33

620 32 1
                                    

Kaia

Sento tutto.

Sono nascosta dietro la porta della cucina e con una mano premuta sulla bocca cerco di trattenere i singhiozzi che mi scuotono il petto.

- Vattene da questa casa

- Geri ti prego...

- Non ho intenzione di sentire un'altra bugia Chris, vattene

Posso immaginare già mia mamma in piedi, dal lato opposto del tavolo, con gli occhi lucidi ma la voce ferma.

Appoggio la testa alla porta e... ecco arrivare un singhiozzo più forte, mordo il palmo.

- Stavolta ho lasciato il segno...

Cala il silenzio e, prima che papà possa varcare la porta, mi sbrigo a nascondermi nella penombra delle scale.

Lo vedo prendere la valigia che la mamma gli ha preparato davanti alla porta e, dopo aver guardato nella mia direzione, senza scorgermi, ed aver abbassato tristemente lo sguardo, si chiude la porta alle spalle.

Un altro paio di singhiozzi e mi costringo ad uscire dal mio nascondiglio.

Mi avvicino allo stipite della porta e guardo mamma sedersi su una sedia e mettersi le mani tra i capelli.

- Ma perchè lo ha fatto?

Varco la soglia, cercando di non fare troppo rumore, ma lei è più veloce ed alza lo sguardo verso di me.

Socchiude le labbra, le mie stesse labbra, però non dice nulla, appena nota il mio viso, sciupato e rosso di lacrime.

La guardo dritta negli occhi scuri e sento la disperazione impossessarsi di me.

La stessa disperazione di domenica.

Faccio per andarmene, ma mamma rompe il pastosto silenzio saturo di dolore.

-No bambina, no- si alza in piedi e mi fa sedere vicino a lei, prendendomi per le spalle.

Le lacrime pizzicano minacciose, di nuovo, gli occhi ed iniziano a rigare copiose il mio viso appena lei mi abbraccia, accarezzandomi i capelli.

Piango, sulla sua spalla, spalla che è stata il mio appiglio sin dal mio primo giorno di vita.

-Non piangere, non piangere più, hai già versato troppe lacrime, cosa direbbe la Versace nel vederti così?- scherza, staccandosi per asciugarmi con le dita le guance umide.

Sorrido sommessamente, ma torno subito buia, coprendomi il viso con entrambe le mani, disperata.

- Kaia, non si è mai risolto nulla piangendo, quindi piccola, smettila

Con l'indice mi alza il mento e mi lascia un amorevole bacio sulla fronte.

- Suo marito l'ha appena tradita, vorrei avere la sua forza

Tiro su col naso e mi libero dal suo tocco, per guardare un punto indefinito della stanza, a braccia incrociate e schiena curva.

- E' successo? Sì, purtroppo. Ci possiamo fare qualcosa? No

Il groppo in gola è sempre più pesante mentre guardo il suo viso tendersi sempre di più.

- Ci staremo male? Sì, molto, ma il dolore, bambina mia, è solo temporaneo.

Mi si inumidiscono gli occhi, mentre lo sguardo mi cade su di lei.

- Siamo rimaste noi due, l'importante è questo Kaia.

Instagram; Kaia HornerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora