Quando Tutto Ebbe Inizio

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L'amore? Che cos'è l'amore?


Per le altre persone, l'amore è qualcosa di importante, quasi vitale, per me invece no.


Sono figlia di genitori ricchi sfondati e con la puzza sotto al naso; altre mie coetanee ne sarebbero entusiaste, io no. Purtroppo, come si sa, non sono i soldi a fare la felicità, ma infondo perché no? Perché non sono contenta di questa mia superiorità? (se così vogliamo chiamarla).

Semplice. I miei per guadagnare ciò che ci rende una tra le famiglie più importanti di New York, non sono mai stati presenti durante la mia crescita: se avevo qualche difficoltà non c'era nessuno li, accanto a me, a dirmi che sarei riuscita a superarlo, nessuno.

Da bambina in oltre, provavo tantissimo disagio quando mi trovavo a scuola e quando essa in un modo o nell'altro si metteva (direttamente o indirettamente) in contatto con i miei genitori.

Se ad esempio i professori organizzavano una gita scolastica la cui tariffa non era eccessivamente elevata, i miei genitori non mi ci mandavano perché "Non è abbastanza per una bambina come te!"

E così io ero la piccola sfigata dai genitori tirchi che non volevano respirare la stessa aria di chi non era come loro, soprannominata successivamente come "La cocca di mamma e papà" e, alcune volte, anche "La viziata".

A scuola in più, ero presa di mira per il mio aspetto e carattere: ero abbastanza riservata e introversa, capelli lunghi, lisci e neri e occhi grandi color verde stagno.

In tutto ciò non si è mai capito da chi io avessi ereditato queste caratteristiche fisiche che nessuno in famiglia possiede.

Tutti mi prendevano in giro per questo motivo e sapete quanto i bambini possano essere decisamente più pungenti degli adulti tali volte...arrivarono al punto da definirmi mostro e a chiedersi come due persone di bell'aspetto come i miei genitori, abbiano mai potuto generare qualcosa come me.

In tutto ciò io me ne sono sempre fregata, fino a quando un giorno, durante il periodo delle scuole medie, un ragazzino di un anno più grande mi invitò ad uscire. Instaurammo un bel rapporto, fino a che un giorno, fuori dalla scuola, lo vidi parlare con alcuni suoi amici.

Appena mi videro cessarono di ridere e iniziarono a guardarmi con occhi minacciosi. A quel punto iniziarono a dirmi le peggio cose mentre dentro di me sentivo qualcosa rompersi.

Quel giorno tornai a casa piangendo e, come sempre, non c'era nessuno a consolarmi. In quel momento rividi davanti ai miei occhi tutte le prese in giro che avevo subito e in me sentii nascere qualcosa, qualcosa di inspiegabile.

Da allora non ne ho mai parlato con nessuno. Quel pomeriggio distrussi la mia stanza con una semplicità incredibile, come se la mia forza fosse aumentata, e così sfogai la rabbia. Non so che cosa sia, ma so di non poterne parlare con nessuno, soprattutto per ciò che accade mano a mano. In ogni caso io ora ho compiuto da già una settimana 19 anni, non sono diventata un emo pronta ad andare in un cimitero alle 4 del mattino ma semplicemente sto per i fatti miei. Frequento il college, e qui, in questo capitolo della mia vita, mi piace definirmi "Heart of Stone", cuore di pietra.

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E rieccomi! Questa volta con una nuova storia! Spero come sempre che vi piaccia, e mi raccomando, se avete delle idee da propormi, fate pure. Sono bene accette critiche e quant'altro.
Alla prossima! 💕

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