ma un finto colpo di tosse di suo marito Bob le fa cambiare idea
Schizza dalla sedia alla vista dell'orologio
«Buon Dio ma è tardissimo! Dovete riposare!» spinge fuori dalla cucina sia me che mia madre rifiutando di farsi aiutare a sparecchiare
Ci fermiamo entrambe davanti la porta della mia camera
«Dormo qui accanto» mi accarezza la guancia riportando indietro qualche capello attaccato su di essa
«Puoi dormire con noi stanotte?» mi fisso le scarpe sentendomi un tantino in imbarazzo,nemmeno quando ero piccola mia madre dormiva con me ed ora le tocca farlo a diciotto anni
«Come vuoi piccola» da un bacio ad EJ in testa e poi subito dopo a me,entro nella stanza lievemente più sollevata
«La nonna dorme con noi!» gli infilo rapidamente il pigiama e lo sistemo al centro del letto,mi accuccio accanto a lui cercando di occupare meno spazio possibile,si volta nella mia direzione e poggia le manine sulla mia faccia,ricordo di colpo che era la sua posizione preferita quando dormiva con me ed Harry nel lettone «Staremo bene..te lo prometto» glielo sussurro in un orecchio poco prima che mia madre faccia il suo ingresso in camera
Si sistema a letto evitando di farmi notare che sta praticamente con una gamba fuori
«Grace ho trovato diverse chiamate di Joy» lo mormora per non disturbare il sonno di Ej,a me invece il cuore ha una specie di collasso
Perché mai Joy dovrebbe chiamare mia madre?
Perché mai Joy dovrebbe chiamare mia madre e non me?
L'unica ipotesi che riesco a realizzare è che sia successo qualcosa ad Harry
«Devo richiamarla» balzo fuori dal letto e corro a prendere il mio cellulare ancora spento
«Grace non farlo» me lo strappa dalle mani tremolanti « Glielo avrà chiesto lui» se lo nasconde nella tasca della vestaglia impedendomi del tutto di riappropriarmene
«Forse hai ragione» abbasso la testa sconfitta,dopo tutto questo tempo ancora devo imparare i suoi trucchetti
Harry è un manipolatore di prima categoria,quando non ottiene quello che vuole,non si fa nessuno scrupolo ad usare gli altri
«Andiamo a dormire..è stata una giornata infinita» mi spinge verso il letto ed aspetta che mi stenda prima di fare lo stesso
«Buonanotte tesoro» porta la mano sulla mia guancia facendomi addormentare immediatamente
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Falling in Love (Sequel di Slave To Love) #Wattys2019#
Romansa«Vorrei poter avere un interruttore sul cuore e spegnerlo..ma non ce l'ho..e non riesco a smettere di amarti» mi mordo la guancia per non iniziare a piangere «Se non puoi smettere di amarmi..vuol dire che inizierai ad odiarmi» guarda fuori con occhi...