3.

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{🌅✨🖇}

Secondo te sono così stupido da rovinare questo libro? Ho capito che non sono intellettuale ma calma. Non sono manco stupido

Max si rigirò il bigliettino tra le dita alla ricerca di un nome o qualcosa che potesse indicarle chi fosse stato a rispondere a quel suo così stupido messaggio.
Sorrise come un ebete sentendo una scarica di adrenalina impadronirsi di lei. Girò il bigliettino dalla parte non utilizzata è si affrettò a scrivere

Ammetto che non avrei mai pensato che qualcuno avrebbe mai risposto al mio messaggio. Comunque se per te va bene potremo parlare così! È figo e misterioso! Non voglio sapere chi sei perciò se aderirai a questo mio desiderio dovremmo darci dei soprannomi e degli orari da rispettare per non incontrarci!

Ripiegò il bigliettino e lo mise nel libro ormai finito per poi alzarsi e mettersi lo zaino in spalla, soddisfatta. Forse da quel giorno la sua vita avrebbe preso una piega più interessante.

{🌅✨🖇}

<Hai mai letto Orgoglio e Pregiudizio?>
Nancy annuì <Durante il terzo anno. Sembrava noioso ma poi mi ha appassionato e..a quanto vedo ha appassionato anche te>, la ragazza sorrise indicando il libro che Mike teneva sotto braccio.
<No io...me lo hanno dato da leggere. È noiosissimo>
Nancy ridacchiò <Ti piacerà vedrai!>, gli assicurò chiudendo il libro di fisica.
Mike le sorrise e si sedette sul suo letto. Lenzuola rosa e floreali e alcune bambole di quando Nancy era piccola erano le cose che a Mike piacevano di più in quella stanza. In quegli ultimi anni ci aveva passato molto tempo. Nancy era ormai da due anni che viveva a New York dove, insieme a Steve, andava all'università. Jonathan invece, era alla CIU (Chicago International University) e non perdeva mai occasione per andare a trovare i due ragazzi.
<Quando riparti?>, chiese Mike deglutendo.
<Tra due giorni>, Nancy si girò verso il ragazzo <Hey Mike, non ti devi preoccupare! Ci vedremo a Natale!>, gli sorrise intenerita.
Mike non rispose e strinse a se il libro.
<Ho saputo di te ed El>
Il ragazzo alzò lo sguardo <Oh...già>
<Tornerà da te vedrai>
<Ma io sono stanco di aspettare! Si prende sempre il tempo che vuole senza curarsi di quello che io provo! Non provo più lo stesso per lei, così come lei non lo prova per me>
Nancy lo guardò negli occhi <Hai sedici anni. Qui iniziano i guai Mike>, la ragazza di alzò sedendosi accanto al fratello <I guai più belli della tua vita>
Mike accennò un sorriso e passò un dito sulla copertina del libro trovato per caso quella mattina nella biblioteca della scuola. Era alla ricerca di qualcosa di indefinito e lo aveva colpito quel libro dalla copertina bianca. Pulita. Intonsa. Che spiccava tra tutti colori scuri del resto dei libri. Lo aveva preso ed iniziato a sfogliare finché, da esso, non era caduto un piccolo pezzo di carta piegato. Si era piegato per raccoglierlo e si stupì nel vedere che vi era un piccolo messaggio. La scrittura era tondeggiante e larga e Mike si incuriosì parecchio, così vi rispose.
<Tu come te la passi?>
Nancy sospirò <Va bene. L'università è difficile ma..con Steve è tutto un divertimento! Lo dovresti vedere durante gli esami>, la ragazza ridacchiò immergendosi in complicate immagini di Steve a testa china sui libri con innumerevoli bicchieri di caffè sulla scrivania della sua piccola stanza da letto .
Mike sorrise alzandosi <Io vado a letto, domani ho un'interrogazione. Notte Nance>
La ragazza gli sorrise per poi , dopo essersi alzata, tornare a sistemare degli appunti per gli esami della settimana seguente.
Mike fece capolino in cucina salutando i genitori, ancora seduti a tavola, e salì velocemente le scale diretto in camera sua.
Era rimasta quasi uguale. La stessa stanza che aveva ospitato El la prima volta che, impaurita, Mike la aveva fatta uscire dal rifugio. La stessa stanza in cui pochi anni più tardi sempre i due ragazzi avevano deciso di donarsi l'uno all'altra e viceversa. La stessa stanza. Con gli stessi poster, con gli stessi giochini  che avevano visto Mike ed El crescere giorno dopo giorno. Mike, con le coperte tirate fino al mento, rimuginò su quei bei momenti. Perché non amava più El? Perché non riusciva a vederla per quello che per lui era sempre stata, ovvero l'amore della sua vita? Forse lei aveva avvertito che Mike cercava di aggrapparsi agli ultimi lembi della loro relazione, affannosamente. Magari non voleva soffrire ed era stata lei ad allontanarsi. Apposta. Ma l'essere attratta da una ragazza? Mike non se lo sapeva spiegare. Solo Robin, in uno dei loro testa a testa gli aveva confidato quello che Steve, sotto effetto della droga, aveva preso come uno scherzo. Robin, con i suoi capelli alla francese che a Mike piacevano tanto. La sua migliore amica che aveva deciso di andare a studiare lontano. In Australia, dove l'inverno sembrava estate. Ogni estate tornava ad Hawkins per qualche settimana per poi partire insieme a Steve in qualche luogo lontano. L'anno prima erano stati in Nuova Zelanda e, durante una telefonata, Robin raccontò a Mike la meraviglia che si stava vivendo. Mike sorrise, un sorriso breve  subito rimpiazzato da un'espressione corrucciata.
Chi era la scrittrice o lo scrittore di quel messaggio? In realtà credeva che fosse una ragazza, quale essere umano di sesso maschile si sarebbe mai permesso di toccare quel libro?
tu?
gli suggerì la coscienza, subito messa a tacere da uno sbuffo del ragazzo che si portò le mani nei ricci.
Il giorno prima, durante la sua prima passeggiata in biblioteca era subito stato colpito da quel libro dalla copertina bianca.
Era corso a comprarlo subito dopo scuola, con un sorriso stampato in volto dopo la scoperta del messaggio per lui lasciato dalla sconosciuta. E se fosse stata El che lo metteva alla prova? Mike non lo sapeva ma lo sperava. Magari quei messaggi avrebbero riacceso la fiamma che aveva sempre bruciato nel suo petto quando stava accanto a lei.
Il ragazzo si girò verso la finestra oscurata dalle tende  e si morse il labbro per poi cercare di dormire. Il giorno dopo avrebbe parlato con Max, lei conosceva El e sapeva cosa fare, eppure Mike si rese conto che quello che stava per fare era quasi una forzatura per se stesso. Voleva riconquistare El, ma lui cosa ci avrebbe guadagnato? Non la amava più eppure voleva tenersela stretta. Era una bellissima ragazza e ci teneva troppo per permettere che cadesse nelle mani di altri o altre che non la avrebbero mai amata quanto la aveva amata lui.
<Cazzo>, sussurrò indeciso.
Cercare di riacciuffare El cercando di farla ragionare o lasciarla andare per sempre?
Di mezzo c'era la ragazza del bigliettino, e se fosse stata davvero El?
Meglio per me
pensò Mike chiudendo finalmente gli occhi.

questo capitolo è stato scritto in un momento di totale panico (uhm..cose che accadono durante la vita esistenza di un adolescente). i pensieri di mike sono formulati come farebbe la nostra mente (non so spiegarmi ok). ero indecise da togliere punti e virgole come aveva fatto quello scrittore...vado a ripassarmi letteratura SI. vabbè ma che sto dicendo *gay panic*. IO VADO VA BENE. SPERO CHE LA STORIA VI STIA PIACENDO E BLA BLA BLA *corre via*

Find me in a book || MadwheelerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora